Caso Aurelio De Laurentiis, che due giorni fa ha partecipato in Lega all’incontro fra presidenti e dirigenti a Milano scatenando preoccupazione.
L’edizione odierna di Repubblica scrive: “Pensare che a Milano Aurelio De Laurentiis evitava di andarci, nei mesi scorsi. «Lì c’è il virus», rispondeva ai dirigenti della Lega di Serie A che lo invitavano a presentarsi di persona – pur nel rispetto delle norme igieniche – per discutere con gli altri presidenti e dirigenti sportivi del futuro del campionato. Così come aveva denunciato alla procura federale la Roma per la violazione del protocollo anti Covid. È andata a finire che il coronavirus nel gotha del calcio l’ha portato lui. «Se avessi immaginato di poter avere il Covid, non mi sarei mai messo in viaggio. Non avevo sintomi». Il presidente del Napoli, 71 anni compiuti, ripete in continuazione questa frase ai suoi collaboratori. Mercoledì ore 20. L’incubo si materializza. Il numero uno del club azzurro ha la certezza della positività e ripercorre i momenti di una giornata frenetica in cui tra colleghi presidenti, giornalisti e persone del suo staff ha incontrato più di 50 persone”.
L’edizione odierna di Repubblica ha poi ricostruito la giornata di De Laurentiis. Problemi intestinali da quattro giorni ormai, “attribuiti all’indigestione di ostriche, piatto prelibato della cena organizzata sabato sera”. Misura sei volte la febbre:
“De Laurentiis ripete il test mercoledì mattina, prima di partire per Milano. Non ha la febbre, come certificato dalla misurazione della temperatura effettuata ben sei volte durante il viaggio: due volte al porto di Napoli e altre quattro all’aeroporto”.
Le condizioni di De Laurentiis:
“De Laurentiis a sera ha la febbre a 38. Ha anche dolori articolari. Non ha problemi respiratori. in contatto con il responsabile sanitario del Napoli, Raffaele Canonico, e con il personale medico dell’ospedale Gemelli di Roma che in passato lo ha seguito: a gennaio ha avuto problemi di pleurite, quindi il livello di attenzione è alto. Il consiglio è drastico. «Niente più Capri, meglio tornare a Roma». Non ha sintomi gravi e quindi al momento si curerà a casa sua, a due passi dal Quirinale, ma sarà monitorato dallo staff del Gemelli. Il Napoli conferma l’amichevole di oggi pomeriggio al San Paolo con il Pescara, ma si aspettano i risultati dei tamponi fatti ieri dall’allenatore Rino Gattuso e dai giocatori.”
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