L’amalgama non si vende al supermercato, avrebbe detto il presidente Massimino. Ci sono altri due beni che servirebbero al Napoli: la lucidità e l’equilibrio, virtù che in quest’ambiente si perdono spesso.
Non significa ovviamente minimizzare ma sforzarsi di fare analisi, capire partendo da un dato di fatto. Con qualsiasi allenatore in panchina, avere tanti uomini-chiave indisponibili o senza l’adeguata condizione atletica diventa un ostacolo complicato per tutti.
Lungi da noi fare i profeti ma dopo Inter-Napoli ve l’avevamo detto che si entrava in una fase nuova, fatta di sofferenza e bisognava resistere, resistere, resistere.
Il Napoli ci ha provato, ha portato a casa la qualificazione al turno successivo di Europa League e, quindi, anche una splendida sfida contro il Barcellona. Beccare lo Zenit San Pietroburgo o lo Sheriff Tiraspol avrebbe dato agli azzurri più speranze di andare avanti ma l’urna poteva dare anche avversari più pericolosi della squadra di Xavi.
Il Borussia Dortmund di Haaland e il Siviglia rappresentano degli avversari ancora più ostici dei blaugrana. Guai, però, a pensare che il Barcellona possa essere la vittima sacrificale dell’impresa azzurra. Ci sono gli infortuni anche in Catalogna: Xavi deve fare a meno di Jordi Alba, Sergi Roberto, Pedri, Depay e Ansu Fati. Il recupero dei giocatori e la cura dell’allenatore subentrato al posto di Koeman possono trasformare l’anima del Barcellona.
Mancano due mesi, le priorità sono altre, bisogna capire il calo del Napoli che nelle ultime sei partite ha portato a casa cinque punti, è la peggiore tra le sette sorelle. Il Milan ne ha fatti tre in più e domenica s’affrontano le big in difficoltà, che condividono la tempesta degli infortuni.
Il calo del Napoli tra gioco, infortuni ed episodi
Il Napoli ha perso la sua spina dorsale: il giocatore più determinante come Koulibaly, che cambia la tenuta difensiva della squadra, Fabian Ruiz, la mente creativa, e Osimhen, una macchina da gol, un punto di riferimento essenziale soprattutto quando lo sviluppo del gioco non riesce ad essere brillante come nelle serate migliori.
Era inevitabile non accusare il danno, certamente il conto poteva essere meno salato ma dipende dagli episodi che non sono governabili. Contro Inter e Atalanta nel finale poteva venir fuori il pareggio, contro l’Empoli la mole di occasioni non meritava sicuramente una sconfitta.
In questo momento il Napoli non riesce a dominare la partita, ci è riuscito soltanto contro la Lazio, quando c’erano ancora Koulibaly, Fabian Ruiz ed Insigne. Contro il Leicester gli azzurri hanno ottenuto una vittoria di cuore, sacrificio, anima ma non ha dominato l’incontro, anzi ha consentito anche agli inglesi di rientrare in partita, dal 2-0 al 2-2, e sfruttando qualche errore Maddison e compagni potevano trovare anche il 3-3.
La squadra sta dando tutto, non è facile giocare ogni tre giorni con tanti giocatori infortunati o fuori condizione perché reduci dal Covid o da problemi fisici come Insigne. Bisogna stringere i denti, c’è una settimana-tipo che può consentire di recuperare profili validi. Dovrebbe tornare Lobotka, c’è qualche speranza anche per Fabian Ruiz ed Osimhen almeno per la panchina, Insigne, Politano e Demme con sei allenamenti in più dovrebbero crescere di condizione. Per Zielinski, Elmas e Mario Rui il recupero per Milano è probabile ma per avere le certezze bisogna aspettare gli esami strumentali.
Servono lucidità ed equilibrio perché il Napoli, nonostante incredibili difficoltà (dieci giocatori tra infortuni e scarsa condizione contro l’Empoli), non ha mai mollato, anche quando ha perso ha dato la sensazione di meritare di più.
Contro una formazione organizzata, con una buona identità di gioco, ha colpito due legni, realizzato 28 tiri e sei occasioni nitide. Sono mancate lucidità e rapidità nelle scelte, qualità negli ultimi venti metri e fortuna ma il Napoli è vivo, ha una strada piena di vita da percorrere, perciò ha bisogno di lucidità ed equilibrio.
A gennaio poi c’è il mercato: un terzino sinistro e un difensore centrale, risolvendo la questione Manolas, rappresentano degli innesti fondamentali.
Ciro Troise
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro