Alex Meret, portiere del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli: “Perché mi chiamano Albatros? L’allenatore dei portieri mi ha affibbiato questo nome perché l’albatros ha un’apertura alare notevole e dicono che io riesco a coprire tutta la porta con gli le braccia. L’esordio in maglia azzurra è stata una grandissima emozione, anche perché ho giocato davanti ai nostri tifosi e la partita è andata bene. E’ stato importante ritrovare fiducia dopo il mio infortunio, anche se ho sentito il calore di Napoli fin da subito e anche durante il mio stop. Pressione? Cerco di scendere in campo con tranquillità, poiché sono convinto delle mie qualità e quindi cerco di fare il massimo. La Serie A è sempre esigente, ma cerco di isolarmi da tutto il resto per mostrare le mie doti. Ritengo che il Napoli sia uno dei migliori gruppi che abbia conosciuto in questi anni: ci aiutiamo sempre, ci sacrifichiamo e c’è un grande clima. Questo è anche merito del mister, che è stato bravo a creare questa atmosfera. Ancelotti? Per me è un grandissimo onore essere allenato da lui: si vede che ha lavorato con campioni incredibili e che ha grandissima esperienza. Ci dà sempre una mano sia in campo che fuori ed è un privilegio averlo come tecnico. Semplici? Parliamo di un allenatore molto preparato, che ha fatto gavetta e ha vinto in ovunque. E’ molto meticoloso e i frutti si sono visti, poiché ha raggiunto grandi risultati con la SPAL. Mi sono trovato veramente bene con lui ed è stato importante per la mia crescita. Sabato non possiamo sbagliare e dobbiamo scendere in campo come contro il Frosinone: l’errore visto contro il Chievo non può essere ripetuto. La SPAL è una squadra ben organizzata, ma con l’atteggiamento giusto possiamo conquistare i tre punti. Contro il Cagliari volevamo riscattarci dopo la sconfitta di Liverpool ed è stata una vittoria importantissima per noi, anche perché vincere a Cagliari non è assolutamente semplice. Punizione di Milik? Riesce a segnare anche a me, è uno di quelli che prova sempre le punizioni in allenamento e le segna spesso. Futuro? Dobbiamo pensare partita dopo partita e, dopo la SPAL, dobbiamo andare a giocare a Milano contro l’Inter. Coppa Italia? Vogliamo essere competitivi su tutti i fronti, quindi anche questa competizione può essere importantissima. Zurigo? Il sorteggio è andato bene, ma non dobbiamo pensare al valore sulla carta: dobbiamo scendere in campo ugualmente concentrati per passare il turno. Portieri pazzi? Io sono abbastanza tranquillo e anche Ospina e Karnezis lo sono. Esordio in Nazionale maggiore? Sicuramente è un mio obiettivo, ma ora voglio pensare a giocare con continuità nel Napoli e poi la convocazione potrebbe essere una conseguenza del mio lavoro qui. Fanno piacere le voci che riguardano le mie abilità e so che con impegno posso raggiungere grandi traguardi, ma non devo neanche farmi influenzare troppo da queste voci. Io provo a fare il mio dovere e poi vedrò dove posso arrivare. Karnezis? Ci conosciamo ormai da 4 anni, è un professionista serio e un ragazzo fantastico. A Udine ho potuto imparare molto da lui e abbiamo un bel rapporto: non c’è alcuna invidia tra di noi, solo amicizia. Regalo di Natale? Vorrei solo stare bene e magari giocare con continuità. Scudetto? Ci proveremo sicuramente, ma sappiamo anche che la Juve sta disputando un campionato incredibile. Se dovesse cominciare a perdere qualche punto, noi dovremmo essere bravi a restare in scia. In cosa posso migliorare? Credo di poter crescere un po’ in tutto dopo questo infortunio, anche perché sono molto giovane”.
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