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RILEGGI IL LIVE – Spalletti: “Abbiamo la possibilità di rendere immortali le nostre carriere”

"Lozano ci sarà, Lobotka si è allenato bene tutta la settimana"

Termina la conferenza stampa di Luciano Spalletti alla vigilia di Napoli-Milan.

Spalletti: “Il dato dei punti conquistati negli ultimi dieci anni trasmette i valori di questa squadra, vogliamo continuare a determinare questi buoni numeri e migliorarli. Elmas? È un trequartista, un sottopunta, un giocatore da zona calda, quella in cui si va a determinare la qualità, è uno che riesce ad adattarsi a più situazioni. Essendo un ragazzo intelligente, si tiene ciò che capisce, non se lo dimentica, poi se, portato nel suo ruolo, riesce a portare il comportamento da punta esterna, migliora ulteriormente. Deve giocare tra le linee, spesso s’abbassa, talvolta va sopra con la curiosità di vedere ciò che succede nell’area avversaria. In questi giocatori sono stati intervistati tanti ex del Napoli che hanno raccontato cose che non abbiamo mai visto, è facile immaginarsi in quei racconti così precisi e completi fatti dai protagonisti. Bisogna vivere con tranquillità sapendo che possiamo giocarci questa chance, siamo tranquilli, a posto e continuare questa corsa a perdifiato”

Spalletti: “Abbiamo recuperato molti calciatori, Lozano ci sarà e Lobotka si è allenato bene tutta la settimana. Nel mio star bene c’è anche aver riempito l’allenamento di tutti quei nomi che me lo rendono migliore, se ci metto solo il mio nome l’allenamento viene peggio. Scrivendoci Lobotka, Anguissa, Lozano e Fabian Ruiz, viene meglio, la palla gira più velocemente, anche quelli che sono in panchina se ne accorgono. Pioli non ti ha mai battuto? Lui ha detto che prima o poi ci riuscirà, in alcuni casi è meglio poi”

Spalletti: “La squadra può far meglio nel riempire la partita con più impatto fisico, oltre al pallone, al talento, alle giocate. Dobbiamo fare attenzione alle loro caratteristiche, all’alternanza tra uscita corta e lunga, tornano dal portiere che poi cerca di spedire il pallone alle spalle della linea difensiva, soprattutto a sinistra. Quello che poi facciamo spesso anche noi con Osimhen, dobbiamo saperla usare alternando tutte quelle qualità di cui il calcio moderno ormai è pieno. Non bisogna essere più solo ordinati, stretti ma anche qualche volta sapersi allungare, aprire e tirare queste sventagliate facendo l’uno contro uno in giro per il campo, con la corsa e la fisicità”

Spalletti: “Conta tanto la disponibilità e la qualità di ciò che hanno di fronte gli allenatori, durante un’annata ci sono dei momenti dove devi dire qualcosa e intervenire. Se dall’altra parte s’insiste a fare nella maniera sbagliata, io devo rimanere della mia posizione. Victor per esempio sbagliava ad andare addosso a degli avversari, ora non lo fa più, è una maturazione sua, ci sono delle cose che devi portarti dietro, altre che, invece, devi lasciare. L’ha messa da parte, le reazioni della squadra in base a quello che succede un po’ nevrotiche non le vedo più. Vedo una squadra che riesce ad accettare ciò che è venuto e aspetta il momento adatto per invertire, è la risposta del carattere che hanno. È la verità quando dico che ho conosciuto ragazzi perbene, con cui si può lavorare”

Spalletti: “È sempre l’etica del lavoro a fare la differenza, dopo la partita di Cagliari si diceva l’opposto. Ci dev’essere un modo di lavorare corretto, si parla di cose misteriose che si possono avere e tirar fuori. Non si era vista ancora l’imbucata di Adam magari a proposito di cose che non si erano ancora viste, un po’ di nebbiolina aveva caratterizzato il percorso di Insigne, trasformando un po’ le forme ma poi lui le va riprendere perchè sono solo momentaneamente nascoste. La squadra, oltre a saper giocare a pallone, è diventata un po’ più fisica in certi momenti, riprendendosi qualche pallone che sembra dell’avversario. La qualità dei calciatori e la forza mentale fanno la differenza tra i campioni e quasi campioni. La mattina mi faccio i capelli, non la barba, a volte non mi piace la faccia che ho e torno indietro, vado a rivedermi, la metto a posto senza truccarmi. Sono bravi quelli che lavorano in un certo modo, che vengono al campo e in base a quello che è successo non cambiano l’umore, gli obiettivi, le cose che caratterizzano il professionista. I calciatori devono render conto al sentimento della città di Napoli, dove anche se stanno zitti dentro brucia tantissimo, è un po’ come il Vesuvio, c’è grandissimo calore lì dentro. La differenza la fanno sempre loro con quello che è stato spesso scritto da voi, sono ragazzi che hanno delle caratteristiche, delle qualità, si dovrebbe trasformare ogni tanto questa leggerezza, qualità in altre cose. Il materiale è difficile cambiarlo, il merito è sempre dei calciatori. La parola scudetto la posso pronunciare sempre, anche in passato ho detto che vogliamo giocarci le nostre chances, sappiamo che ci giochiamo moltissimo. Abbiamo la possibilità di rendere immortali le nostre carriere, abbiamo la possibilità di scegliere se essere ricordati o meno ma il campionato è tutto da giocare, ci sono delle squadre fortissime che sono allo stesso livello nostro, dipenderà da tanti fattori. Possono essere più forti di noi ma la vedo difficile che siano più motivati e, quindi, non so se basterà quello che siamo”

Spalletti: “Gli altri non possono essere più motivati di noi, stiamo costruendo tutti insieme una bella storia, anche il pubblico che ci sta caratterizzando per l’essere napoletani. Nel pubblico c’è anche il nome di Maradona, lo stadio e la benedizione di Diego, si diventa ancora più forti. Con il pubblico al nostro fianco ci stiamo bene, sarà sicuramente una bella notte”

Spalletti: “Chi sta meglio non lo so, lo dirà la partita. Noi stiamo al meglio possibile, poi il campo dirà tra le due squadre chi è in condizioni migliori. Noi stiamo al top, da un punto di vista del percorso penso che come il Milan abbiamo dovuto mettere a posto tante cose, è stata la bravura del Napoli a contagiarsi non solo dal Covid (ride, ndr) ma dalla qualità di distribuirsi nella staffetta di chi ha giocato sotto il profilo della determinazione e della voglia di vincere. Ci si può fare anche l’idea di aver costruito la forza della squadra in queste difficoltà, però, poi da un punto di vista di altre situazioni non trovo nient’altro da rispondere. Devo fare i complimenti al Milan per il percorso compiuto da Pioli, in questi tre anni ha costruito una grande squadra insieme a Massara, che conosco dai tempi della Roma, e Maldini con cui ho parlato tante volte”

Benvenuti alla diretta testuale di IamNaples.it della conferenza stampa di Luciano Spalletti, allenatore del Napoli alla vigilia della sfida contro il Milan, posticipo della ventottesima giornata del campionato di Serie A.

 

A cura di Ciro Troise

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