L’allenatore del Napoli Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa nel post-partita di Napoli-Lipsia. Ecco quanto sottolineato da IamNaples.it:
“Si doveva fare di più, era obbligatorio, sono deluso da chi gioca meno e dai subentranti, non ho visto l’entusiasmo di quelli che hanno avuto poco spazio e le certezze di chi gioca sempre. Abbiamo fatto una partita scarica, non è una mentalità da grande squadra, si rappresenta una maglia che non ha vinto tanto ma che ha una sua storia. Se giochiamo così soffriamo anche in Italia, l’atteggiamento di una squadra che entra in campo per lavoro e non per divertirsi trasmette problemi anche in Italia. Eravamo riusciti ad andare in vantaggio, mancavano trentacinque minuti, volevo accelerare, non era serata, non ho visto entusiasmo. M’aspetto una risposta feroce domenica e a Lipsia voglio una partita di grande cuore e determinazione, sarà difficile arrivare alla qualificazione ma almeno vogliamo il riscatto morale. Posso capire la gara del Feyenoord, la notizia dall’Ucraina ti spegne la luce, non mi è piaciuto neanche il primo tempo, siamo stati più applicati e ordinati ma abbiamo avuto poco qualità, nel secondo tempo ci siamo aperti tantissimo, ciò significa aver giocato senza un livello d’applicazione. La squadra ha considerato accessorie le altre competizioni, abbiamo sbagliato tutti nel messaggio che abbiamo inviato. Nei primi giorni di ritiro a Napoli mi ricordo una frase di Maggio, mi disse che eravamo arrivati a 24 punti dalla prima. Questo gruppo deve accettare la sfida di crescere anche in Europa, altrimenti comincia a calare, poi non se sarò io o qualcun altro a provarci. Abbiamo sentito un esponente della squadra più forte d’Italia che ha detto che ci sono cinque-sei squadre più forti, pensa per noi. M’aspetto subito una reazione contro la Spal, le grandi squadre sono quelle che ricaricano dopo 48 ore, è evidente che avessero la testa da un’altra parte. Quest’anno non ci siamo riusciti, in Europa ci siamo riusciti solo nella doppia sfida contro il Manchester City. Un errore non avere un’alternativa a Mertens? Mi è sembrato che Callejon sia stato uno dei migliori, se pensiamo che il problema è prendere o non prendere un giocatore, non abbiamo capito che, invece, si deve fare meglio con quelli che abbiamo”
Dal nostro inviato al San Paolo Ciro Troise
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