Spalletti: “Considero Mertens adattabile in entrambe le posizioni, sia sotto punta per mettere sotto pressione gli avversari, che da centravanti. La scelta di Firenze è significativa anche per un’eventuale scelta ad inizio gara. Fabian Ruiz? Non manca niente a Fabian per fare il regista, è quello che tocca più palloni di tutti, è nel mezzo a tutti gli sviluppi, a tutte le costruzioni di gioco. È un po’ il suo ruolo perchè li può far tutti, è uno che conosce il calcio, ha resistenza, tecnica, fisico. Avergli ridotto lo spazio dove andare ad esercitare la sua professione l’ha un po’ beneficiato, può produrre più cose di quel tipo lì. Ghoulam sta molto meglio, è vicino a poter esprimere tutte le sue qualità, visti tutti gli infortuni che ha avuto bisogna avere prudenza”
Spalletti: “Penso che sia difficile trovare un segreto, io non ne ho, il mio può essere voler stare tante ore con questi calciatori, condividere gran parte della giornata, alzarsi presto la mattina e pensare al proprio lavoro. Ci vorrebbe la domanda del computer a fine giornata: “Sei soddisfatto della giornata che hai avuto?”
Spalletti: “Prima di tutto conta la qualità, saper trattare la palla, i nostri calciatori sono fatti tutti di quella pasta lì, poi chiedergli dei movimenti diventa facile, perchè così con la qualità diventa corretto tutto. La partita non è solo aspettare che mi passino la palla ma anche imparare ad andarla a prendere in maniera corretta e poi scegliere bene che cosa farne”
Spalletti: “In tutta Italia vengono rubate 300 auto al giorno, non capisco perchè bisogna fare una parentesi per Napoli?”
Spalletti: “Il comandante sta benissimo, sugli episodi di Firenze trovo tante anche persone che ragionano nella maniera giusta, l’ho detto anche a lui. In quel momento gli va fatta una foto perchè in questo modo diventa tutto più facile buttarli fuori dagli stadi e non averci più a che fare. Vogliamo diventare tutti altissimi, nerissimi e bellissimi come il vatusso Koulibaly”
Spalletti: “Maradona un po’ più pieno? Vogliamo lasciarci contagiare, fare nostro l’amore, il sentimento, ci vuole un po’ d’immaginazione, l’amore si subisce anche pur non avendoli tutti davanti. Pausa per le Nazionali? È un tema dove le istituzioni nazionali devono fare delle riflessioni forzatamente anche per dare un segnale di uniformità alle federazioni. In Spagna hanno fatto cose differenti, ora mi sembra un po’ troppo a volerlo guardare in maniera neutrale. Le società, per costruire squadre forti, prendono giocatori delle Nazionali ed è troppo che arrivino sotto la partita”
Spalletti: “Osimhen? Contano il tempo e la tecnica nel servirlo, ci vuole tutto domani: il contrasto, la velocità, bisogna imparare innanzitutto riuscire a portare a casa la palla, loro sono la squadra che recuperano più palloni nella metà campo avversaria, anche quella che fa più falli. Sappiamo chi troviamo davanti”
Spalletti: “L’altra volta Ospina ha fatto il suo lavoro, stavolta è tornato anche prima, sui giornali in Colombia ha preso 10. Per me conta solo il comportamento durante la partita, incidono solo la prestazione e il rendimento”
Spalletti: “Il percorso è ricco d’insidie, ho sentito spesso parlare della Coppa d’Africa, delle future difficoltà che incontreremo. C’è ancora tanta strada da fare, Marotta ha detto che ci sono squadre di una mentalità vincente che lo preoccupano per la sua squadra più del Napoli e io l’avevo già detto. È un po’ presto per scomodare i personaggi che sono passati da Napoli. La nostra città è ambiziosa, guarda al futuro in un’evoluzione continua e vogliamo essere di quel livello, andare di pari passo. Ospina? Il problema che gioca Meret perchè arriva in ritardo vi sembra un complimento ad Alex? Non giochi perchè sei del livello dell’altro ma poichè è arrivato tardi. Avrà più spazio perchè se lo merita, non in virtù di forzature e, facendo le cose regolari, si mette in condizione tutti di esprimersi al meglio. L’altra volta Ospina aveva attraversato fusi orari, giornate in aereo o aeroporto e ha fatto tutto il suo. Per voi sono tormentoni, per me valutazioni in base a quello che succede in campo, non sono problemi per la nostra squadra avere ruoli doppi che possono competere, anzi è un vantaggio, magari l’avessimo da tutta la squadra”
Spalletti: “I risultati che abbiamo fatto finora non devono essere un peso, una gioia per tutti, siamo a nostro agio. Mi sono trovato a dover riparlare di Napoli-Verona anche se non c’ero, ho detto che bisognava finirla perchè parlare del tempo perso è ulteriore tempo perso. Juric ha fatto il suo lavoro e l’ha fatto bene, ha ambizione, io non ho mai regalato niente a nessuno. Da battaglia a tutti, se è stato chiacchierato come possibile allenatore di tante squadre forti, compreso il Napoli, è per questa caratteristica o qualità. Se loro hanno motivazioni alte, figuriamoci noi che siamo in testa alla classifica, ci vogliamo rimanere. Probabilmente abbiamo qualcosa in più o in meno, m’aspetto che i nostri professionisti ci mettano il resto. Ognuno ha il suo comportamento, ognuno è quello che fa, non quello che dice. Noi non giochiamo contro Juric, per i nostri tifosi, la nostra storia, giochiamo al Diego Armando Maradona, lo stadio che ha contagiato tutti, vogliamo che sia ancora così, in modo di essere sempre più forti e meno vulnerabili, perciò cerchiamo di mettere a posto ciò che potrebbe mancare nel confronto con loro”
Spalletti: “Le partite sono tutte importantissime, mettono in palio i tre punti. Andiamo a vedere le loro caratteristiche, che comportamenti usano, noi sappiamo quale deve essere il nostro percorso. Noi vogliamo avere degli scopi per andare a giocare poi le partite e allenarci nella maniera corretta. Non mi basta rimanere o avere una vita facile per quello che mi offre, ci voglio mettere qualcosa di mio, è già stimolante per questo motivo. Il Torino ha una storia di squadra che lotta, tosta, ogni volta che ci ho giocato ho sempre avuto delle difficoltà. Ora che c’è Juric come allenatore, ancora di più viene valorizzata quest’identità. Nell’analisi di questa partita, non troverei nessuna giustificazione al fatto che abbiamo lottato meno di loro, per la nostra classifica, il traguardo, il pubblico, l’amore che ci circonda, questo mi dispiacerebbe molto”
Spalletti: “È un po’ come dare seguito, c’è sempre qualcosa da vedere, poi sono io quello che crea la fabbrica di fantasmi, prima dovevamo vedere cosa accadeva dopo la prima sconfitta, poi a Firenze, poi dopo la sosta. Mi sembra che siete spaventatori professionisti, poi è venuto il momento della firma sul rinnovo di Insigne. Abbiamo recuperato Mertens, Demme, Lobotka, con la disponibilità dei giocatori si va ad affrontare meglio questo periodo. Mertens? L’ho visto molto bene, mi sembra nelle condizioni giuste per far parte dei sedici titolari a partita, con i cinque cambi bisogna uniformarsi. Ci sono i titolari dei 75, 60, 30, 20 minuti”
Benvenuti alla diretta testuale di IamNaples.it della conferenza stampa di Luciano Spalletti, allenatore del Napoli alla vigilia della sfida contro il Torino.
Dal nostro inviato a Castel Volturno Ciro Troise
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