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RILEGGI IL LIVE – Spalletti: “Tornano Mertens e Demme contro il Cagliari. Sette squadre per il titolo”

Spalletti: “Non si può fare un discorso ad ampio raggio, bisogna iniziare abbastanza bene, chi si mette a disposizione va ad eseguire le idee fantasiose e poi porta a casa anche qualche risultato. Bisogna sviluppare bene gli allenamenti, andare via con l’intenzione di voler ritornare e aver lasciato tutto in maniera corretta. Ghoulam? È vicino anche lui, vuole star dentro, se continua così alla prossima lo portiamo”

Spalletti: “Manolas ha giocato un tempo, è entrato molto bene, ha dimostrato di essere con l’atteggiamento giusto nel gruppo-squadra. Rrahmani fa parte del ragionamento compiuto prima sull’autoalimentarsi, sul coinvolgimento, da lì passa la possibilità di avere lo stesso comportamento nel tempo. Quando ce l’hai tutti belli, compatti e motivati, è molto facile allenare. Anguissa? Quando Cristiano Giuntoli e Maurizio Micheli mi hanno parlato di questo giocatore, io non lo conoscevo, loro un po’ di più. Nel contesto del calcio inglese, ci sono più calciatori con queste caratteristiche: la fisicità, la forza, la vampata per il duello, la palla che viaggia, nel nostro contesto è un po’ più facile emergere perchè ci sono meno calciatori con questo profilo. Ci stiamo attrezzando, devono essere anche un po’ tecnici, poi mi sono informato su che tipo di ragazzo fosse. Dopo averci avuto a che fare, ho riscontrato ancora di più queste qualità che sono aumentate nel nostro calcio. È una persona splendida, un ragazzo da gruppo Napoli, sembrava che ci fosse già stato per come si è inserito. Dovendo sempre riempire quella scatola di cose, migliorano anche quelli un po’ più tecnici”

Spalletti: “Gli incursori hanno anche la caratteristica del tiro dalla distanza, penso a Zielinski per esempio, Elmas e Fabian Ruiz anche ce l’hanno. Anguissa lo sa fare, Demme ce l’ha il tiro da fuori, Lobotka forse un po’ meno, ha altre caratteristiche, però, ha il lancio profondo, meno cattivo, meno secco”

Spalletti: “Non è cambiato niente, abbiamo fatto la nostra partita, vanno fatte vedere anche le due parate di Ospina, nei primi venti minuti siamo stati anche un po’ in difficoltà, se loro avessero segnato non sarebbe così stato rotondo, però, bisogna trovare equilibrio su tutto, anche Osimhen ha avuto una palla-gol subito, ad inizio gara. C’è da farsi sempre trovare pronti, si può sempre migliorare”

Spalletti: “A centrocampo c’è l’interditore, il costruttore e l’incursore, quello che ha la curiosità d’andare a vedere cosa c’è oltre la linea difensiva, Zielinski ed Elmas hanno queste caratteristiche. Ne abbiamo due per ruolo, riguardo ai difensori centrali, siccome siamo una squadra che vuole fare gioco bisogna andare con i piedi sulla linea di metà campo. Se gli avversari ci aspettano bassi, non si può verticalizzare ma bisogna tirarli fuori con il palleggio, creando gli spazi che vanno occupati. Quando sento dire che il portiere deve saper solo parare, rabbrividisco. Ci sono gli allenatori forti in Europa che li prendono solo se sanno palleggiare, quando ti pressano bisogna passare la palla al portiere e ricostruire da lui. La qualità dell’azione comincia dalla qualità dei primi passaggi dei difensori centrali”

Spalletti: “Quella del psicologo, del motivatore esterno non mi piace, appartiene al lavoro dell’allenatore. Dipende da ciò che c’è dietro, dalla forza dei giocatori, dal lavoro della società. Si tende a mettere a fuoco ciò che conta. Demme? C’è anche lui, diventa fondamentale, abbiamo tirato un po’ la corda a centrocampo, ci servirà anche subito, il fatto che stia molto bene, abbia calciato, abbia fatto contrasti è un sospiro di sollievo anche perchè non avremo Lobotka fino alla sosta”

Spalletti: “Non ho fatto niente a Fabian, lui conosce il calcio, sa di cosa parla, aveva soltanto il vizio di toccare troppe volte la palla, ha trovato lo sfogo nel passarla di più e riceverla di più. Se la tocchiamo spesso tutti, diventa cumulo di contatti. Mertens è a disposizione, viene con noi, acceleriamo un po’ perchè il campione è voglioso di stare dentro questo gruppo, ha spinto per esserci, abbiamo fatto tramite il dott. Canonico un contatto con il prof. che l’ha operato e ha dato totale disponibilità. Rientra prima perchè lui vuole esserci, ci vuole stare e noi siamo ben felici. Sono dei calciatori di qualità, talento, se poi vogliono creare una squadra diventa una roba tosta coinvolgendo chi sta fuori, è bellissimo da vedere quanto si abbracciano. Vogliono starci tutti, hanno il salvadanaio dei meriti, se lo vogliono dividere tutto in parti uguali, è facile fare l’allenatore con queste caratteristiche. Abbiamo un capitano che tutte le volte fa vedere che significa fare il capitano, abbiamo il comandante che, vista la sua esperienza e maestosità fisica ti guarda e mette tutto a posto e, se c’è bisogno, sa anche parlare e mettere a posto ciò che non va. Abbiamo una società che è stata capace di far tornare Ospina in tempo corretto per giocare, ci hanno messo mano sul problema di Leicester, queste cose qui si fanno tutti insieme”

Spalletti: “Chi ha talento s’accontenta di quello, loro, invece, vogliono metterci fatica, talento e sudore, è una qualità importantissima. Sono ventidue che si autoalimentano a vicenda, si stimolano, è un fattore fondamentale. Essendo di questa pasta, quello che può diventare il nemico, cioè la presunzione, la sufficienza viene cancellato di conseguenza. Su molti calciatori tutto ciò non attecchisce, poi c’è chi è un po’ più debole di testa, sono tutti disposti ad entrare in sintonia. Non ho da correggere niente, il tifoso del Napoli è quello alimentato dall’amore, quando c’è sentimento non crea mai disturbo, ti fa sempre piacere averlo come supporto”

Spalletti: “I millesimi nel condominio? Le abbiamo tutte allo stesso modo, abbiamo avuto la fortuna che la società ha saputo riorganizzarsi soltanto con le partenze di Hysaj, Maksimovic e Bakayoko, però, è rimasta più o meno la stessa formazione. Ci sono club che hanno messo dentro giocatori importanti, gli specchi stridono a volersi arrampicare”

Spalletti: “I cinque cambi rappresentano una novità importante, ci sono quelli che giocano non per prendere il posto del compagno ma per giocare al suo fianco. Il turnover si vedrà tra un po’, ora i giocatori devono giocare per trovare la condizione, poi da qui in avanti al numero delle partite bisogna essere attenti. Ci sono dati che non nascondono il momento dell’atleta. Le molte sostituzioni e il tempo effettivo rappresentano il futuro, il terminale è lo spettacolo, con i cambi sono più belle perchè quando entrano in generale gli attaccanti e mettono dentro talento, scatto e gol, è molto più bello”

Spalletti: “C’è un ponte che divide me e Mazzarri, ci conosciamo bene, abbiamo confidenza. Mi aspetto sicuramente un Cagliari organizzato, lui lo sa fare bene. Contro l’Empoli il Cagliari non ha fatto una grandissima partita, hanno dimostrato di saper fare già quello che vuole Mazzarri. Ci vuole il massimo della potenzialità messe in un contesto di squadra, dobbiamo mettere la qualità individuale dentro i meccanismi di squadra”

Spalletti: “Si sta bene ad essere noi, ci sentiamo avvolti da quest’affetto della nostra città, dei nostri tifosi. Avendo a che fare anche con calciatori maturi, ci possono essere momenti in cui si possono fare più punti o meno. Noi non ci vogliamo nascondere da nulla, quello dei candidati alla prima posizione è un condominio di sette squadre. Vogliamo assumerci il peso dei nostri millesimali, non vogliamo le quote degli altri, ci sono momenti in cui si fa meglio, altri in cui si fa peggio. Essere accostati a Sarri o a Benitez è solo un onore, ci hanno messo le mani anche Gattuso e Ancelotti. Bisogna saper organizzare le cose, ci sono poi le qualità e il talento di questi calciatori. I meriti sono già del loro livello, tra i calciatori”

Benvenuti alla diretta testuale di IamNaples.it della conferenza stampa di Luciano Spalletti alla vigilia di Napoli-Cagliari, gara valida per la sesta giornata del campionato di serie A in programma domenica 26 settembre alle ore 20:45.

Dal nostro inviato a Castel Volturno Ciro Troise

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I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
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