L’edizione odierna del Corriere dello Sport si sofferma su una frase, simbolo delle difficoltà del Napoli, pronunciata da Walter Mazzarri al termine della sconfitta subita contro la Juventus:
“Quale è il Napoli: quello che nel primo tempo ha creato, ha fatto barcollare la Vecchia Signora o quello che nella ripresa, come gli è accaduto in passato, si è ingobbito e nell’area di rigore non c’è arrivato più? Finita, dodici punti dalla Juventus, undici dall’Inter, lo scudetto resta sul petto, è un inno al passato: però adesso, in un week-end di lunghe riflessioni, il pensiero non può che andare al futuro, al Braga, alla madre ed anche al padre di tutte le partite, che in 90′ mette in palio prestigio, danaro ed umore. «Ma dare una spiegazione ad una partita del genere è complicato, dopo le possibilità che siamo stati capaci di creare. Nel primo tempo, ma anche nella ripresa, abbiamo fatto bene, con personalità. Poi, abbiamo avuto il torto di non andare sulla traiettoria che ha portato Gatti al gol: ma noi di più non potevamo fare, non posso chiedere altro a questi ragazzi. Se continuiamo così possiamo fare un filotto di risultati. Da quando sono arrivato, abbiamo affrontato tutti avversari di assoluto valore e intanto abbiamo dovuto rinunciare ad una serie di calciatori. Io al Napoli non posso dire nulla. Penso che se facciamo bene con il Braga poi possiamo svoltare. Ci attende una sfida importante, anzi decisiva per la qualificazione in Champions e dobbiamo calarci adesso in questo appuntamento. Mi tengo i segnali positivi”
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