Spalletti: “Mi sembra un paio di volte di essere andato davanti alla squadra, due cose ho tentato di dirle. Si fanno sempre delle analisi in base a ciò che è successo, siamo andati a vivere una città come Napoli, si va di pari passo con l’ambiente, abbiamo dovuto fare dei discorsi differenti rispetto al campo da gioco. Paulo Sousa è una persona molto gradevole, colta, conosce varie lingue, ha cultura calcistica. È evidente che è consapevole dove portare la squadra, conosco Morgan De Sanctis, l’ho avuto come portiere. Iervolino è napoletano, ne parlano tutti come un presidente emergente, che ha idee. Sarebbe stata in ogni caso una partita difficile, dobbiamo superare queste montagne rocciose, se sei incapace di perforarla devi essere bravo ad aggirarla. È un derby ma ci sono in ballo delle cose che l’avrebbero resa comunque così intensa la partita, è un discorso di moralità professionale. Di solito dormo poco anche se non ho queste partite, se si riesce ad essere qualche volta più leggeri è positivo. La parola leggerezza l’ho letta spesso, rende bene l’idea di una squadra che riesce ad essere corta, palleggiare bene, verticalizzare, rattaccare di tutto. Leggeri quando c’è da inventare qualcosa, esecutivi come Lozano quando fa il recupero su Chiesa, con la postura di chi accetta qualsiasi cosa, l’abbinamento di queste due cose è fondamentale. Secondo me Kvaratskhelia, Zielinski, Raspadori, Osimhen sanno tirare le punizioni in maniera differente, Kvara con l’effetto, Osimhen con la potenza. Se questa partita dovesse dare il traguardo, bisogna saper vincere anche nei comportamenti, questo sport è dei bambini, dei figli, ce li avremo tutti in giro per la città, anche io. Chi li mette a rischio fa una cosa che non si può fare, bisogna essere intelligenti e usare buonsenso. Quello che uno fa può determinare delle conseguenze anche ad un figlio o un bambino, devono poter festeggiare se succedesse questa cosa”
Spalletti: “Non so che reazione avere, vanno vissute nell’accaduto, non so cosa determinerà un eventuale gol scudetto. Al gol di Raspa a Torino non mi sono mosso, vediamo agli altri. Napoli è una città energica, a volte un pochettino folle, da fuori si pensa sia molto teatrale o poco vera e molto filmata,. fatta di cose non reali e, invece, è l’opposto. Sono proprio queste cose qui le cose reali che i napoletani vivono e ricercano in maniera profonda, la qualità di saper mandare messaggi essendo spettacolari, fra un po’ se ne parlerà in maniera più profonda. Non sono mai solo, da tutte le parti si è tentato di lottare per vincere, ho avuto un bel trascorso, mi è stato chiesto spesso di questo non compiuto, di non essere arrivato alla vittoria. Se tutto ciò è valso per poter vivere il trionfo a Napoli, ne è valsa la pena. Loro anche sono alla ricerca di qualcosa da raccontare a figli, nipoti, a quelli che sono a stretto contatto a livello familiare, per raccontare cose eccezionali bisogna fare risultati eccezionali, se saranno bravi avranno una storia di cui essere orgogliosi da raccontare. Sono ragazzi perfetti per fare calcio, persone umili, disponibili anche a metterci qualcosa di suo, da allenatore mi ha sempre fatto un grandissimo piacere veder nascere un’amicizia così vera come è nata tra di loro”
Spalletti: “Emozionato? Sì, ci sono cose che è bello vivere e altre che devi assolutamente portare a casa, questa è una di quelle per Napoli. C’è un po’ d’emozione, di paura di non portarla a termine, se non si vuole vivere in queste condizioni non bisogna fare calcio, se vogliamo farlo, invece, dobbiamo starci. È un valore in più che da ventidue anni gli scudetti se li dividano Milano e Torino, un extra-ringraziamento per i calciatori, ora bisogna vedere se siamo altrettanti bravi nel tratto finale”
Spalletti: “Fino a quando ci mancherà ancora un punto per la vittoria, vuol dire che non avremo fatto nulla. Siamo più vicini ma vanno ancora fatti dei punti, quello che succederà si vedrà dopo. Non si può andare a pensare prima, l’attenzione ora è tutta nella stessa direzione di far bene queste partite, di mettere in mostra il livello di squadra che ci appartiene senza prestare il fianco a nessuna dispersione. Mio figlio mi disse che a Napoli non si può non andare, poi bisogna vincere perchè ci sono stati allenatori forti, calciatori fortissimi. Abbiamo una sola possibilità di uscirne gioiosi e contenti: vincere. Il discorso è quello lì, dobbiamo fare questi punti e poi ragioniamo d’altro se s’avvererà. Tour dell’anima con lo scudetto? Si punta sempre al massimo, con la tuta e il fischietto si pensa sempre di avere a che fare con calciatori forti, loro ti stanano subito, ti sgamano, percepiscono l’umore di ciò che gira intorno. La palla girava a duemila orari nella partitina di stamattina, quello che stanno percependo dalla città, che si sono costruiti, anche voi percepite il momento. Bisogna trasferirgli quest’entusiasmo, questa fiducia, viene fatto se si è leali. È chiaro che poi qualcuno ti fa fare brutta figura quando non sei bravo a raggiungere quel traguardo, però, hai lavorato al massimo senza rimorsi, usando tutto il tempo possibile. Se vuoi dimostrare di voler bene a qualcosa o a qualcuno, c’è una sola cosa: il tempo. Gliel’ho dedicato tutto, diventa facile dal mio punto di vista. È avvenuto quando sono partito, si fa così, è una necessità che ho io, anche la sera mi rivedo le azioni per dire magari una cosa in più all’allenamento. Dipende da come sei fatto, che valore hai, che disponibilità ti crei per il tuo lavoro”
Spalletti: “Abbiamo fatto a Torino quello che dovevamo anche nel primo tempo, nell’andarli a prendere alti, sapevamo che sarebbero entrati Chiesa e Di Maria, ci eravamo raccomandati di stare attenti sulle ripartenze con la riaggressione forte, il pedalare forte quando arrivi in fondo, le cose per cui eravamo stati criticati contro il Milan, nel secondo tempo abbiamo rischiato qualcosina a Torino ma, facendo questo tipo di calcio, sono rischi che bisogna prendersi. Il gol di Kvara contro l’Atalanta nasce da un recupero palla nella metà campo avversaria, quando accade si punta a far finire rapidamente e nel migliore dei modi l’azione. Hanno portato a casa numeri importantissimi anche in termini di vittorie consecutive. Ci ha fatto comodo rimanere sempre dello stesso atteggiamento perchè ci ha fatto vincere tante partite”
Spalletti: “Elmas ha detto che batterete la gara contro la Salernitana se la Lazio non farà risultato a Milano? Non so se gioca, c’è anche un’altra partita, io non auguro a nessuno di perdere. L’odio verso gli altri non è mai uno strumento per difendere ciò a cui vogliamo bene, si sta belli tranquilli e calmi a fare le cose che abbiamo sempre fatto. Non rispondo nè a Sarri nè ad Allegri, dico che noi abbiamo costruito il nostro campionato in maniera corretta per il desiderio della nostra città, l’amore dei nostri tifosi. Dobbiamo pensare soprattutto a loro, è giusto che abbiano la soddisfazione di veder giocare un gruppo di calciatori serio, che ce la mette tutta per loro che sono stati importanti per farci avere un finale di campionato così emozionante”
Spalletti: “Non abbiamo affidato al prefetto o al fato il nostro campionato ma alla nostra idea di gioco, alla voglia di rendere felici delle persone che come l’altra sera ci aspettano per ore fuori ad un aeroporto. Non abbiamo fatto niente noi come squadra, anzi abbiamo dovuto anche noi modificare l’orario settimanale. Per quello che sappiamo e vediamo, è dipeso dal dare sicurezza. La squadra da un punto di vista suo non deve cambiare nulla, per la voglia che ho visto stamane in allenamento riusciremo a fare la nostra partita. Non so se basterà perchè affronteremo un avversario forte, reduce da otto risultati utili consecutivi. Ho apprezzato tanto Paulo Sousa, abbiamo fatto anche un viaggio insieme. La Salernitana è una società proiettata nel futuro, il presidente Iervolino sta facendo grandi cose, lo spostamento ha motivato più le nostre avversarie che noi, faremo ciò che avremmo dovuto fare oggi. Dopo aver condotto una gara di questo livello, dobbiamo farci trovare pronti anche in questa volata finale. Abbiamo calciatori che per come hanno pedalato sarebbero forti anche nel ciclismo perchè sanno andare da soli, vogliamo portare, però, in fondo l’idea di collettivo. La nostra squadra è più forte tutta insieme che nell’addizione dei singoli”
Spalletti: “Noi sappiamo da molto tempo quale deve essere la nostra direzione, non dobbiamo andare a fare inversioni su quello che dev’essere il cammino della nostra squadra. Ci sono delle cose al di sopra di noi che non possiamo andare a controllare ed è giusto essere controllati da queste cose, ci adeguiamo, saremo pronti a giocare la partita domani, lo saremmo stati anche oggi con le forze che non abbiamo. Vogliamo solo giocare questa partita. Siamo di fronte ad una sfida estrema, come accaduto in diverse partite. Se le affronti poi nella maniera giusta, ti danno una grandezza differente. Da molto tempo vogliamo giocare queste gare, vivere queste nottate, c’è da farlo nello stesso modo di sempre, riuscendo ad avere chiaro quello che dobbiamo fare in campo o nella preparazione per arrivare a questa partita”
Benvenuti alla diretta testuale di IamNaples.it di Napoli-Salernitana, gara valida per la trentaduesima giornata del campionato di serie A in programma domani alle ore 15.
Dal nostro inviato a Castel Volturno Ciro Troise
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