Spalletti: “Il mio pensiero va a ciò che è stato scatenante per il pensiero dei napoletani, se loro hanno reagito così vuol dire che ho fatto qualcosa d’importante. È il percorso che hanno dovuto fare, ciò mi da soddisfazione. Squadra più forte? Ho allenato calciatori fortissimi, bisogna creare un discorso lungo nel tempo, il rispetto reciproco, l’entusiasmo, è venuta fuori tanta roba quest’anno sotto questi aspetti. Aiuta molto il sentimento della città, saranno tutti costretti a dare qualcosa di più i calciatori che vengono a Napoli, è quest’amore che incroci anche quando al semaforo incroci qualche sguardo. Abbiamo sempre cercato di dire che conta il collettivo, Kvara è un giocatore magnifico, delizioso, un top player sotto il profilo della qualità pur essendo giovanissimo e gli si scarica la responsabilità se qualche volta non riesce a rendere al massimo delle sue potenzialità. Ha ancora molte cose da imparare e quando lo imparerà diventerà micidiale. In questa scuola c’è tutto questo ragionamento di essere squadra, essere collettivo, il portiere viene messo in evidenza quando prende pochi gol, loro sono stati bravi anche in questi recuperi. Kvaratskhelia nel gol contro la Salernitana ci va da attaccante e, invece, deve imparare ad andarci anche da difensore. È un discorso di completamento per essere squadra forte. Siamo contenti di quello che hanno fatto Politano e Lozano sia in fase difensiva che offensiva, se ci scambiamo un’idea io e lei ne sappiamo due. Se loro si riusciranno a scambiare le qualità, uno solo farebbe la metà. Si va a prendere più cose, nella lunghezza del campionato c’è solo un Di Lorenzo che le può giocare tutte allo stesso livello e ti arriva alla stessa maniera, alla stessa faccia, non lascia pezzi di cuore in giro. Non cala in base a ciò che gli si vuole mettere davanti, tutte queste partite necessitano di ventidue ragazzi così, altrimenti accade quello che è successo contro la Cremonese in Coppa Italia quando abbiamo perso un risultato alla portata perchè giustamente ho cambiato troppo. Stia tranquillo lei, corda tirata finchè sono qui”
Spalletti: “Quando il 30 maggio scorso De Laurentiis ha parlato di scudetto, il mio pensiero fu vediamo che giocatori si prendono. Vi ho già detto dieci volte che quando mi ha chiamato il Napoli, sono venuto con il proposito di vincere in una piazza dove hanno visto il gioco di Sarri, c’è stato Ancelotti. L’anno scorso siamo arrivati terzi e mi hanno fatto gli striscioni contro, volevo venire per vincere e stare un po’ a Napoli che è di una bellezza stimolante. Quanto è bella veramente lo posso dire che io sono ospite, voi siete abituati, lo può fare meglio chi viene da fuori e la vede un giorno all’improvviso”
Spalletti: “Sarebbe facile per me rispondere a Sarri che sarebbe bello che si qualificasse il più tardi possibile per la Champions League ma non lo faccio, io non faccio il tifo contro. È chiaro che mi farebbe piacere chiuderlo subito ma siamo pronti ad andare a fare in campo tutto ciò che serve. Scudetto dell’onestà? È un dato di fatto che lui riesce a tenere i conti in ordine e sono d’accordo con lui, per il resto non commento”
Spalletti: “Le condizioni per questo scudetto sono state poste l’anno scorso, ho avuto un contributo importante anche da giocatori che non ci sono più: Insigne, Koulibaly, Ghoulam, Mertens, gente che ci ha dato tanto in termini di personalità riguardo all’indossare la maglia del Napoli. Non dipende solo da una partita, da un risultato solo, se siamo persone intelligenti si lavora in profondità, nella postura da avere”
Spalletti: “Vedo le potenzialità dentro il ciclo per il futuro, poi dipenderà dal mercato, dalle cose che riusciremo ad organizzare. Davanti agli occhi miei, oltre al sole, ho una buona squadra davanti che ha prospettiva futura e può dare un seguito ai risultati ottenuti. Da un punto di vista mio, sono contento del lavoro che faccio, mi costa fatica perchè m’applico totalmente. Al di là di quello che mi viene riconosciuto in fondo, sono soddisfatto quando ho a che fare con me stesso. Se io sono in grado di dare al Napoli tutto quello che merita, diventa fondamentale. Quando non pensi di essere all’altezza, bisogna fare un passo indietro. Aver avuto la disponibilità, la necessità di lavorarci è ciò che mi ripaga al di là del successo finale, quello a volte dipende dal palo, dalle situazioni di gioco, dalla buona o dalla cattiva sorte. Devo essere sempre convinto di ciò che faccio, della volontà, del mio impegno, se riesco a lavorare in maniera corretta mi ripaga il mio stesso lavoro. È chiaro che poi vincere uno scudetto a Napoli sarebbe una cosa extra, superlusso che da un punto di vista sportivo mi farà stare comodo in qualsiasi situazione vivrò il resto della mia vita, calcistica e non. Contratto mio? Ci sono da fare altre belle cose, chiù bell assaje del contratto, completare questo discorso, giocare ancora le prossime partite, poi penseremo a festeggiare perchè sarebbe giusto farlo se succedesse. Dopo poi ci si rimette in gioco domandandosi sempre la stessa cosa: sono pronto a dare tutto per il sentimento così profondo di questa gente?
Spalletti: “Siamo sempre un po’ timorosi per le scelte da fare durante la partita, la squadra ha creato sempre dei momenti nuovi durante le gare. Non dobbiamo mai perdere il nostro atteggiamento, dobbiamo sempre misurarci con l’avversario. Sappiamo che sono bravi a fare tante cose, Sottil ha già esperienza, hanno fisicità, sono una delle squadre che arriva con più uomini dentro l’area di rigore avversaria a livello europeo, non solo italiano. Bisognerà stare attenti, però, poi come si dice sempre massimo rispetto, la paura ce la dovrebbero solo imporre e nessuno lo farà”
Spalletti: “È bella la gioia che regali agli altri, sognavo lo stadio come domenica, vederlo pieno di bandiere, sciarpe, di colore azzurro. Faceva male al cuore vedere la gente delusa, è bello vedere coinvolgere gli altri, dev’essere una festa di tutti”
Spalletti: “Il sentimento è che cio stamm terziann chianu chianu, sapevo di avere a che fare con dei purosangue, hanno avuto personalità nei momenti difficili. Questo scudetto, se avvenisse, esce dagli schemi, il Napoli ne trarrebbe dei vantaggi, c’è ancora da fare quest’ultimo strappo che diventa la cosa più difficile. Nessuna divagazione o deconcentrazione, nulla ci deve portare fuori dal nostro lavoro”
Spalletti: “Ne ho molte di persone a cui sono legato affettivamente, quando torno indietro nel mio percorso lungo una trentina d’anni ci sono molte squadre dove sono rimasto per tanti anni, l’Udinese è una delle mie tappe. Quando si dice che ho un carattere difficile, la cosa stride un po’ perchè è difficile trovarne un altro che è rimasto 4-5 anni in tante piazze. All’Udinese ci riuscimmo a salvare ma non esprimemmo un calcio all’altezza del potenziale che avevamo, poi sono tornato e ci sono stato 4-5 anni. Ho legato con Pierpaolo Marino, condivido la sua intervista quando dice che questo Napoli parte da lontano, dai tempi della serie C. Ho conosciuto Giampaolo, Gino Pozzo, ho allenato Sottil, sono ricordi bellissimi. Mi fa piacere incontrarli di nuovo in un momento che può determinare molto per la nostra storia del calcio e passare anche questa partita con dei pensieri belli”
Benvenuti alla diretta testuale di IamNaples.it della conferenza stampa di Luciano Spalletti alla vigilia di Udinese-Napoli, gara valida per la trentaquattresima giornata del campionato di serie A.
Dal nostro inviato a Castel Volturno Ciro Troise
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