Stefano Pioli, allenatore del Milan, dopo la sconfitta rimediata per mano del Napoli è intervenuto al microfono di Sky Sport: “La squadra era competitiva, non abbiamo sofferto la mancanza di titolari. E’ stato un primo tempo complicato, ma non abbiamo concesso tanto. Non è stata una gran partita a livello tecnico, troppi passaggi sbagliati anche senza pressione avversaria. Il gol preso nel momento in cui stavamo facendo meglio di loro… Si può sbagliare a metà campo, ma bisogna essere veloci a riprendere le posizioni giuste”.
Ora pensa che sia meglio guardare avanti all’Inter o dietro alle altre per il quarto posto in classifica? “Penso che abbiamo perso un’occasione. Poteva essere una settimana eccezionale, dopo le grandi prestazioni di Verona e Manchester. Invece non ci siamo espressi a quei livelli. Abbiamo fatto una buona gara, ma non è sufficiente contro un avversario di qualità come il Napoli. Ora bisogna pensare all’Europa League, poi di nuovo al campionato. Ora l’Inter ha preso slancio, è andata fortissimo dopo l’esclusione in Europa. Le partite da giocare sono tante, ma noi non guardiamo né davanti né dietro. Pensiamo a fare prestazioni migliori di quella di stasera”.
Sull’atteggiamento tattico. “Sicuramente in costruzione dovevamo essere più veloci. A volte c’era la giocata verticale, ma non ci siamo riusciti per errori tecnici e perché sono mancati i movimenti coi tempi giusti. Abbiamo giocato più orizzontale che verticale. Sul gol preso si poteva gestire meglio la transizione e non ci siamo riusciti. Quando ti mancano movimento e precisione tecnica diventa difficile. Poi però abbiamo messo il Napoli in difficoltà, abbiamo creato quell’occasione con Leao”.
Sul contatto Theo Hernandez-Bakayoko su cui il Milan ha protestato. “Il rigore c’era un po’ di più rispetto a che non c’era, l’ho rivisto. Un risultato positivo ci avrebbe aiutato molto perché è stata una settimana dispendiosa. Prestazione comunque sufficiente”.
In quale reparto si sono sentite di più le assenze? “E’ chiaro che quando le assenze sono numerose qualcosina perdi. Stiamo parlando di giocatori che ci danno non solo una qualità tecnica importante ma anche una presenza in campo di mentalità e comunicazione. E’ mancato il centravanti. Abbiamo giocato tante squadre senza Ibrahimovic, Mandzukic, Rebic. Una zona di campo in cui potevamo fare di più stasera era nell’area di rigore avversaria. Provate a immaginare l’Inter senza Lukaku, Lautaro e Sanchez o la Juventus senza Ronaldo, Morata e Chiesa. Noi abbiamo giocato tante gare senza centravanti e metà campionato senza Ibrahimovic, eppure siamo lì”. “Non abbiamo mantenuto le distanze giuste. Se vogliamo prendere alti gli avversari dobbiamo essere più coraggiosi, invece abbiamo fatto le cose a metà e quand’è così concedi campo e abbiamo rischiato. Ci vuole più compattezza, siamo stati troppo a metà strada”.
La partita del giovedì sera si paga? “L’Europa League è molto più faticosa della Champions da questo punto di vista perché si torna il venerdì notte. E’ chiaro che pesa. Lungi da me averlo come alibi, l’Europa la vogliamo noi. Conta il carattere, anche per l’energia. Vogliamo rimanere in Europa League, siamo lì e ce la giochiamo anche se non era il nostro obiettivo principale. Ora ci prepariamo per il Manchester United e una partita molto stimolante”.
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