Non c’è più modo di avere rallentamenti per il Napoli dopo il pareggio contro la SPAL. La squadra di Carlo Ancelotti ha bisogno di battere l’Atalanta domani sera per ritrovare serenità e fiducia nei propri mezzi. Certo, non è l’avversario migliore da affrontare per una tale “missione”, ma questa squadra è costruita ormai da tempo per vincerle partite del genere, quindi non ci sono scuse.
Sebbene l’importanza della sfida sia a livelli stratosferici, però, i tifosi partenopei non sembrano molto invogliati a seguire gli azzurri dallo stadio, mai come in questo caso bisognosi del caldo sostegno di una tifoseria che quando vuole sa essere davvero speciale. Stando alle notizie di ieri, infatti, la vendita dei tagliandi non produce grandi risultati, ma quest’oggi può essere la giornata della svolta. Perché proprio oggi? Beh, è molto semplice. Napoli-Atalanta sarà l’occasione per rincontrare al San Paolo un ospite amatissimo: Marek Hamsik, un motivo più che valido per correre in ricevitoria ad acquistare un biglietto.
Ebbene sì, l’ex capitano e top scorer azzurro nella giornata di ieri ha comunicato al vice-presidente Edo De Laurentiis la decisione di recarsi al San Paolo insieme con la moglie, i figli ed un corposo gruppo di amici per sostenere il suo Napoli da vicino. Sì, il suo, perché è come se lo slovacco non fosse mai andato via, tant’è che Hamsik sarà presente prima a Castelvolturno e poi anche negli spogliatoi di quella che è stata la sua seconda casa per tanto tempo per caricare i suoi ex compagni i quali forse, in questo momento, mancano proprio di un leader che se li carichi sulle spalle e li riporti a remare nella direzione giusta. Per l’occasione ci sarà persino una cerimonia volta a celebrare tutte le gesta con cui Marek Hamsik ha fatto brillare gli occhi ai tifosi azzurri nei suoi dodici lunghi anni di carriera all’ombra del Vesuvio, costellati di emozioni e record di squadra ed individuali come il primato di gol nella storia del Napoli, anche se tallonato dall’altra grande bandiera Ciro Mertens.
520 presenze, più di 39mila minuti giocati con addosso i colori azzurri e 121 gol, quelli del record, non male per uno che fa il centrocampista. Un tributo perciò doveroso per un uomo ed un professionista esemplare che è approdato in questa realtà in punta di piedi, anzi tra lo scetticismo generale, ed ha saputo conquistarsi man mano la fascia di capitano (nel 2014 dopo la cessione di Paolo Cannavaro) ma soprattutto l’amore incondizionato di una piazza intera tanto bella quanto esigente: domani sera, pertanto, i riflettori del San Paolo metteranno in luce un altro protagonista.
Giuseppe Migliaccio
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