Rudi Garcia, allenatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a DAZN al termine del match vinto contro il Sassuolo: “Osimhen arrabbiato al termine della partita perchè si poteva fare meglio? Ha ragione, non abbiamo sofferto quasi niente, non abbiamo preso gol ma potevamo fare meglio sul piano offensivo e forse fare il terzo gol, il nostro problema di stasera è che forse neanche il 20% dei nostri tiri sono stati inquadrati e se non inquadri non fai gol. Natan ha bisogno di tempo, è appena arrivato, viene dal Brasile, è giovane, deve imparare una nuova lingua, deve imparare il nostro calcio, lo vedo un po’ meno timido che all’inizio ma diamogli un po’ di tempo. Avevo da scegliere tra Juan Jesus ed Ostigard, ho scelto l’esperienza di Juan e ha risposto bene alle mie domande e sono contento per lui, è un giocatore di qualità, è un leader di questa squadra, è riconosciuto come tale. Dal minuto 30 al minuto 45 abbiamo lasciato troppo palla al Sassuolo, ma non abbiamo sofferto grandi cose, peccato per Raspadori che ha trovato un palo dopo pochi minuti, sul rigore sbagliato c’è stata un po’ di sfortuna. Gliel’ha lasciato Osimhen, è un bel segno di un grande attaccante che pensa non solo a lui ma anche alla squadra. Kvara? Ha avuto una preparazione molto spezzata, ha mancato 12 giorni di allneamenti, aveva ripreso dopo come tutti i nazionali, non era pronto per giocare tutta la partita ed era meglio per lui entrare in corso quando erano un po’ stanchi gli avversari e poteva fare la differenza, ha fatto la settimana normalmente ed è tornato ed è una grande notizia per il Napoli. Ruolo di Raspa? E’ un calciatore offensivo, farò gol, farà assist, può giocare esterno, mezz’ala, dappertutto, va sfruttato, è stato titolare nelle due prime e son contento di lui perchè non solo ha doti offensive ma lavora tanto per la squadra. Raspa deve entrare in gioco tra le linee, essere in area con Osimhen, questo dà più soluzioni al nostro cannoniere davanti, per Kvara stessa cosa: deve essere in grado di stare sulla linea, dare incertezza a suo terzino, chiamare palla dietro lo spazio del terzino, venire tra le linee e così può essere più imprevedibile. Se lo scudetto pesa o è una spinta in più? Ho detto ai ragazzi: il giorno in cui siete stanchi e avete un dubbio guardate il tricolore sulla maglia e sapete cosa fare. E’ solo una spinta, un onore, facciamo in modo di difenderlo al meglio, come abbiamo fatto nelle prime due giornate”.
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