Termina la conferenza stampa.
Garcia: “Conosco qualcuno dello staff hanno qualità. Faremo in modo di avere le competenze che sono già nel club, insieme a quelle che io porterà, cioè tre assistenti. Lo staff è molto importante, io penso di essere più forte se siamo di più. L’esperienza e la guida della squadra sono io, ma lo staff è importantissimo. Faremo un bel lavoro, ma il bel lavoro deve avere sempre l’obiettivo dei risultati”.
Garcia: “Più benzina o pressione? Più benzina e carica. Sarà molto bello portare lo scudetto in giro per l’Italia. Il mio compito dimostrare di essere all’altezza”.
Garcia: “Le bandiere? non sono l’unica cosa importante. Quello che conta è il cuore del tifoso napoletano, che è giustamente orgoglioso. Lo scudetto vinto è del presidente, dei giocatori, ma soprattutto dei tifosi. Io sono venuto a giocare al Maradona quando era ancora il San Paolo, ed è tosto giocare qui perchè il tifo è molto importante”.
Garcia: “Il mio slogan? I valori. Umiltà, ambizione e lavoro vanno messi in campo. Il talento farà la differenza ma si gioca in 11 e la rosa è di 25 persone. Ci sono i “big”, come piace dire in Italia, ma i giovani vanno fatti crescere. Bisogna accrescere il senso di appartenenza verso la maglia del Napoli. La maglia e lo stemma sul cuore sono la cosa più importante”.
De Laurentiis: “Lobotka è un caposaldo del centrocampo, ma le partite le giocano tutti. La mia competitività? Non è cambiata per nulla”.
Garcia: “Per mie il cuore del gioco è il centrocampo. La forza del Napoli era anche questa. Non voglio parlare dei singoli perchè la forza di questo squadra è il collettivo. Mi auguro di trovare ancora giocatori che fanno possesso palla, ma anche che difendono subito quando l’avversario prende palla”.
De Laurentiis: “Con Osimhen abbiamo già parlato prima della festa scudetto. Con lui siamo d’accordo in linea di massima per il prolungamento di altri due anni di contratto. Per quanto riguarda gli altri, dovremo studiare con Garcia, anche perchè sono convinto che la preparazione nei ritiri sia fondamentale. Quindi noi abbiamo rifiutato di andare affare il Trofeo Gamper a Barcellona, o a Manchester con lo United. Stiamo rifiutando per prestare attenzione ai ritiri, nei quali stiamo chiamando varie squadre internazionali da far venire a Castel di Sangro per evitare le trasferte. Bisogna lavorare per mettere quanta più benzina possibile per durare tutto il campionato. È importante allearsi come si deve nei due ritiri. Bisogna lavorare sulle motivazioni ed evitare la sazietà nei giocatori. Ringrazio Spalletti per aver deciso di prendersi un anno sabbatico. Per questo sono contento di Garcia, perchè un allenatore nuovo deve per forza riportarli con i piedi per terra”.
Garcia: “Sostituire Spalletti è il destino. Arrivo dopo di lui dopo che lui sostituì me a Roma. Devo prendermi il tempo di scoprire gli uomini dietro i giocatori. Non vedo l’ora di parlare con loro e conoscerli meglio. Stiamo già lavorando sulla squadra, vedremo chi rimane e chi potrebbe andarsene per capire come migliorare la squadra. I tempi di Roma sono ben ricordi, ma adesso conta stare qua e lavorare a Napoli”.
De Laurentiis: “Non ho trovato dubbi e diffidenze, per questo sono stato subito convinto della scelta di Garcia”.
Garcia: “Squadra perfetta per me? Lo spero. Il modo migliore per parlare di un allenatore sono i giocatori che ha allenato”.
Garcia: “Il calcio italiano è tornato in alto, in Europa e nel Mondo. Speriamo di portare i colori del Napoli in Europa l’anno prossimo. Non ho fatto richieste articolari al presidente, perchè per me conta il progetto sportivo che ho sposato. Volevo solo essere sicuro che il presidente volesse ancora vincere. Il resto non era importante e non ho avuto bisogno di chiedere niente. Sui giocatori dico solo che nessuno è insostituibile, ho fiducia nel settore tecnico del Napoli e nella sua cellula di mercato che lavora tanto bene.
De Laurentiis: “Mi ha colpito la spontaneità di Garcia. La sua immediatezza. Sembrava che ci conoscessimo da tempo, e sembrava che ci fossimo già incontrati in passato, idealmente parlato. Mi sono trovato in un meccanismo oleato, senza difficoltà e solo con la razionalità di illustrare ai suoi avvocati quello che ci chiedevano. Con lui c’è stata un’intesa immediata. Sentivo che era la scelta giusta”.
Garcia: “Conosco bene Anguissa, e sono contento di ritrovarlo. Ha fatto un salto di qualità notevole. Adesso ha dimostrato di essere un giocatore importante sia in campo che nello spogliatoio. Oggi è cambiato rispetto a quello che avevo io a Marsiglia. Lui sa che sarà ancora più esigente con lui e che può ancora migliorare”.
Garcia: “Non bisogna perdere le motivazioni. Se i giocatori lo saranno, saremo una squadra tosta che lotta. Bisogna stare attenti sul piano psicologico, io sarà lì per dare la sveglia a tutti e farli ancora crescere. Ci sono giocatori giovani che possono dare molto e migliorare.
De Laurentiis: “Da parte mia c’è tutto lo slancio di u nuovo inizio. La consapevolezza di una fiducia immensa perché Garcia non deve dimostrare nulla. Dobbiamo stare calmi e lasciarlo lavorare senza mettergli ansia e fretta. Poi c’è una bella canzone che dice “Sarà quel che Sarà”.
Garcia: “Qualsiasi allenatore sa che il compito dopo aver vinto uno scudetto è alto. Non è semplice ripetersi anche se i giocatori sanno di dover dare ancora di più. Io non rivoluzionerò niente, vedremo se la squadra somiglia a quella dell’anno scorso. Io ci metterò anche il mio tocco, non necessariamente il 4-3-3. Un allenatore deve adeguarsi alla rosa, e trovare il modulo giusto per la sua squadra. Il 4-3-3 sembra quello giusto, ma oggi ci sono i video e le analisi, c’è uno staff che sa benissimo come la squadra gioca. per cui bisogna sapere anche come, eventualmente, cambiare. I miei giocatori devono avere una cultura tattica importante. C’è lavoro da fare, ma voglio giocatori intelligenti che sanno vincere senza dover seguire sempre lo stesso piano”.
Garcia: “Negli ultimi sette anni ho fatto diverse esperienze. Ora sono contento di essere qua, a Napoli e nel sud Italia. Il bello di questo mestiere è incontrare sempre persone nuove. Farò del mio meglio”.
De Laurentiis: “Osimhen? Da tempo ho detto che deve rimanere. se poi arrivasse un’offerta irrinunciabile per quella che è la salute del Napoli”
Garcia: “Cosa mi spaventa? A parte i problemi di salute, nulla. Quello che interessa a me sono i giocatori. Questa vittoria deve dargli tanta fiducia. quando si riparte con il ritiro, però, si ricomincia da zero. È difficile che senza sforzi si possa arrivare a qualcosa, per cui i giocatori devono anche dimenticare quello che hanno fatto, tranne per la fiducia che serve a rimanere umile e ad avere ambizione. Mi è piaciuto vedere una squadra, non solo i singoli. Ma una squadra che gioca e difende insieme, con la panchina e la rosa ampia. Datemi il tempo di conoscerli e di lavorarci per partire forti”.
De Laurentiis: “I nomi che son circolati sono quelli che abbiamo dato in pasto a voi. Io i sono concentrato sull’organizzazione della festa scudetto, perchè Napoli meritava una festa che raggiungesse il livello nazionale. Sulla Rai ci siamo riusciti. Il 5 giugno ho cominciato a pensare al nuovo allenatore, 11 giorni fa. Ho guardato la mappa che vi avevo dato, e ho selezionato chi giocava con il 4-3-3 con successo. Volevo mantenere l’assetto di calciatori che avevamo, per cui dovevo trovare un allenatore adatto al modulo. Rudi a Roma era arrivato, per due volte, secondo, e ch il primo anno aveva iniziato con dieci vittorie consecutive. Ho pensato che facesse al caso nostro. Anche al Lione aveva sfiorato qualcosa di importante in Champions League, e sapete quanto io ci creda”.
Garcia: “Quando alleno voglio vincere, ci sono club che hanno aspettato 15 anni prima di riuscirci. Il mio sogno è vincere trofei, sono qui per questo, come ha detto il presidente. Napoli deve giocare ogni anno la Champions e continuare ad essere tra le più importanti d’Italia”.
De Laurentiis: “Obiettivo? Lo scudetto è stato un fatto iniziatico che avevamo cercato di anticipare, finalmente ci siamo riusciti. Speriamo che non sia un caso, ma che sia l’inizio di un percorso che una città come Napoli merita. Adesso il nostro obiettivo è provare a ripeterci e poi, cercare di andare più avanti in Champions League”.
Garcia: “Il primo regalo che De Laurentiis i ha fatto è quello di essere qui. La cosa bella che arriva da me e dal presidente sono le ambizioni. Saluto i tifosi per la loro accoglienza, ma anche fare i complimenti al presidente, alla squadra per quello che hanno fatto. Quando sono arrivato e ho visto tutti gli striscioni i sono reso conto che ls città è molto fiera della sua squadra. Il mio obiettivo è che questa cosa succeda ancora nel futuro”.
De Laurentiis: “Ringrazio il direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte per ospitarci in questo bellissimo posto. È un posto regale, come se volessimo celebrare il risultato di quest’anno e stabilire un augurio di continuazione. Perchè il Napoli, in maniera regale, possa procedere anche negli anni a venire”.
La conferenza stampa sta per iniziare
Benvenuti alla diretta testuale di IamNaples.it della prima conferenza stampa di Rudi Garcia. Il tecnico francese parlerà per la prima volta da allenatore del Napoli, in diretta dal Salone delle Feste del Museo e Real Bosco di Capodimonte.
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