Sui giovani napoletani che indossano la maglia azzurra c’è sempre tanta curiosità e quando si è convocati per il ritiro del Napoli a Dimaro la voglia di conoscere tutto su di loro cresce in maniera esponenziale e vertiginosa. Gaetano è una conferma, ma i tifosi partenopei hanno incominciato a notare anche Valerio Labriola.
Labriola, classe 2001 con residenza ad Ercolano, ha compiuto tutta la trafila nel Napoli dai pulcini fino alla convocazione da parte di Ancelotti per il ritiro di Dimaro e già questo fa intuire il talento di questo ragazzo che per la sua tenera età ha già affrontato e superato molti ostacoli.
Il giovane calciatore partenopeo ha subito due pesanti infortuni: il primo nel dicembre 2017 (CLICCA QUI), quando giocava nell’Under 17, con la frattura composta del malleolo che l’ha tenuto lontano dai campi di gioco per oltre un mese e il secondo (il più grave) è accaduto nel luglio 2018 (CLICCA QUI) dove ha rimediato la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro che gli ha impedito di disputare tutta la prima parte della stagione scorsa con la Primavera allenata da Roberto Baronio.
Due infortuni così gravi, il non poter aiutare per così tanto tempo i propri compagni che l’hanno sostenuto sempre, il non più poter coltivare il proprio sogno potrebbero abbattere un calciatore professionista figurarsi un ragazzo. Lui, però, non si è lasciato scoraggiare e con tenacia e sacrificio si è ripreso tutto quello che la sfortuna gli aveva negato.
Labriola è stato capitano e faro dell’Under 17 del Napoli nella stagione 2017/18 e nonostante l’infortunio ha collezionato, tra campionato e play-off, 37 presenze e siglato ben 19 goal. Nella stagione scorsa, Baronio non appena l’ha avuto a disposizione l’ha schierato titolare a centrocampo per far crescere la squadra sotto il profilo del gioco, Labriola è riuscito a disputare tredici partite.
Il classe ‘2001 può giocare sia da centrocampista che da trequartista, ha elevate dote tecniche sia di palleggio che di dribbling, ha visione di gioco ed ha siglato tanti goal su calcio da fermo. Insomma, il ragazzo ha numeri importanti ma la sue caratteristiche più degne di nota sono il coraggio, il non arrendersi mai, l’andare avanti nonostante le difficoltà e tutto questo per far sì che si avveri il sogno che ogni bambino nato sotto l’ombra del Vesuvio ha: giocare al San Paolo con la maglia azzurra, il colore del proprio cuore.
Caro Valerio, assapora ogni secondo e momento di questi giorni a Dimaro perché il merito della tua presenza insieme ai vari Callejon, Ghoulam e Younes è solo tuo.
A CURA DI WILLIAM SCUOTTO
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