Spalletti: “Lei mental coach? Analizziamo gli episodi, si va a stimolare un atteggiamento, io devo provare a costruire delle realtà. Dentro questo tentativo, si metterà dentro un po’ tutto, si lavora in profondità”
Spalletti: “La squadra non ha messo di fare benissimo ciò che sa fare, l’ha fatto a tratti. Quando parlo alla squadra, mi confronto sempre con me stesso, vado ad esprimere pensieri veri con i quali convivo quotidianamente. Per sentirmi bene con me stesso, devo andare ad allenare come fossi per sempre l’allenatore del Napoli. Tutte le partite che giocano devono affrontarle come se quella del Napoli fosse la loro unica maglia. Sono convinto che abbiamo sbagliato delle cose in queste partite ma ne abbiamo fatto altre bene, dal punto di vista degli episodi siamo in credito e ovviamente non è detto che domani ci sarà risarcito. Dobbiamo avere due lauree alla fatica, a condizionare i momenti, dobbiamo andare a prendere altre cose. Il ragionamento è questo qui: saremo per sempre quello che facciamo”
Spalletti: “Abbiamo perso qualche pallone di troppo che ci ha fatto perdere metri, energia, è la partita in cui abbiamo perso più palloni dall’inizio del campionato. Un pallone perso, un contrasto perso, un duello non fatto, un gol subito non è mai frutto di un errore individuale ma sempre di un atteggiamento di squadra”
Spalletti: “Solo un allenatore che ha perso il senno potrebbe rinunciare alle qualità di Insigne, lui è un buon capitano di una squadra. A volte si può diventare anche capitani di ventura, tutte le occasioni possono essere utili per diventare più forti. Mi sono trovato bene sin dal primo momento in cui l’ho conosciuto, è in sintonia con l’immagine che mi ero fatto da fuori. È un calciatore che ha un cuore, contro l’Empoli lui si aspettava dall’inizio, sono io che commetto un errore a chiedergli troppo facendolo giocare settanta minuti. Ho ecceduto, ho approfittato della sua disponibilità che è una sua qualità. Ci dovevo essere io che ragionavo nella maniera corretta, nonostante ci fossero anche delle valutazioni che potevano far pensare la sua possibilità a giocare settanta minuti. Ci ho messo del mio, l’ho costretto a fare meno delle sue potenzialità. Dentro quest’attaccamento c’è la risposta alla sua domanda
Spalletti: “Non saranno convocati Mario Rui, Fabian Ruiz, Insigne, Koulibaly e Osimhen. In questo lungo tratto di due anni ho visto il lavoro di Pioli, sia in quello di squadra che riguardo alle scelte dei singoli calciatori. Non voglio andare a giocare contro squadre che hanno momenti di difficoltà, voglio giocare contro squadre forti, non ho bisogno di peggiorare gli altri per esibire la mia qualità. Dobbiamo essere una squadra viva, il Vesuvio non dev’essere una cartolina di Napoli ma dobbiamo averlo in corpo noi”
Spalletti: “Manolas? È una storia che riguarda il rapporto tra il calciatore e la società, con quelli che ci sono dobbiamo ambire di vincere la partita. Cerco di vivere anche la storia dei miei calciatori, averlo visto felice nella presentazione con un’altra squadra mi fa piacere. Abbiamo delle necessità, conosciamo le insidie che possono accadere. Ora il mercato è chiuso, la rosa della mia squadra piace in tutti i petali, poi è chiaro che poi se la asciughi da qualche parte manca qualcosa. So bene che ho creato dei problemi ai miei calciatori facendomi espellere, non posso fare a meno di loro, mi sento a disagio quando manca qualcuno. So quant’è importante la presenza di ognuno di loro, non ho fatto la cosa giusta e ho penalizzato la squadra nelle due partite in cui non ci sono stato, la prima responsabilità di queste due sconfitte è mia. Non mi succederà più, sono stato al male a vedere la squadra solo da fuori. Tutto ciò ha penalizzato la squadra, non deve accadere nè a me np a loro”
Spalletti: “Non accetto che la si faccia lunga sugli infortuni, c’è bisogno di esempi, corse, atteggiamenti che ti facciano trovare delle soluzioni. Abbiamo a disposizione 16-17 calciatori della rosa, è sufficiente per andare a giocare contro chiunque, non preoccuparti dei minuti quando non ci sei, facci vedere ora, questo è il messaggio giusto. Vogliamo essere ambiziosi, può dipendere da noi o no perchè talvolta possono accadere delle cose, il comportamento da avere è chiaro e visibile. Il calcio a volte è talmente drammatico, in un episodio annulla il lavoro di tutta la settimana, una volta girerà contro, un’altra a favore. Dobbiamo fare ciò che richiede lo status di professionista e indossare la maglia del Napoli”
Spalletti: “Ci sono dei momenti nel calcio come nella vita in cui ti trovi davanti a degli ostacoli, a volte sono anche più grossi del solito e non fai in tempo ad aggirarli, ci metteresti troppo tempo. Bisogna andarci a sbattere, picchiarci duro per forza, vogliamo dare seguito alla nostra strada, nella ricerca dei nostri obiettivi. Non si fanno tutti questi ragionamenti, chiunque ci avrebbe dato una mano, è con quelli che ci sono che possiamo vincere questa partita. Andiamo a giocarla col nostro obiettivo”
Benvenuti alla diretta testuale di IamNaples.it della conferenza stampa di Luciano Spalletti, allenatore del Napoli alla vigilia della trasferta di Milano.
Dal nostro inviato a Castel Volturno Ciro Troise
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