12:52 Termina la nostra diretta dell’evento tenutosi a Monte Sant’Angelo
Un altro studente per ADL, perché non ha investito sul settore giovanile? “Ho sempre dato tanta importanza al calcio giovanile, tant’è che abbiamo tirato fuori Insigne, ora c’è anche Luperto. Vorrei fare di più, ma se vengo a Napoli dopo il fallimento, ovvero il nulla, non ho strutture. Sono ancora sospeso sul San Paolo, non c’è aiuto dalla città, se la città chiede al Coni che per il San Paolo stima un affitto al massimo di 550mila euro e a me viene chiesto 1mln e 600mila euro io poi dico ma che siete andati a fare al Coni? Quando io di notte ho costruito i bagni per non fare brutta figura col Real Madrid. Sul settore giovanile devo trovare terreni non inquinati, ma sindaci che mi facciano fare, altrimenti con la burocrazia ci fermiamo. Poi sullo stadio bisogna decidere se costruirlo nuovo… per il San Paolo offrì 25mln di euro, Auricchio mi disse che li mettevano loro tramite il credito sportivo, io gli dissi ma il Comune è in dissesto, lui ‘non ti preoccupare, c’è l’accordo’, ma due mesi fa s’è scoperto che il Credito Sportivo non glieli aveva dati. C’erano solo 5mln per la pista d’atletica che poi andrà smobilitata. Sono intervenuto io con De Luca per i 25mln e per essere al tavolo dei lavori col commissario per non avere i settori bloccati durante i lavori, un danno a me ed ai tifosi!”
Al presidente viene chiesto un retroscena dell’addio di Sarri: “Non ce ne sono stati, ho comunicato alla stampa e quindi anche a lui ‘tempo scaduto’. Sono responsabile di un’azienda così particolare, non posso stare a disposizione degli altri, dovrebbe essere il contrario. Ho dato un tempo, poi è scaduto e mi sono mosso. Quanto cresce il Napoli con Ancelotti in Europa? Abbiamo iniziato a collaborare, a Roma e ora dal Canada. Ieri invece di impiegare il tempo per stare nel Consiglio in Lega, sono stato a Castel Volturno dove c’è un cantiere già in piedi ed ho mostrato al figlio e allo staff la struttura, con il mio architetto di fiducia per ridare smalto alla struttura. Abbiamo ragionato col nostro medico, il cuoco, una serie di programmazioni col nuovo gruppo di lavoro per farli lavorare al meglio. La domanda racchiude quella di ‘chi compriamo’. Mi sono molto preoccupato all’inizio, l’erba del vicino è sempre più verde, ma non ci rendiamo conto che durante il mercato offendiamo giocatori che vestono i colori azzurri chiedendone altri. Come se quelli che hanno dato così tanto non valessero niente, ma sono tutti richiesti, tant’è che parlate poi di City, Cina, 100, 130mln ecc. Io non dimenticherò mai quando Conte mi fece la corte per Koulibaly, arrivando fino a 58mln col Chelsea. Gli dissi ma che ci faccio con 58mln, il denaro è un mezzo, non un fine, il fine è Koulibaly”.
Interviene Guido Baldari, addetto stampa del Napoli, in risposta a Rizzoli: ”La seconda ammonizione e quindi l’espulsione cambia l’andamento della partita”. Risponde l’ex arbitro: ”Il secondo giallo è più importante del primo, ma l’obiettivo del VAR è chiarire gli episodi che cambiano il risultato della partita. Il giallo è più amministrativo”.
Uno studente per Rizzoli. Perché il VAR non è intervenuto sul rosso a Pjanic? “Ci metto la faccia, sono trasparente. Non parlo mai di episodi tecnici, ma faccio un’eccezione perché il VAR può intervenire ha deciso di non intervenire sui gialli. Anche i secondi gialli, quindi. La richiesta che faremo è di verificare anche i secondi gialli, ma al momento è fuori protocollo. Però poi si dirà perché non si controlla anche il primo giallo? Quell’episodio non è da VAR Incide sulla partita? Vediamo cosa risponderà l’IFAB, ma bisognerebbe verificare entrambi i gialli, ma se li controlliamo tutti è troppo e non si finisce più. Il Var nasce per evitare errori grossi, questa è la considerazione fatta. Potremmo fare un nostro protocollo, ma bisogna farne uno mondiale perché si giocherà con quel protocollo a livello europeo”.
ADL parla della poca predisposizione dei giovanissimi verso il calcio, indirizzati verso altri giochi, e la necessità di velocizzare il gioco ed aggiunge una proposta: “Mi sono battuto sull’allargare la panchina, per evitare giocatori esclusi in tribuna, ed è stato accolto. Ora il problema è ottenere più cambi possibili, valorizzando anche i giocatori ed il gioco”. Risponde Sconcerti sul calcio italiano: “Una delle domande basi del nostro calcio credo sia perché non creiamo fuoriclasse. Il problema non è il Ct, ma i giocatori. Io credo che il calcio sia figlio del paese che lo genera, un paese triste gioca un calcio triste. Negli ultimi 20 anni è scomparsa la strada dove si giocava, l’oratorio, gli spazi stretti, ma si gioca nelle scuole calcio che devono far giocare tutti perché pagano e cade la selezione e la qualità originale. Il gioco s’è spostato sulla playstation, si resta in casa”.
ADL interrompe Ulivieri: “Ma non sei dell’idea che almeno si debba dare la possibilità ad un tecnico di poter chiamare uno o due volte il VAR? Io farei delle sostituzioni illimitate durante la partita”. Rizzoli interviene: “E’ una mia proposta, all’IFAB per il protocollo, vediamo cosa risponderà”.
12.10 – Prima di altre domande, il presidente degli allenatori Renzo Ulivieri interviene sul VAR visto dalla panchina.
12.04 – Spazio alle domande degli studenti. Presidente, cosa manca al Napoli per diventare forte a livello europeo? “Non manca nulla, in Olanda hanno stimato il Napoli secondo per valore dietro alla Juve, ma davanti alle milanesi che per tradizione e fatturato hanno più di noi. Significa che dietro il Napoli, che i giornalisti definiscono poco organizzata ecc, c’è tanto lavoro e capacità che ci arriva dal Cinema che è molto complesso e istruttivo, in continuo aggiornamento. “.
11.59 – Replica ADL: “Il problema è semplice, il boccino deve stare in mano alla confindustria del calcio. Pure la federazione viene pagata dalla serie A che deve prendere le decisioni, non possono passare sulla nostra testa. Se sbagliamo, dobbiamo sbagliare noi. Noi siamo abituati a tanti problemi nei club, ma non coinvolgerci in un qualcosa che incide sul risultato di una stagione… con le conseguenze economiche che ci sono… Non è che un presidente della federcalcio può decidere, noi ci fermiamo e mandiamo tutti a casa. Vedete Sky come s’è preoccupata di MediaPro che poi abbiamo contestato. Ad un certo punto a Sky preoccupava di smontare tutto l’apparato, non sapeva cosa farne di tutti i commentatori e altro. Se siamo una confindustria del calcio, non avremmo voce in capitolo anche politicamente sul ruolo del paese in Europa?”
11.53 – La replica di Rizzoli: “Rispetto ADL, ascolto volentieri tutti, figuriamoci una figura così importante. Posso rispondere sulle ragioni tecniche, garantendo che l’obiettivo è proprio togliere i se ed i ma e la dietrologia. Le regole sono della Fifa e l’IFAB, leggendo il protocollo capireste che ci sono pochi margini sui dubbi. Poi si può modificare e qualche riflessione è stata fatta. La regia è un obiettivo, non so quanto tecnicamente sarà pronta perché ci sono problemi di comunicazioni. Già quest’anno c’è stato qualche problema dalla sala var allo stadio al campo. Sul discorso dei tecnici, può essere interessante, ma chiedo, se si vogliono toglierei i dubbi, chi sarebbero? Chi li sceglie? Che carriera hanno fatto? Sarebbero ex giocatori o allenatori di qualche squadra, come si fa?”
11.45 – ADL ed un breve passaggio sulla stagione: “Noi abbiamo fatto un campionato bellissimo, l’unico torto è stato uscire dalle coppe. Quelle internazionali per me sono produttive, è quello che raccontiamo a 38mln di tifosi del Napoli che non stanno solo in campania ed in Italia, ma in tutto il mondo, non al San Paolo soltanto. Noi giochiamo pure per loro”.
11.42 Ancora il patron azzurro: ”Il VAR non può essere introdotto come un esperimento, ma noi non possiamo guardare nulla pur non essendo propensi a criticare. Poi si dice perché lasciare sempre punti interrogativi e dietrologia? Perché far dire che la Juve ha sempre un rapporto di forza sugli arbitri sin da Pechino? Con Calciopoli vogliamo dimenticare il mondo arbitrale? Proprio per tenerla fuori si devono togliere dubbi. Ero attento alle spiegazioni trasparenti di Rizzoli, ma forse ci sono troppi se… troppe possibilità di dubbio. Bisognerebbe essere chiari nel regolamento su cosa non è verificabile dal VAR. La regia delle immagini deve essere centralizzata e servono dei tecnici al VAR che deve seminare rispetto, non odio sugli arbitri che andrebbero portati su un piedistallo inattaccabile, altrimenti faremo convegni in cui si dirà di tutto ma non ne usciremo mai e resterà il dubbio sulla Juve, parleremo degli scudetti tolti che loro riportano “.
11.37 – E’ il turno di ADL: “Non mi voglio soffermare sulle parole di Lombardo, che hanno un taglio giornalistico, ne accusare gli arbitri. Quello che a me ha sfasteriato è che nessuno vuole assumersi la responsabilità. Un arbitro deve essere equidistante, non può avere un ruolo politico, una categoria inserita in un’associazione federativa, è già un errore, perché quell’associazione si dovrà schierare e se lo fa con uno e non con un altro crea uno sbilancio. Nel calcio si è vissuto sull’ignoranza, in Inghilterra non esiste legame tra la Premier e la Federcalcio, così come io credo la classe arbitrale dovrebbe essere assunto, pagata, ammonita se è il caso, dalla Lega di A. Loro dovrebbero essere dei nostri dipendenti”.
11.32 – Prende la parola il direttore della comunicazione Nicola Lombardo: “Il Napoli ha sempre ritenuto gli arbitri fondamentali, vanno tutelati perché possono sbagliare nonostante il VAR e siamo talmente rispettosi che siamo la seconda squadra che prende meno ammonizioni. La nostra linea è di non criticare gli arbitri negli errori, solo in occasione di Juve-Napoli di Coppa Italia perché c’erano due episodi e ci fu detto che la Rai nella telecronaca non solo non ne parlava ma non chiese il replay e ci fu una protesta dei tifosi. Da parte del Napoli non ci saranno aggressioni verbali. Ai giocatori chiederemo di ridurre al massimo anche l’aggressività verbale nei confronti dell’arbitro”.
11.28 – Fallo di mano: l’esempio del rigore in Milan-Chievo perché il difensore gialloblù occupa più spazio per non far passare il pallone, non c’è il fallo di mano di Koulibaly in Napoli-Bologna perché non si rende neanche conto del tiro partito.
11.26 – Viene mostrato il gol di Mertens con l’Atalanta: essendoci dubbio di pochissimi centimetri viene confermata la decisione del campo e confermato il gol. Così come su Hamsik successivamente.
11.22 – Viene mostrato il gol annullato a Icardi nel derby per fuorigioco di pochi centimetri per far capire la ricerca del frame giusto per
11.15 – Viene fatto ascoltare l’audio tra VAR e arbitro in Benevento-Napoli sul rigore revocato per fuorigioco al Benevento nello svolgimento dell’azione
11.10 – Il designatore Rizzoli ammette che ci sono stati anche errori nell’utilizzo del VAR
11.00 – Rizzoli con diverse slides mostra il calo di falli, proteste, fuorigioco e simulazioni, parlando di “vittoria dell’onestà del calcio”.
10:55 De Laurentiis si alza e si va a sedere tra gli studenti mentre Rizzoli continua a spiegare le modalità d’intervento
10.50 – Rizzoli mostra 3 casi corretti dal VAR per riassumere le modalità d’intervento.
Prende la parola il designatore Rizzoli: “Sono contento di poter parlare agli studenti e alla città di Napoli. Dal confronto costruttivo si può crescere. Sono qui perché ho l’obiettivo di far comprendere meglio il nostro mondo e questa tecnologia, positiva ma che può migliorare. S’è deciso di partire un anno prima, senza esperienza, ma migliorando durante la stagione arrivando ad un finale che ha trovato un po’ più di uniformità”
10.44 – E’ il momento del saluto del ProRettore Arturo De Vivo, poi si passerà agli interventi degli ospiti.
10.39 – Il giornalista Toni Iavarone introduce il dibattito sul VAR
10:35 E’ arrivato De Laurentiis che è andato in mezzo agli studenti per scherzare un po’ e per farsi un selfie
Benvenuti alla diretta testuale di IamNaples.it dell’evento ”Football Leader” dove parteciperanno il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, il Designatore di Serie A Nicola Rizzoli, il presidente dell’Aiac Renzo Ulivieri, il giornalista Mario Sconcerti. Modererà l’incontro il direttore di Radio Marte Toni Iavarone, con gli interventi del Rettore Gaetano Manfredi ed il ProRettore Arturo De Vivo. Il luogo dell’evento è presso Monte Sant’Angelo nella storica Università degli Studi Federico II di Napoli. L’Università di Napoli interrogherà il mondo del calcio sul tema tanto discusso del nuovo strumento arbitrale, chiamato «Generazione VAR».
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