Mino Raiola, procuratore tra gli altri dell’azzurro Omar El Kaddouri, ha parlato ai microfoni di Radio Crc durante la trasmissione Si Gonfia la rete. Ecco quanto evidenziato da IamNaples.it:
“Napoli? Non è ancora abituato a far strada in Champions, manca esperienza ma può essere un’outsider. Il club azzurro è probabilmente l’unica squadra che in Italia, sulla carta, può dar fastidio alla Juventus. Il Napoli dovrà concentrarsi su di un solo fronte, o lo Scudetto o la Champions. Higuain? Lo avrei venduto anche a meno di 90 milioni, è stata un’operazione geniale da parte del Napoli. Ho sempre detto che vendere e pentirsi è sempre meglio che non vendere e pentirsi. Milik? Dal Leverkusen fu praticamente scaricato, all’Ajax è stato molto criticato e in Olanda si chiedono come il Napoli abbia potuto spendere tanti soldi, in passato l’Ajax avrebbe chiesto molto meno. Al momento Milik è stato un affare per il club azzurro, a Napoli può diventare un grande calciatore. Io in estate non avrei preso un calciatore come Milik a 35 milioni, magari avrei sbagliato. Premier League? La vince il Manchester United, non potrei mai dire o tifare una squadra allenata da Guardiola anche se ci fossero Messi, Pelè e Maradona. Il suo sistema di gioco mi annoia, mi auguro che non vinca il Manchester City. Il Manchester United viene da annate complicate, perdere il derby in quel modo non è bello. Se l’arbitro avesse messo gli occhiali, magari avrebbe vinto lo United. Ibrahimovic al Napoli? Non mi piace parlare di quello che è stato, i presidenti che parlano con me hanno la certezza di riservatezza da parte del sottoscritto. Ibra è dove doveva essere, in Italia nessuno poteva permetterselo. Zlatan alla partita dell’addio di Ciro Ferrara mi disse, uscendo dal San Paolo, mi chiese di voler chiudere la carriera al Napoli. La tifoseria azzurra gli piace tanta per quanto è calda. Se la Serie A non fosse crollata, la possibilità di vedere Zlatan in azzurro sarebbe stata possibile. Il sistema calcio italiano lo abbiamo ammazzato, il nostro calcio dovrebbe essere come la Champions League. Le società stanno lasciando che la Champions ammazzi i campionati, si tratta di un format non cosi bello che porta alle vittoria delle solite come Bayern Monaco, Barcellona, Manchester City e qualche outsider. La Uefa ha fatto un ‘regalino’ ad alcuni paesi, concedendo un ulteriore posto in Champions League tra due anni, affinchè non si allontanino proprio dall’Uefa. Il calcio ha bisogno di una rivoluzione e staccarsi dall’Uefa, creando magari una World League con il sistema playoff come nell’Nba nel quale qualsiasi club possa partecipare. Per molti anni le società avevano paura di uscire da un sistema come quello attuale, io proporrei un campionato più equilibrato dove non siano sempre le solite quattro ad entrare in Champions League. Nuovo presidente dell’Uefa? Non mi interessa, io non sono d’accordo con l’organo in sè”.
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