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Mertens: “La Coppa Italia può essere la base di un nuovo bel progetto, siamo vicini alla Juve. Ammutinamento? Abbiamo sbagliato in tanti”

Intervista del belga ai microfoni del Mattino

Ai microfoni del Mattino, Dries Mertens ha rilasciato un’interessante intervista dove la punta si racconta e svela quando ha deciso di rinnovare con il Napoli: “Durante la quarantena. Più pensavo a dove poter andare e più mi convincevo che in nessun altro posto sarei stato meglio di qui. E allora ho accettato di firmare”, riferisce ancora al quotidiano. Nonostante i rapporti con Aurelio De Laurentiis non siano stati sempre eccellenti, il calciatore ormai ribattezzato ‘Ciro’ per la sua napoletanità racconta anche dell’importanza del presidente: “Da sette anni ci conosciamo, con lui è come quando vai sulle montagne russe, è un continuo salire e scendere… Ma se non mi fossi legato anche a lui, chiaro che non sarei potuto rimanere. Ma quello che conta è questo feeling che c’è adesso tra lui e Gattuso, questo loro lavorare in sinergia”. E, ovviamente, un ruolo chiave l’ha rivestito la città che tanto ama: “Ma si dice che ci si innamora dei difetti e pure se ce ne sono io non toccherei nulla. Lascerei tutto com’è. Io sono innamorato di tutto quello che c’è qui, dall’atmosfera che si respira al centro storico e ai Quartieri spagnoli dove pure mi sarebbe piaciuto andare a vivere, ai tramonti di Posillipo. Io parlerei per ore di Napoli, non mi stanca mai farlo”.vista il belga del Napoli Dries Mertens. Ecco le sue parole:

“La vittoria in Coppa Italia è la base di partenza di un progetto che potrà darci grosse soddisfazioni. Io credo davvero che le distanze dalla Juventus siano minime, molto meno di quello che dice l’attuale classifica. Una classifica che è il risultato degli errori di tante persone. Noi abbiamo superato un momento complicato, dove tutti abbiamo avuto delle colpe, ma ne siamo usciti più forti, più compatti. Consapevoli degli errori fatti. Ammutinamento? È stato un periodo in cui tante persone hanno sbagliato. Ma dobbiamo pensare a quello che ci aspetta adesso perché la strada intrapresa è quella vincente. Certi errori ti rendono più forte, è vero, ma quello che ti fa più forte è vincere. Per questo dico che la coppa Italia è un momento chiave per tutti”.

Ma quand’è che l’ex PSV ha deciso di restare? “Durante la quarantena. Più pensavo a dove poter andare e più mi convincevo che in nessun altro posto sarei stato meglio di qui. E allora ho accettato di firmare”

ADL? “Da sette anni ci conosciamo, con lui è come quando vai sulle montagne russe, è un continuo salire e scendere… Ma se non mi fossi legato anche a lui, chiaro che non sarei potuto rimanere. Ma quello che conta è questo feeling che c’è adesso tra lui e Gattuso, questo loro lavorare in sinergia”. E, ovviamente, un ruolo chiave l’ha rivestito la città che tanto ama: “Ma si dice che ci si innamora dei difetti e pure se ce ne sono io non toccherei nulla. Lascerei tutto com’è. Io sono innamorato di tutto quello che c’è qui, dall’atmosfera che si respira al centro storico e ai Quartieri spagnoli dove pure mi sarebbe piaciuto andare a vivere, ai tramonti di Posillipo. Io parlerei per ore di Napoli, non mi stanca mai farlo”.

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