Spalletti: “Quando una squadra gioca con la linea difensiva bassa, compatta, è difficile, quasi impossibile costruire dieci palle gol per l’avversario. Il modo migliore per far risalire l’avversario è girare la palla dietro, così li fai correre, avere altri calciatori che entrano freschi e danno vampate di velocità può scatenare qualcosa”
Spalletti: “Chi usa il calcio per far casino deve stare a casa, chi vuole picchiarsi si dia appuntamento lontano da tutti, senza dar fastidio agli altri, alla gente. Lo sport è dei bambini, delle donne, delle persone che vogliono godersi lo spettacolo, confrontarsi sul chi è più bravo. Sono curioso di vedere come si comporta la mia squadra, se andrà a tentare di mettere la palla dietro la linea difensiva avversaria, magari di perdere la palla lì e non sui piedi sulla trequarti, quando la Juve può ripartire. Promesse? Prometto l’impegno, anche per me il calcio è semplice ma perdo due, due giorni e mezzo alla preparazione della partita. Raspadori a destra? Nulla è un azzardo, lui riesce a capire quello che deve fare sempre ovunque giochi. Lobotka? Lui avrà quello spazio lì, tra i due attaccanti della Juventus in ampiezza, in profondità fino a quando non gli verrà addosso il play basso della Juventus, dev’essere bravo a fare ciò che fa sempre, a ritagliarsi lo spazio per portarci la palla, ad avere la consueta rapidità nelle torsioni su se stesso, così a volte diventa immarcabile”
Spalletti: “Il livello di autostima è altissimo, poi ci sta che qualche volta non si riesce a mettere in pratica il nostro calcio come accaduto a San Siro. A volte le vicende extracampo possono incidere al contrario, cioè alzare il livello delle motivazioni, compattare l’ambiente e ribaltare la situazione, magari gli è servito per fare queste otto vittorie”
Spalletti: “Difendersi bassi davanti alla propria area di rigore è più facile rispetto a prendere alto l’avversario, poi dipende dalla volontà di fare il calcio che più ti piace. Penso a Sarri che non ha vinto nulla ma ha impressionato tutti qui, Benitez ha vinto due titoli, se ne parla ma non è entrato nei cuori di tutti come Sarri”
Spalletti: “Penso che la mia squadra approccerà non ascoltando nessun discorso, portando dentro il lavoro settimanale. Siamo professionisti, ci comportiamo così. La prima mossa? La fa chi batte al centro, abbiamo due filosofie differenti. Allegri sposa perfettamente il motto juventino “vincere non è importante, è l’unica cosa che conta”, il Napoli è anema e core, qui ha giocato Maradona, si deve avere per forza un po’ di bellezza. Loro ci lasceranno campo, dobbiamo essere pronti a interpretare bene la partita, le ripartenze e le possibilità individuali di decidere la partita sono multiple, non bisogna mai perdere l’equilibrio”
Spalletti: “Capisco che per Allegri sia conveniente camuffarsi da comprimari ma per una Juventus sempre imbottita di campioni è impossibile, alla Juventus giocano sempre per gli scudetti e le vittorie della Champions, si mette il cappello e la barba finta. M’inchino al palmares di Allegri, è il più bravo di tutti, ho da imparare da lui”
Benvenuti alla diretta testuale di IamNaples.it di Napoli-Juventus, gara valida per la diciassettesima giornata del campionato di serie A in programma domani alle ore 20:45 al Maradona.
Dal nostro inviato a Castel Volturno Ciro Troise
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