Termina la conferenza stampa di Walter Mazzarri
Mazzarri: “Secondo me quando arrivi secondo così vicino a quella Juve, pensai che se non facevamo un grosso salto di qualità sugli acquisti era difficile stimolarli, l’avete visto quest’anno. Ero al quarto anno, doveva essere il quinto e dovevo fare più del secondo posto, ho pensato che dovessi fare di più e non era facile in quel periodo storico. Lavezzi e Kvara? Non rientrava come fa Kvicha, lo tenevo sempre alto perchè non aveva voglia di rientrare, le qualità organiche per fare tutta la fascia, a quei tempi era tutto diverso. Quando si attacca, sono simili, hanno un controllo di palla importante, saltano l’uomo, anche tre”
Mazzarri: “Se voi pensate anche alla Reggina o al mio Napoli, eravamo 3-4-3, se vi ricordate quando toglievo un centrale e mettevo Behrami un po’ più basso facevamo sempre il 4-3-3 per vincere le partite. Si chiacchiera, poi bisogna fare i risultati, dovevo coprire la profondità, allora un centrale si staccava per andare in anticipo, due rimanevamo più bloccati e ci mettevamo a tre”
Mazzarri: “Sono uno che non riesce a fare le sviolinate, Napoli è casa mia, il presidente mi ha fatto vedere uno spezzone del film sullo scudetto, mi sono venuto i brividi e io non c’ero, mi ha ricordato quando siamo tornati da Roma dopo la vittoria della Coppa Italia. La grande scalata della società Napoli è partita da me, con Cavani si valorizzò tutto e loro sono stati bravi a migliorarsi. Questa è una grande piazza, qui c’è stato Maradona, c’è anche il contrappasso quando giochi male e quando perdi, da quando c’è il presidente è rispettata in tutta Europa”
Mazzarri: “Osimhen e Cavani sembrano davvero simili, le squadre devono avere un feeling con l’allenatore per dare qualcosa in più, quando c’è questo rapporto corri anche per lui. Vedevi che Cavani correva anche per me, Osimhen trasferisce la stessa sensazione, hanno la stessa tipologia di gioco”
Mazzarri: “Mi sono sempre buttato nelle cose senza pensarci più di tanto, anche nel 2009 quando sono venuto qui avevamo un calendario proibitivo con le trasferte a Firenze e a Torino. È andata bene quella volta, speriamo che vada bene anche stavolta, bisogna essere positivi. In un momento così delicato non si possono dare obiettivi, chi conosce Mazzarri sa che la prossima partita è quella da affrontare alla morte, bisogna pensare a risolvere i problemi della squadra, la prima verifica sarà domani. A Bergamo è difficile per tutti, hanno fisicità, giocano uomo contro uomo a campo aperto, se non alleni le squadre non puoi avere mai la percezione del valore del gruppo. Se non si comincia a rivincere, non si può vincere lo scudetto, che senso ha fare proclami? Cominciamo a vincere le partite, l’ultima è stata persa e siamo a dieci punti dalla prima. Pensiamo a non perdere in casa e anche fuori”
Mazzarri: “Bollito? Se è buono lo mangio anch’io, non rispondo a chi dice queste sciocchezze. Non mi permetterei mai di criticare un allenatore che è stato qui prima di me, ho detto anche a Pondrelli che bisogna aspettare per un’analisi seria. A Coverciano sanno che posso fare qualsiasi modulo, in un anno in cui sono rimasto fermo ho potuto studiare. Quando avrò la conoscenza diretta della squadra, vi dirò di più, di sicuro la prima cosa che penserò di fare è farla giocare come faceva l’anno scorso, di partita in partita sarò più preciso, sono andati via pochissimi giocatori rispetto ad un anno fa”
Mazzarri: “Ho visto Anguissa soltanto oggi, non posso dire tanto, poi staremo insieme tra i ritiri e le partite ogni tre giorni, starò attento al particolare. Osimhen? Sta rientrando, ho avuto ottime impressioni, è un generoso, me ne sono accorto anche guardandolo in tv. Raspadori e Simeone hanno caratteristiche diverse, non mi piace dare vantaggi agli avversari, considererò chi è più fresco. L’Atalanta è una grande squadra, gioca ad uomo, non voglio che un grande allenatore come Gasperini abbia dei vantaggi”
Mazzarri: “Sono emozionato, dopo 23 anni di carriera mi avete fatto emozionare di nuovo. È sicuramente la squadra più forte che abbia mai alloenato, non sono stanco. Visto il capolavoro fatto con Spalletti, è stato emozionante vederlo, è stato bellissimo anche per gli italiani. È vero che, quando vedi una squadra così, spera di poterla allenare, grazie al presidente penso di poterla allenare almeno fino a fine stagione. Abbiamo vinto una Coppa Italia quando c’ero io, non si vinceva da ventidue anni, probabilmente una squadra non abituata a vincere gli scudetti è quasi fisiologico che accada qualcosa, nel calcio moderno ci sono stati tantissimi cambiamenti negli ultimi tre-quattro giorni. Sono venuto per far sì che con la mia esperienza faccio capire loro i pericoli, dicendo loro che gli avversari ci aspettano ancora di più per vincere le partite. Ho un rapporto con De Laurentiis, nel tempo è diventato importante e bello dopo l’equivoco che ha fatto in modo che non ci siamo sentiti per un paio di anni. La stima è reciproca, c’è un rapporto importante, potete chiederlo anche a lui”
Benvenuti alla diretta testuale di IamNaples.it della conferenza stampa di Atalanta-Napoli, gara valida per la tredicesima giornata del campionato di serie A in programma sabato 25 novembre alle ore 18.
Dal nostro inviato a Castel Volturno Ciro Troise
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