Spalletti: “Possiamo escludere la Juventus nei prossimi tre anni? Sono stato già ripagato per quello che ho visto, ogni anno come detto più volte devo rifare l’inventario di quello che mi gira per il cervello e posso parlare solo di quest’anno dopo che le ho detto il presidente. Ci penso 24 ore al giorno al calcio, quando s’arriva in fondo hai fatto un po’ di fatica e ti chiedi come vuoi ripartire. La cosa più scorretta sarebbe non avere le caratteristiche, le qualità e i pensieri che un ambiente come quello del Napoli merita. Ci pensa il presidente a tenere tutti sulla corda, è una cosa che dobbiamo fare tutti, se decido di ripartire lo faccio a mille all’ora come ho sempre fatto, per il bene dei risultati”
Spalletti: “Questa squadra ha vinto anche senza Osimhen e Kvaratskhelia, sono stato messo nelle condizioni d’allenare una squadra che ha lavorato bene come gruppo. Nel fare le scelte, ho penalizzato più di qualcuno, ci sono cose da mettere sempre dentro al campo. Parlo di squadra in blocco, di corpo d’assieme, non divido, li abbraccio tutti insieme”
Spalletti: “Il livello qui è top nel sentimento che si vive quotidianamente, c’è un ambiente che a volte creda delle difficoltà e una città che rimette a posto tutto. A volte ci sta di commettere degli errori, c’è un affetto per questi colori che riesce a rimodellare gli errori che ho fatto io, è una città davvero particolare. Quando si dice della creatività di questi personaggi, è difficile andare a ritrovare tutte queste cose da altre parti, t’impongono di tentare di andare di più del tuo massimo. Quando si parla di fare l’allenatore a Napoli, bisogna avere ambizioni forti”
Spalletti: “Non c’è stata necessità di fare nessuna trattativa, non ho rifiutato nessun aumento di stipendio, non ho da pagare nessuna clausola, non è vero che ho ricevuto offerte per allenare altrove, che sono in attesa di una squadra. Falso, chi dice questo scrive il falso. Ricambiare il sentimento dei napoletani può essere una delle motivazioni, a fine della stagione arrivando terzo me lo sono riguadagnato, c’è da migliorare quella posizione lì. C’è un capitano come Di Lorenzo a cui potete chiedere cosa ho detto nello spogliatoio, lui ha fatto vedere che ci tiene. Potete chiedere a Santoro che è lì dietro, che vi vuole bene e che è a tutte le riunioni, personaggio fondamentale che ama la società sin da bambino. Me lo richiedo anche quest’anno, siete tutti d’accordo che bisogna vincere la Champions League? Ho sullo stesso pianerottolo la felicità e l’infelicità, le ho molto vicine le due situazioni. Vivere quei momenti è stato bellissimo, ci sono mille persone a vedere gli allenamenti, è bello ricevere l’abbraccio di tutti i bambini. La vera felicità è quando riesci a fare felici gli altri, se ci riesco sono felice anch’io, questo ti fa essere più rilassato. È una roba difficile da pensare, se rendi infelici tutte quelle persone lì poi diventa complicato”
Spalletti: “Ho cercato di dare il massimo e chiuderei che ho ricevuto molto di più di quello che ha dato. Quello che ci hanno dato l’ultima partita al Maradona rimarrà indelebile”
Spalletti: “È leggibile dove andare a tentare di cambiare qualcosa, è un casino come quando sono arrivato. Di tutta la rosa si diceva va bene e non va bene, c’erano pochissimi punti fermi dai quali ripartire e sui quali trovare una base su cui costruirci sopra, ha dei giocatori fantastici. Il presidente stesso ha detto che può avere un grande futuro, mi sembra che abbia espresso ambizioni di vincere la Champions League, ha potenzialità di capire dove può arrivare”
Spalletti: “Abbiamo ancora stimoli, la cosa più stimolante è non solo il fatto che sono meritatamente finalisti della Champions League, poi abbiamo battuto tutte le squadre di questo campionato, ci manca soltanto l’Inter. Facciamo i complimenti a loro, alla Roma di Mourinho e alla Fiorentina di Italiano. Vengono fuori dei risultati importantissimi, ne trae beneficio tutto il calcio italiano”
Spalletti: “È più difficile vincere con tutti che ti indicavano come ottavi, era più difficile la situazione in cui siamo partiti. Ho fatto la pettorina e io non avrei più coraggio, ce l’avete voi a dire che arrivavate ottavi?”
Spalletti: “Non so cosa vuol dire tarpare le ali, dovete chiederlo al presidente. Questa cosa non è inerente a quello che ci siamo detti quella sera a cena. Per quello che riguarda ciò che dovrò fare io, non ho bisogno di ali ma di un paio di stivali. Bisogna che vi ridica le stesse cose di una settimana fa: sul contratto deve parlare il presidente, ho definito tutto in quella cena di una settimana fa. È tutto chiaro in quella settimana lì, poi se volete continuare a fare acqua, fuoco, fouocherello. Questa cosa la dice la società”
Benvenuti alla diretta testuale di IamNaples.it della conferenza stampa di Luciano Spalletti, allenatore alla vigilia della trentaseiesima giornata del campionato di serie A in programma domenica 21 maggio alle ore 18.
Dal nostro inviato a Castel Volturno Ciro Troise
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