Andrea Pirlo, allenatore della Juventus, dopo la vittoria contro il Napoli è intervenuto al microfono di Sky Sport: “Non sono arrabbiato per i punti lasciati per strada a causa dell’atteggiamento. Non siamo stati incisivi in tante gare abbordabili, affrontandole con atteggiamento diverso da stasera. Quando hai questo spirito, questa voglia di vincere, quando ti sacrifici in undici e copri le posizioni dei compagni alla fine il risultato arriva”.
Decisivo il lavoro degli esterni: l’avevate preparata così? “Sì, avevamo provato quest’atteggiamento con due esterni sempre larghi, Danilo a fare il centrocampista aggiunto per liberare poi l’ampiezza per Chiesa. Mi dispiace non essere riuscito a sfruttare le palle gol che abbiamo avuto”.
Come ha vissuto lei questa vigilia con tante voci? “Sono abituato ormai. Il ruolo di allenatore è questo, lo sapevo ancor prima di iniziare. Non mi trovo impreparato. E’ normale che trovare positivi il giorno prima della partita e avere questi dubbi non è facile, ma andiamo avanti e speriamo che finisca presto tutto questo”.
Sui punti persi con le medio-piccole. “Ho intrapreso questo percorso ad agosto, cercando di inculcare un certo tipo di gioco. L’abbiamo fatto per una parte della stagione, poi non abbiamo potuto avere sempre gli stessi giocatori con continuità. Inoltre c’è stato poco tempo per preparare le cose. Arrivavamo a partite un po’ scarichi contro squadre più basse in classifica e abbiamo perso punti. Ora non possiamo permetterci di mollare un attimo perché il campionato è sempre più insidioso”.
Come vede Dybala nei piani della Juve? “Quando hai un giocatore come Dybala a disposizione cerchi di farlo giocare il più spesso possibile. Non l’abbiamo mai avuto, ha fatto 6-7 partite dall’inizio. E’ un valore aggiunto per qualsiasi squadra, compresa la Juventus”.
Quindi proverà a convincerlo a rinnovare? “Ha un anno di contratto, è ancora lunga. Speriamo di potercelo tenere”.
Un bilancio al primo anno da allenatore. “Ci sono tante cose che ho fatto sbagliate, ma le rifarei perché al primo anno d’allenatore non è semplice e ti butti a capofitto con le tue idee da trasmettere alla squadra. A volte si sbaglia, ma mi servirà per il futuro. Quest’anno è stato un campionato più complicato per tutti, mi servirà sicuramente per il futuro. Ho sbagliato come sbagliano tutti, ma magari da questi sbagli posso trarre conclusioni buone”.
Sarebbe un fallimento non entrare in Champions League? “Ora l’obiettivo è quello. Arrivare davanti diventa difficile, quindi ci siamo posti l’obiettivo di fare meglio di tutti in queste ultime dieci partite”.
Le dispiace di più per lo scudetto o per la Champions? “Tutt’e due. Quando giochi per la Juventus gli obiettivi devi conquistarli, non sceglierli. In Champions avevamo la chance contro un avversario, purtroppo abbiamo preso un brutto colpo. Poi abbiamo perso col Benevento e questo ci ha tolto dalla lotta per lo scudetto. Sono state due delusioni grandi. La Champions era una cosa che volevamo portare avanti, vedere le partite ieri sera ci ha dato grande rabbia perché potevamo essere una di quelle”.
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