La Stampa si è soffermata sulla trattativa tra il Napoli e il Torino per Alessandro Buongiorno: “Su Buongiorno ha messo gli occhi il Napoli, non è una novità. Di nuovo c’è, però, che il Napoli è stato messo spalle al muro da Conte, l’architetto scelto per la ripartenza da chi ha vinto lo scudetto un anno fa: senza il centrale che fa girare la testa il mio progetto rischia di perdere colpi, il pressing di Conte sul patron Aurelio De Laurentiis. Così siamo arrivati alle battute finali di un corteggiamento breve, ma molto intenso: il numero uno granata Cairo non farà le barricate davanti ad un’offerta ritenuta logica e che si aggira sui 35 milioni di euro. Dall’azzurro all’azzurro, verrebbe da dire. L’effetto Conte ha un ruolo di primissimo piano nelle riflessioni di Buongiorno: sotto al Vesuvio non ci saranno coppe la prossima stagione, ma per un giocatore arrivato all’età in cui si spicca il definitivo volo poter lavorare con un tecnico che conosce come pochi la strada per valorizzare i suoi ragazzi non può non costituire un fattore. In Germania, Alessandro ha vissuto un’avventura che, al di là di ciò che è accaduto o non accaduto sotto i riflettori, lo ha fatto maturare: il gruppo azzurro, la maniacalità tattica di Spalletti, l’ambiente, il calore di chi vive lontano da casa aiutano a pensare e allargano l’orizzonte”.
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