Le grandi difficoltà del Napoli a Firenze nella prima mezz’ora hanno ricordato lo stesso spartito della prima gara di un anno fa, anche quella conclusa con i tre punti all’Olimpico contro la Lazio. Montella, non dovendo programmare le coppe e i periodi in cui diventerà prassi giocare ogni tre giorni, ha lavorato affinchè la Fiorentina fosse subito esplosiva puntando sull’intensità e sul pressing alto per far male al Napoli. Gli azzurri hanno percorso meno chilometri e hanno espresso una velocità media più bassa nella corsia, anche nelle accelerazioni.
La Juventus anche a Parma non ha entusiasmato soprattutto nel secondo tempo, nessuna squadra può essere al massimo della condizione in questo momento, soprattutto se è chiamata a pensare sul lungo periodo ad una stagione con tantissimi impegni. Dopo il gol di Mertens, il Napoli ha preso fiducia, velocizzato il giro palla, la Fiorentina lasciava spazi alla tecnica in velocità dei tre “piccoletti” che hanno confezionato la terza vittoria consecutiva all’esordio in campionato. Sulle difficoltà in fase difensiva hanno inciso tanti fattori: il ritardo di Allan e Koulibaly, che non hanno svolto la preparazione, la condizione generale non ancora brillante come dimostra la scarsa disponibilità al rientro in fase difensiva degli uomini d’attacco in certi frangenti della gara, alcune ammonizioni rimediate presto che hanno condizionato gli azzurri negli uno contro uno quando c’erano da contrastare soprattutto le ripartenze condotte da Chiesa e Sottil. Riguardo all’aspetto tattico, c’è da sottolineare solo le difficoltà di Fabian Ruiz nella posizione di seconda punta più decentrata sulla destra. Fabian ha gamba, ha bisogno di campo per andare in progressione, non ha la rapidità per dare imprevedibilità alla squadra da “sotto punta” e neanche un patrimonio tecnico esaltante negli spazi stretti, sa essere letali con la progressione in quelli aperti. L’ex Betis è entrato di più nel vivo del gioco quando il Napoli ha dovuto difendere il risultato, si è schierato in fase di non possesso con due linee corte e compatte e Fabian si è abbassato a centrocampo ponendosi come riferimento per lo sviluppo del gioco.
La gestione del 4-3 è una delle fotografie più interessanti che arrivano dal Franchi, la squadra ha messo in mostra maturità nella gestione dei momenti come vuole Ancelotti. Il Napoli ha pensato soprattutto a difendersi, ha provato a ripartire ma la lucidità era in netto calo dopo una gara così complessa, si è schierato prima con il 4-5-1 e poi il 5-4-1 dopo l’ingresso di Hysaj al posto di Mertens. La Fiorentina, infatti, si è resa pericolosa solo con Pezzella su un calcio d’angolo e poi su una situazione di uno contro uno tra Hysaj e Ribery che Massa avrebbe dovuto punire con un calcio di punizione per i viola.
Il bicchiere è mezzo pieno non solo per la vittoria ma anche perché la squadra trasmette la sensazione di poter solo crescere, è migliorata nella qualità generale, varietà delle soluzioni e forza fisica. Non bisogna poi dimenticare che deve ancora inserirsi Lozano e negli ultimi giorni potrebbe arrivare anche un altro innesto. Llorente rappresenta la pista più concreta, la cessione di Chiriches al Sassuolo, se si raggiungerà l’accordo, potrebbe lasciargli lo spazio in lista Champions.
Ciro Troise
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