Khvicha Kvaratskhelia, fantasista del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni al Corriere dello Sport parlando della stagione e del suo approdo in azzurro: “Al Napoli do 10. E’ una squadra piena di giocatori molto forti, molto bravi: se continuiamo così, possiamo arrivare più in alto di quanto pensino tutti. “Per me ogni titolo o ogni vittoria è un sogno: ad Amsterdam come al Maradona è stato magnifico, ma dobbiamo lavorare ancora tanto. Sempre di più. Prima di venire a Napoli parlai con Spalletti. Ci incontrammo a Milano, a casa sua. La “KvaraMania”? E’ bello sapere che tutti o comunque tanti la pensino così, ma proprio per questo motivo quando gioco do tutto me stesso. Il cento per cento. Più del massimo. Cosa penso dei soprannomi “Kvaradona” o “Kvaravaggio”? Non lo so, davvero, non ci penso e neanche voglio pensarci. Non è possibile. Maradona è troppo grande, troppo tutto. Mi va bene benissimo il mio Kvara. L’umiltà me l’hanno trasmessa i miei genitori, sono cresciuto così: non mi piace chi esagera e chi parla troppo. Io so soltanto che devo fare del mio meglio poi la gente giudicherà se sarò stato bravo oppure no. Spalletti è veramente un grande allenatore. Molto, molto bravo: mi guarda da fuori e mi dice cosa sto facendo nella maniera giusta e cosa sto sbagliando. Mi fa migliorare. E’ un maestro. Il Napoli è una famiglia, un gruppo molto unito che lavora con impegno e guarda nella stessa direzione. E poi è una squadra molto forte. Il nostro sogno è lo Scudetto, gli ottavi di Champions League sono un obiettivo, questo Napoli non ha limiti. Tra Champions League e Scudetto cosa scelgo? Facile, tutti e due. Vivo nei pressi del centro sportivo e tra mille impegni non ho ancora avuto modo di visitare Napoli, ma per quello che ho visto mi piace moltissimo: è accogliente, ti riempie di affetto e i tifosi sono straordinari. E’ proprio come me l’avevano raccontata. Ancelotti ha parlato di me? E’ stata una grandissima emozione, mi ha reso felice. Lo ringrazio di cuore. Che sport seguo oltre il calcio? Il basket. L’Nba: il mio giocatore preferito è Stephen Curry. E’ da lui che ho preso in prestito il modo di festeggiare un gol. Che musica ascolti? Dipende da come mi sento, dal mio stato d’animo. Di certo amo i Coldplay”.
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