Reina 4: Prestazione imbarazzante per il portiere spagnolo. Sul primo gol la palla taglia l’area piccola, ma l’attenuante è che il tiro cross era molto potente. Sulle altre due reti subite non ha scuse. Il tiro di Aboubakar, lanciato da uno sciagurato retropassaggio di Jorginho, non era assolutamente irresistibile. Il go del 2-3 lo ha tutto lui sulla coscienza che resta a guardare lo spettacolo, quasi impotente.
Maggio 5: Non interviene sul cross tagliato di Quaresma per Adriano. In qualche frangente lascia a desiderare in termini di disimpegno.
Chiriches 5.5: Rientrava in campo dopo tantissimo tempo. Per lui solo qualche amichevole in estate sin qui. Era reduce da un infortunio e sostanzialmente fa quello che può. Anche lui come Maggio avrebbe potuto fare di più sul primo gol subito.
Koulibaly 6: Tiene bene la difesa, è il migliore del suo reparto, sebbene non fosse una serata da ricordare per tutto il Napoli.
Ghoulam 5: Quaresma non gli fa dormire sonni tranquilli. Soffre tremendamente il portoghese quando parte. Si propone in attacco come di consueto, ma i suoi cross sono per il 90% fuori misura e prevedibili.
Zielinski 5.5: Sarri lo inserisce per avere più fantasia in mediana quando è il Napoli in possesso palla. Il polacco finisce per essere l’unico centrocampista ad interdire in mediana, di fianco ad un Jorginho abulico e fuori gioco. Si vede poco in fase attiva.
Jorginho 4: Solo un lontano parente del giocatore visto lo scorso anno, quando era il Pipita a dettargli le mosse da fare. Senza il punto di riferimento principale in attacco soffre terribilmente sia a fare il suo gioco sia dal punto di vista psicologico. Il retropassaggio che di fatto lancia Aboubakar verso la porta di Reina è da brividi. Deve ritrovare se stesso (71′ Diawara 6: Entra e fa il suo esordio con la maglia del Napoli in un momento complicato e teso del match. Dimostra personalità e tanta fisicità in mezzo al campo. Ora Sarri non può non tenerlo in considerazione.
Hamsik 5: Che fosse una partita difficile per il Napoli, lo si era capito sin dal primo gol subito. Dal capitano di questa squadra è lecito aspettarsi sempre qualcosa in più, ma dal punto di vista soprattutto della leadership latita. Non è esattamente al centro della manovra azzurra come spesso accade e il Napoli paga inevitabilmente.
Callejon 5.5: Ha la responsabilità più grossa in occasione del primo gol, lo spagnolo viene bruciato da Adriano che gli sfugge agevolmente. Suoi l’assist per Mertens che sblocca gli azzurri.
Mertens 6.5: Senza dubbio il migliore del match, anche se sbaglia troppe palle gol. Tre per l’esattezza. Ma è lui a sbloccare il Napoli con il gol dell’1-1. Ed è sempre lui a guadagnarsi sia il primo che il secondo rigore.
Insigne 4.5: Il fatto che non abbia ancora segnato sin qui in stagione è diventato ormai un vero problema personale. Vuole togliersi di dosso questo peso, ma è teso come una corda di violino dagli undici metri. L’errore era inevitabile, l’esecuzione davvero da dimenticare. Culmine di una prova al di sotto delle sue qualità. (Gabbiadini 6: Entra col giusto piglio, segna con freddezza da calcio di rigore. Gli si strozza in gola l’urlo di un eurogol in rovesciata, annullato dall’arbitro per posizione di fuorigioco.
Sarri 5: Non è più il Napoli che viaggia sulle ali dell’entusiasmo. E’ un Napoli troppo teso, preoccupato, ansioso. Il tecnico deve ritrovare il bandolo della matassa e riportare tutti sui giusti binari. A partire da se stesso
Servizio a cura di Stefano D’Angelo
