Spalletti: “Abbiamo toccato più tasti nei colloqui con Giuntoli, c’è anche Pompilio a vedere gli allenamenti. Fanno delle sintesi per essere pronti, abbiamo 3-4 nomi pronti dappertutto, si naviga a vista, dipende dalle possibili uscite. Se faccio il nome di un giocatore che fa un ruolo specifico, si può pensare che non mi piaccia il giocatore che ho in quella posizione. È stato preso Kvaratskhelia, è stata brava la società a prenderlo considerando la grossa perdita di Insigne. Per domani chiedo una prestazione seria, non ci sono Ounas e Lozano. Si fanno i complimenti a Zanoli convocato in Nazionale, è una soddisfazione per tutti, avendo giocato poco si cresce con la qualità degli allenamenti e con il maestro Di Lorenzo. Formazione? Vi dico Ghoulam, Zanoli, Petagna, Zielinski, Meret. Nelle ultime dieci stagioni, sono andato nove volte in Champions League”
Spalletti: “Su Osimhen abbiamo scoperto delle cose, cioè che ha un’elevazione di testa fuori dal normale, abbiamo pagato i suoi infortuni. Avendolo subito a disposizione conoscendo tutto il suo repertorio, è un vantaggio per lui e la squadra. È la qualità che gli consentirà di migliorare sotto il profilo realizzativo”
Spalletti: “Mertens nella finalizzazione ci aiuta tantissimo, poi bisogna sempre vedere l’equilibrio di squadra. È vero che mi ha presentato il conto, lo pago, quando tira in porta è un cecchino, non s’allontana mai di un metro dall’obiettivo, in quel ruolo lì per me non è nelle condizioni ideali”
Spalletti: “Tifosi allo stadio? È merito della qualità del gioco dei ragazzi e dell’affetto della gente per i colori della propria squadra, quando stanno a casa i napoletani stanno male, c’è stato solo un momento di reazione rabbiosa dovuto al troppo amore che li faceva stare male. Questa squadra ha fatto tanti bellissimi gol, abbiamo la migliore difesa insieme al Milan, è un motivo in più per fare una bella partita domani. Tutti vorremmo vincere, che la squadra facesse benissimo. Ribadisco con chiarezza che ci disturba il rammarico di non aver lottato fino alla fine per il titolo, in alcuni momenti ho accelerato con il gas a manetta per fare iniezioni di autorevolezza, forza, vedevano che non ci credevano fino in fondo e perciò a volte siamo andati fuori giri, se tornassi indietro lo rifarei. Voglio vincere, devo vincere ma la partita si gioca sul posso vincere? Bisogna essere tutti legati ad una costruzione equilibrata, altrimenti si casca dal letto perchè il sogno è più grosso della realtà”
Spalletti: “Dopo Spezia-Napoli vado in Toscana, in campagna, mi piace quel mondo, è il mio ambiente naturale. Mi fermerei volentieri anche a La Spezia, mia moglie è spezzina, due miei figli sono nati a La Spezia. Quadretto di Napoli in vacanza? Ci ritorno, fra 10-15 giorni sarò di nuovo qui, si va con la moglie e la bambina a mare”
Spalletti: “Sì, do il mio assenso anche a Mertens, dicendo che è un leader dello spogliatoio volevo andare in quella direzione, ne ho parlato anche con il presidente quando me l’ha chiesto”
Spalletti: “Non guardo solo i risultati, siamo stati costretti spesso ad abbassarci, a difendere dentro l’area, siamo stati bravi ad essere compatti. La soluzione è tenere palla nella prossima stagione, difendersi dentro l’area di rigore comporta molti rischi. Diventa fondamentale aggiungere forza e fisicità, guardate il gol di Darmian di testa a Cagliari. Lì non contano tecnica e furbizia ma la stazza, quando ci sono venticinque metri di differenza si può far poco, io guardo molto a ciò che succede altrove. Pensate all’Atalanta che a lungo è stato un riferimento, loro hanno forza anche nei piccolini, come per esempio il nostro Lobotka. Non si può prescindere dalla fisicità nel calcio moderno. Pjanic? Calciatore fenomenale, gioca nel corto e nel lungo, batte punizioni e calci d’angolo. Pensando ai discorsi che sta facendo il presidente, mi sembra strana l’eventualità. In quel ruolo abbiamo Lobotka, possiamo dormire sonni tranquilli. Vede meno lungo, ha meno gittata, sotto l’aspetto della gestione è formidabile, ha le soluzioni per uscire dalla pressione”
Spalletti: “Per me succederà poco anche quest’anno in termini di mercato, contano le tempistiche, gli anni di contratto, le cifre. Andrebbe fatto un lavoro singolo per singolo, non sono neanche adatto, ci sono il presidente e Giuntoli. Sono tutti discorsi che verranno fuori giorno dopo giorno. Staff? Baldini ha deciso di prendersi un po’ di tempo e spazio da dedicare alla sua famiglia, ha deciso di fermarsi. Nei prossimi giorni faremo la valutazione di sostituirlo, ve lo diremo”
Spalletti: “Totti o Insigne? Sono due calciatori fenomenali, quelli per cui i bambini sognano di poter fare i calciatori. Se sostenuti, abbinando forza, contrasto, corsa, sono quei giocatori che hanno i colpi, hai voglia di fare schemi e lavagne, con la qualità cancellano tutto. Non so se Insigne avrà messo a fuoco nei suoi pensieri che svegliarsi a Toronto o in qualsiasi parte del mondo è diverso rispetto a Napoli, mi piacerebbe vederlo la prima volta quando capirà che è lontano dalle sue radici. È successo a tanti, Napoli ti sta un po’ sulla pelle quando diventi un leader come è stato Insigne. La soluzione è mettergli un quadro con il vulcano davanti al letto”
Spalletti: “Di Lorenzo e Mario Rui? Se si mette in ballo anche questi, diventa dura. Non ci abbiamo pensato all’idea che si possa fare mercato con loro. Riguardo alla linea difensiva, se dovesse partire Ghoulam dobbiamo trovare per forza un terzino sinistro. Mario Rui ha dimostrato di essere l’allenatore di se stesso, c’è una gestione extra che solo i grandi campioni sanno fare, è quasi impossibile ripetersi”
Spalletti: “Abbiamo molti leader in campo, la partenza del capitano già nota a tutti da gennaio, probabilmente c’era da gestire un po’ la situazione nonostante la sua eccezionale professionalità oltre che disponibilità. Ospina e Mertens? È difficile trovare leader, perderli tutti sarebbe un problema. Dal punto di vista tecnico, la storia parla per Mertens, anche il contributo dato in questa stagione è stato importantissimo, vale lo stesso discorso per Ospina. Sono giocatori che trasmettono esperienza, Ospina è un ragazzo che parla pochissimo, dolcissimo, non ha mai bisogno d’alzare la voce. È una valutazione un po’ complessiva, spero che la società la faccia”
Spalletti: “È un po’ in generale il discorso della forza fisica, si è fatto l’esempio delle squadre che ti vengono addosso. Molti avversari non cominciano dal basso, spesso si va a contatto di spallate, c’è da valutare dove può capitare che ci si mettesse al passo dei tempi in queste scelte. Anguissa per noi è importante, uno di quelli che diventa fondamentali, il presidente ha già detto che lo riscatta. Far giocare Mertens e Osimhen insieme è diverso con Anguissa in campo”
Spalletti: “Sono fortunato a stare a contatto con Koulibaly e questi giocatori, si fa un po’ il gioco delle parti, spero che ci sia la possibilità di trovare un punto d’incontro. Kalidou non è uguale agli altri, per qualcuno bisogna usare un’attenzione differente. Koulibaly capitano? Ha tutti i requisiti per poterlo fare, domani è Ghoulam”
Spalletti: “Ho un confronto diretto con la società, la direzione sportiva, gli osservatori, conosco molto bene tutti. Vengono a vedere spesso gli allenamenti, ho fiducia in loro, è altrettanto scontato che avremo bisogno d’innesti di qualità di proporzione uguale alle eventuali partenze. La competitività passa da squadre come la Juventus che non s’accontenta di andare in Champions League ma vuole vincere il campionato, la stessa cosa vale per Inter e Milan, bisogna tenere botta con questi colossi. Se ci fossero eventuali partenze, vanno trovati questi innesti”
Spalletti: “Anche l’anno scorso si parlava di varie cessioni, poi alla fine il discorso ha riguardato solo i giocatori in scadenza. Koulibaly? È uno di quei giocatori che diventa forte in base alla necessità che c’è, se trova uno che va forte forte, diventa fortissimo. Per me è incedibile anche perchè noi vogliamo fare un altro campionato importante. Si può obiettare che si prende un calciatore più giovane ma non sarà mai un leader come è diventato lui”
Spalletti: “È difficile, quasi impossibile immaginare il futuro, la competitività di una squadra dipende da tanti fattori. Abbiamo bisogno della capacità di rinnovarsi a fine ciclo, abbiamo iniziato con vari giocatori in scadenza di contratto, avanza anche l’età. Nel calcio poi ci sono i periodi d’adattamento e va considerata anche la capacità di rinnovarsi dei nostri avversari. Non si parte dalla differenza che dice la classifica finale di quest’anno, si riparte tutti da zero. È obbligatorio e crea quest’equilibrio, ci sono le sette di sempre, poi va considerata la Fiorentina per gli investimenti di sempre e la qualità del lavoro di Italiano, il condominio s’allarga. Bisogna essere molto bravi, a volte può capitare che bisognerà rincorrere, l’abbiamo fatto quando abbiamo perso qualche partita. Abbiamo dimostrato di essere una squadra di carattere”
Benvenuti alla diretta testuale di IamNaples.it della conferenza stampa di Luciano Spalletti, allenatore del Napoli alla vigilia della trasferta di La Spezia valida per l’ultima giornata di campionato.
Dal nostro inviato a Castel Volturno Ciro Troise
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