“Mi è piaciuto lo spirito offensivo, che è poi quello che voglio anche dalla mia Italia. All’inizio, quando ho visto i giocatori schierati, ho pensato che Carlo potesse avere dei problemi con tutti quegli attaccanti in campo. Invece, non è andata così e ha vinto con merito. Insigne? Con l’Italia ha sempre fatto bene. Ma anche nel Napoli è decisivo. Il suo ruolo è esterno di sinistra, è giocatore offensivo e deve cercare di difendere un po’ meno per non sprecare energie”. 

Sulla crescita di Di Lorenzo: “Lo conosco. Non a caso l’ho chiamato negli stage a Coverciano dello scorso anno. Non ho bisogno di una partita per capire il suo valore. Ha qualità, è giovane, ha bisogno di fare esperienza a certi livelli ma penso che sarà un futuro giocatore della Nazionale. Meret? Ha qualità e maturità e queste partite di Champions lo aiutano a crescere velocemente. Poteva venire da noi con qualche mese di anticipo, ma abbiamo preferito lasciarlo nell’Under 21. Dopo l’abbandono di Buffon, si pensava a un vuoto. E invece, in quel ruolo ne abbiamo abbastanza e tutti danno garanzie”.