Le lacrime di Allan hanno fatto calare il sipario sul sogno scudetto, anche se mancano tre giornate alla fine del campionato e la matematica concederebbe dunque al Napoli ancora qualche teorica possibilità. Ma il week end della verità, con il velenoso anticipo di sabato sera a San Siro e la successiva resa degli azzurri allo stadio Franchi di domenica pomeriggio, ha emesso salvo improbabili colpi di scena il suo definitivo verdetto: favorevole alla Juventus. Alla squadra di Sarri resta il merito di avere dato il massimo e avere entusiasmato pure gli spettatori neutrali con il suo calcio spettacolo, cullando a lungo il sogno di interrompere la egemonia dei bianconeri. Nessuno potrà dunque parlare di fallimento, nonostante un secondo posto in classifica che un po’ di amaro in bocca lo lascerà comunque: tra i giocatori e soprattutto una parte dei tifosi. Il patto scudetto non è andato a buon fine ed è quasi inevitabile ipotizzare la fine di un ciclo, per il Napoli. Oltre a Reina, che era svincolato e si è già accordato da tempo con il Milan, potrebbero salutare a stagione finita almeno altri due big: con Mertens e Jorginho che hanno molti corteggiatori sul mercato, come Koulibaly.
Ma nei piani di Aurelio De Laurentiis, che sul futuro sta del resto già lavorando sotto traccia da mesi, non esiste la ipotesi di una rivoluzione. I conti del club sono infatti abbondantemente in attivo e durante i tredici anni della sua gestione il presidente s’è privato al massimo di un gioiello alla volta, senza mai esagerare con le cessioni. La squadra continuerà a essere sicuramente competitiva, insomma.
Resta però da sciogliere il nodo su Sarri e sulla sua permanenza sulla panchina azzurra. Il tecnico toscano ha in realtà ancora 2 anni di contratto ed è blindato da una clausola rescissoria da 8 milioni, che nessuno si è offerto per ora di pagare per svincolarlo. Il problema tuttavia si porrà comunque e a stretto giro, visto che l’allenatore non ha dato certezze sulle sue motivazioni (“Ho un debito con i tifosi e resterò solo se potrò dare il 110 per 100 di me stesso per renderli felici”) e la società ha invece urgente bisogno di chiarezza per dare continuità al suo progetto.
De Laurentiis non aveva finora voluto interferire sulla concentrazione di Sarri, alle prese con il duello con la Juventus. Ma ora che il sogno scudetto sembra essere definitivamente sfumato il presidente tornerà alla carica, dando una sorta di ultimatum al suo allenatore, molto amato dai tifosi.
Non c’è più tempo da perdere e già durante questa settimana ci potrebbero essere degli sviluppi decisivi, nella telenovela per la panchina azzurra. Nella prossima stagione il Napoli sarà impegnato di nuovo nella Champions e cercherà di essere ancora più competitivo in campionato, chiunque sarà il suo tecnico. Divorzio o conferma? Il futuro è adesso.
Fonte: repubblica.it
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