Spalletti: “Gol dalla trequarti? C’è qualcosa che dobbiamo migliorare, dobbiamo fare di più, credere nel gioco di entrare dentro al campo, negli spazi un po’ cupi che ci sono. 3-4-2-1? Dobbiamo credere nella strategia di prendere il campo con il palleggio come dicevamo. Mertens? È uno di quelli che sa fare benissimo il gioco dell’attaccante “c’è, non c’è”. I difensori di solito vogliono marcare quelli più visibili, quello più piccolino, che non trovi, da più fastidio, vanno poi costruite le qualità. Sono situazioni difficili, redditizie, dipende da ciò che si riesce a far funzionare. Avendo contro l’allenatore che l’ha schierato in quel ruolo, sarà più facile”
Spalletti: “Essere camaleontici è un vantaggio, sono poche le distanze che si vanno a cambiare e si può fare in tutti e due i modi, come avvenuto nell’ultima partita. Secondo me bisogna lavorarci ancora di più in profondità”
Spalletti: “Sarri è un avversario difficile, qui hanno visto come sia bravo ad organizzare il gioco di squadra, nel mantenere corta la squadra, nel costruire la ragnatela di passaggi stretti. Stanno anche bene per quello che hanno fatto vedere in Russia, sarà una partita di livello. Osimhen? È un calciatore un po’ unico, completo per caratteristiche. Gli si può raffinare la tecnica, è difficile trovare tutte le altre caratteristiche in profili diversi. Mertens? A livello tecnico e di scelta di posizionamento non c’è niente da dirgli, è diverso da Osimhen se deve fare uno strappo a 70 metri, chiudere un’azione di testa, andare a prendere un pallone che la difesa ha randellato. Dries, però, se ha una palla al limite dell’area o dentro l’area la mette dove vuole. Demme? Sta bene, ci sono i giorni in cui è stato obbligato a rimanere a casa, è con noi, lo teniamo in considerazione, conosce benissimo la materia, si guarderà se dall’inizio della gara o a partita in corso. Elmas? A volte l’ho lasciato fuori, gli ho preferito altri. È un trequartista, più da linee interne, siccome ha questa continuità di corso lo puoi mettere dove vuoi. Per aiutarlo, sono convinto che va tenuto di più dentro il campo, ciò che conta, però, è una persona eccezionale. Fase difensiva? Anche questo fa parte di ciò che bisogna migliorare, si vanno ad analizzare tante cose: la pressione, linea, come guadagnare campo, non lasciare spazio fra lei e la linea di metà campo, altrimenti ti vengono a giocare in trequarti e ti creano problemi”
Spalletti: “Saper fare anche qualcosa di differente a livello tattico durante una partita è importante, se si va a vedere le squadre forti a livello europeo sanno adattarsi. La costruzione a quattro o a tre non fa trovare la stessa misura nelle pressioni degli avversari, poi bisogna stare attenti a capire dove si perdono delle certezze”
Spalletti: “Formazione troppo offensiva a Mosca? Avrei non dovuto prender gol subito all’inizio della partita per avere una risposta, è normale che quel gol cambia l’inerzia. Mi rimane il dubbio, bisogna prendersi qualche responsabilità. Non ho fatto benissimo il mio lavoro se penso a quel gol, siamo stati come approccio alla partita un po’ troppo morbidi, bisogna alzare questi due livelli. Bisogna far meglio nei duelli fisici, come Zielinski quando portò via il pallone a Barella”
Spalletti: “In Russia ci sono stato, sono persone vere, hanno comportamenti seri, mi volete per forza far cambiare ma c’è mia mamma che mi chiede di non cambiare mai. C’è lo Spartak che è diverso dalle altre società. Si saluta all’inizio delle partite e le offese si fanno di persona, non con i tweet o in conferenza stampa. Poi magari interessa più questo per dire che sono nervoso, vedo che, invece, a nessuno interessa dell’abbraccio di tutti i calciatori dell’Inter. Insigne? È a disposizione, ha fatto tutto l’allenamento bene, ho visto Insigne che m’aspetto, anche Fabian sta bene”
Spalletti: “La partita di domani assume un peso diverso perchè arriviamo da questi due-tre risultati che non avremmo voluto, poi affronteremo la Lazio, una squadra del nostro livello che fa parte del nostro stesso condominio. Dobbiamo avere l’atteggiamento della continua evoluzione e attenzione, lavorare in maniera seria giorno dopo giorno senza lasciarsi ribaltare dal risultato di una partita perchè ci sono gli episodi che danno una sterzata all’andamento delle cose durante la partita. Non è tutto sbagliato quando si perde”
Spalletti: “Maradona è sempre nei pensieri dei calciatori, vorrebbero emularlo, ripercorrere la sua avventura. In ritiro, quando abbiamo fatto una cena tutti insieme, sono venute fuori le canzoni di Maradona. Non importa sapere se è stato un buono o un cattivo esempio, il più forte numero 10 della storia del calcio ma sapere il vuoto che ha lasciato quando è venuto a mancare. Ha lasciato una sensazione di vuoto, di spazio lasciato al niente, è stato uno smarrimento totale che non si era mai visto nella storia del calcio. È stato il più grande di tutti, ci ho giocato una volta contro e mi ricordo benissimo le difficoltà che ci ha creato. Per capire la profondità della sua anima, non va visto neanche in campo ma quello che faceva quando cantava. Le persone più umili, che hanno lavorato con lui, le ha fatto sentire del suo livello mischiandosi fra la gente normale”
Spalletti: “Tutto sommato va bene parlare d’emergenza ma è una rosa di qualità e qualche problema l’abbiamo già avuto, ad inizio campionato per esempio. Con queste risposte si da un’impronta al cammino che vogliamo fare, non dobbiamo dimostrare niente, innervosirci, niente da ribaltare ma lavorare in maniera corretta e seria, così si trova la soluzione a tutto, andare avanti attraverso il metodo. Sono i livelli che fanno la differenza, tutte volte bisogna migliorare senza lasciarci coinvolgere da polemiche e risposte. In tutto questo, se poi andiamo a Mosca, sapendo del clima di meteo, dentro lo stadio, e prendiamo una situazione dopo 30 secondi, il primo che deve fare un esame sono io. Si possono fare tanti discorsi, è trovare ciò che arriva ai singoli calciatori. È più importante il silenzio in certi casi, il comportamento delle frasi fatte”
Benvenuti alla diretta testuale di IamNaples.it della conferenza stampa di Luciano Spalletti, allenatore del Napoli alla vigilia della sfida contro la Lazio.
Dal nostro inviato a Castel Volturno Ciro Troise
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro