Spalletti: “Abbiamo una rosa di alto livello, siamo arrivati a questo punto per questo motivo, non bastano undici calciatori per avere un distacco così ampio in campionato sulle inseguitrici. Per essere pignoli, anche i quindici giorni della sosta con soli cinque giocatori a Castel Volturno ha inciso perchè è fondamentale il lavoro negli allenamenti, si rischia di dimenticarsi tante cose. Juan Jesus è pronto per giocare queste partite, se fosse Ndombele il sostituto di Anguissa anche potrebbe farcela, Elmas ha caratteristiche più offensive ma con la disponibilità può lavorare per l’equilibrio. Ci si guadagna, facendo il confronto, con il rientro di Osimhen che va lasciato qualche volta anche nell’uno contro uno. Il Milan si può permettere di fare 10 cambi a Bologna e fare comunque una buona partita, Pioli è un grandissimo allenatore. Verranno a fare la partita e avranno anche loro un po’ di problemi nel pensare di lasciare Osimhen. Ostigard? È un professionista eccezionale, ha delle qualità ben precise. Riguardo al calcio che abbiamo imbastito in questa stagione, Ostigard deve prendere ancora un po’ di confidenza con la costruzione del gioco e il lavoro in campo aperto. Ha trovato giocatori forti come Rrahmani e Kim, ha avuto poco spazio ma probabilmente meritava di più. Questa stagione servirà tantissimo a lui, ha fatto esperienza e può andare a giocare di più come vorrebbe il ct della Nazionale. Napoli già nella storia? Non lo so, domani sarà la partita di calciatori che sono delle stelle ed esserci dentro è già tanto, giocheremo la partita per vincerla senza fare troppi cambi mantenendo un equilibrio. Stare lì a difendere ciò che è stato fatto finora equivarrebbe a non credere di poter fare di più, non rischiamo nulla domani, solo la felicità infinita. Leao e Osimhen? Per certi versi sono simili, hanno questa grande fisicità in campo aperto, la capacità di risolvere le cose durante la partita, sono due scocche imponenti, tutti e due magari hanno tanto da lavorare nello stretto, sarebbe bello avere tutti a disposizione”
Spalletti: “Il nostro dna è stato scelto dopo la preparazione estiva in base alle caratteristiche dei calciatori che abbiamo: cioè giocare a pallone, andarli a prendere alto, poi ogni tanto bisogna anche abbassarsi o concedere campo agli avversari, scegliere i momenti nella gestione delle pressioni ultraoffensive, rimanere squadra corta, fare densità attorno alla palla. Confrontarsi con una squadra come il Milan ci dirà tanto sulla nostra maturità, il Milan ha la pallata di Maignan, la costruzione dal basso con qualità. Bisogna saper fare tutto”
Spalletti: “Supplementari e rigori? Ci si prepara a tutto, lo fanno tutte le squadre che partecipano a questa competizione. Abbiamo qualche defezione, qualcuna ce l’abbiamo e altre ce le hanno imposte. Quando si parla d’esperienza, anche a livello di club, d’importanza, però c’è sempre la possibilità di ribaltare qualsiasi risultato. Questa squadra è andata a giocare su tanti complicati, quando Juan Jesus parla di furbizia magari si riferisce al contrasto sulla situazione in cui Brahim Diaz ha avviato la ripartenza. Dobbiamo fare la partita normale, mettere tutto ciò che abbiamo dentro, questa competizione è un premio per i calciatori, la città in virtù dell’affetto che ha per club e calciatori. Dobbiamo dare tutto di noi stessi”
Spalletti: “Avendo giocato tante volte in poco tempo, si può lavorare su alcuni dettagli, c’è sempre da migliorare. Abbiamo la nostra identità, si può lavorare su certi aspetti come per esempio le ripartenze del Milan che ha anche altre qualità: scocca, motore, s’avvicina all’area avversaria anche con il contributo del portiere. La cura dei dettagli ci metterà in condizione di essere più bravi di loro. Sarò felice solo se si riuscirà a passare il turno, qualsiasi consolazione con la prestazione sarebbe magra. Dobbiamo fare come la gara d’andata, siamo usciti senza rimorsi, poi è ovvio che sugli episodi qualche volta dovevamo fare gol o il contrasto in più. Sono convinto che l’unica strada è una prestazione d’alto livello, fatta di qualità e intensità, con un possesso palla che valorizzi le nostre caratteristiche. Dobbiamo giocare a calcio, solo un paio di pochi calciatori sono capaci di tirar fuori il colpo da soli. La squadra si merita di fare una bella prestazione”
Juan Jesus: “Possiamo scrivere pagine di storia meravigliose, ci manca ancora qualche riga e ribaltare le sensazioni dell’aprile di un anno fa”
Juan Jesus: “Kim è un grande giocatore ma gioco in serie A da dodici anni, penso di poter fare questa gara, il Milan in attacco ha giocatori forti come Giroud, Leao, Brahim Diaz che è in un ottimo momento. Farò di tutto per vincere anche nell’impostare il gioco. Napoli? Qui sto benissimo, sembra il Brasile, la presenza di Osimhen è un problema per la difesa del Milan, speriamo che continui a fare ciò che sta facendo e che ci trascini. Chi temi di più del Milan? Leao. Milano è stata la mia prima città d’Europa, è nato mio figlio Eduardo. Vignetta sui social? È una sorpresa”
Juan Jesus: “Risponderemo sul campo a quanto è accaduto all’andata, loro hanno giocato nel fare un po’ di polemiche. Dobbiamo essere anche più svegli e furbi, poi dovremo essere bravi a tenere palla, se ce l’abbiamo noi non possono fare niente”
Juan Jesus: “Quella di Roma-Barcellona è una storia diversa, è il passato. Cinque anni fa tutti pensavano che fosse impossibile e ci siamo riusciti. Stavolta è un po’ meno difficile rispetto al 4-1 del Barcellona di Messi, Iniesta. M’aspetto un Napoli consapevole, il distacco di ventidue punti dal Milan dimostra che c’è un grande valore nel nostro percorso. Non ci sono bisogno di appelli, i tifosi ci spingeranno, è più facile giocare per noi se sentiamo che i nostri sostenitori sono con noi, basta ricordare la partita contro la Juventus quando abbiamo sentito questo calore”
Benvenuti alla diretta testuale di IamNaples.it della conferenza stampa di Luciano Spalletti e Juan Jesus, allenatore e difensore del Napoli alla vigilia di Napoli-Milan, gara di ritorno dei quarti di finale di Champions League.
Dal nostro inviato al Maradona Ciro Troise
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