La realtà rovescia le previsioni, accade spesso soprattutto nel calcio. Per un’estate intera si è discusso di attaccanti o comunque di giocatori che potenziassero la fase offensiva, c’era il ricordo della scorsa annata con tante occasioni fallite, il primato dei pali e la sensazione che la squadra concretizzasse molto meno rispetto a ciò che creava. Le prime tre giornate, un periodo limitato e, quindi, da interpretare, hanno detto tutt’altro: il Napoli ha il miglior attacco del campionato con nove gol realizzati e anche una percentuale di conversione dei tiri in gol in netta crescita: gli azzurri fanno un gol in media ogni 6,3 tiri e 2,2 conclusioni in porta. Gli acquisti di Lozano e Llorente hanno alzato lo spessore, aggiunto esperienza, personalità e varietà delle caratteristiche. Lozano è uno specialista dell’attacco alla profondità, ha potenziato la capacità della squadra di colpire con le ripartenze in campo aperto, Llorente ha caratteristiche completamente diverse rispetto a tutti gli altri, sa riempire l’area di rigore, lavora molto bene con i duelli aerei, può favorire con le sponde per gli inserimenti dei compagni, portare il Napoli a giocare di più in ampiezza con i cross. La macchina da gol è tornata, l’imprevedibilità è una risorsa da valorizzare sempre di più, la missione è sistemare la fase di non possesso.
La rivoluzione difensiva è ancora in corso, Ancelotti sta inseguendo un’idea molto complessa: la partecipazione corale all’intera fase di non possesso. C’è un dato interessante: sia la Juventus che la Sampdoria hanno recuperato più palloni del Napoli, nella fase di riconquista del pallone i meccanismi non sono ancora oliati. Eccetto Allan, il centrocampista ha caratteristiche diverse con Zielinski e Fabian Ruiz interni di qualità, Elmas è completo e potrebbe dare un contributo importante in tal senso. Ancelotti s’affida alla crescita della coppia Manolas-Koulibaly per migliorare la difesa in avanti con il baricentro alto, il senegalese è ancora lontano dalla migliore condizione, bisogna aspettarlo. Contro la Sampdoria anche il Napoli ha sofferto qualche ripartenza e palesato dei limiti nella copertura tra le linee, i tempi nei movimenti tra il centrale che avanza in pressione e il centrocampista che rincula sono da sistemare. Il Napoli ha bisogno di tempo per perfezionare la sua rivoluzione, perciò è interessante l’esame molto complicato di domani sera. Un anno fa circa il Napoli riuscì a non far tirare in porta i Reds, rispetto alle ultime prove sarà fondamentale evitare gli errori nel palleggio nella propria trequarti, lavorare sulle coperture preventive e non concedere assolutamente gli spazi tra le linee perché Klopp ha anche centrocampisti molto validi nel buttarsi dentro in armonia con i tre d’attacco. Rientreranno Insigne, Allan e Manolas, sarà interessante poi capire se uscirà uno tra Zielinski e Fabian Ruiz e soprattutto se Ancelotti s’affiderà ancora alla coppia Mertens-Lozano, la fisicità di Llorente intriga per questa sfida.
Ciro Troise
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro