In vista della sfida del San Paolo con il Napoli ha parlato così in conferenza il tecnico della Roma Paulo Fonseca. Ecco le sue dichiarazioni, riportate da Vocegiallorossa:
“Come ho sempre detto, abbiamo sempre lavorato su due sistemi. Possiamo giocare con la difesa a 3 o a 4. Devo dire che è quasi lo stesso. La questione della marcatura preventiva non è stata un problema, con l’Udinese lo è stato ma eravamo uno in meno. Iniziamo sempre a 3, facciamo le marcature preventive sempre a 3 più 1, con l’Udinese abbiamo rischiato di più perché eravamo uno in meno”.
Perez e Mkhitaryan sono più avanti nelle gerarchie degli esterni?
“Vediamo domani. Penso sia chiaro che Dzeko giocherà. Penso che Miki sia una forte opzione, vediamo come sta Carles, penso abbia giocato bene, ha corso molto. Vediamo come sta fisicamente, abbiamo giocato solo due giorni fa. Sono opzioni”.
La squadra ha messo di giocare dopo le voci sul passaggio di proprietà. C’è relazione?
“Per me no, nessuna relazione“.
Crede che il suo bilancio sia in linea con le aspettative iniziali?
“Il bilancio va fatto a fine stagione. Abbiamo 9 partite e l’Europa League, non è il momento di farne”.
Prima dell’Udinese aveva detto che la partita più importante era quella, cambiando però 8 uomini dicendo che doveva pensare anche al Napoli.
“Ho cambiato con giocatori della Roma, non ho messo giocatori che non hanno mai giocato. Ho fiducia in tutti loro. Come ho detto, l’allenatore non può pensare solo alla partita successiva, come ho spiegato ho pensato al Napoli. Ma ho cambiato perché ho fiducia”.
Lei si è assunto le responsabiltà del brutto momento. Sa indicare un errore specifico che pensa di aver commesso?
“Faccio sempre analisi dopo la partita. Quando vinciamo non è tutto bello e quando perdiamo non è tutto brutto, bisogna trovare soluzioni al problema che abbiamo. Questo devo fare”.
È vero che i ragazzi le hanno detto di sentirsi stanchi?
“No, non è vero”.
Sta pensando a qualche cambio di sistema?
“Come ho detto, abbiamo la possibilità di giocare con due sistemi. Vediamo domani”.
Si sente in discussione? Le manca il supporto della società?
“No. Ho sentito sempre, anche adesso, il supporto della società, del presidente e di tutto il club. Non mi sono mai sentito abbandonato”.
Il presidente Pallotta le ha confermato pubblicamente la fiducia.
“È normale che quando non vinciamo siamo arrabbiati, io ero molto arrabbiato. È una situazione normale”.
In queste prime tre giornate la Roma si è allungata col passare dei minuti. Da cosa dipende?
“Ho parlato dopo la partita contro la Sampdoria, dicendo che abbiamo avuto questo problema, la squadra non era corta. Penso che in queste due partite non sia stata un problema la lunghezza della squadra”.
In questo momento di difficoltà cosa si sente di dire ai tifosi?
“Che dobbiamo lavorare. Non è un momento di pensare che sia finito tutto, dobbiamo lavorare. Ho sempre sentito il supporto dei tifosi, è normale non essere soddisfatti dopo queste due partite. Quello che dobbiamo fare è giocare per vincere, giocare con cattiveria per i nostri tifosi”.
Sarà un Napoli molto diverso, che differenze ci sono con quello di Ancelotti?
“È una squadra con più fiducia, diversa da quella che abbiamo affrontato qui. Sta bene, sta giocando bene, hanno perso quest’ultima partita contro l’Atalanta. Mi aspetto una squadra forte, con voglia di vincere”.
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