Quando a luglio 2016 arrivò la notizia del suo arrivo a Ponsacco alla guida del settore giovanile, qualcuno storse un po’ la bocca. “Ma come? Uno come Andrea Innocenti accetta di scendere nei Dilettanti?”. Certe successive vicende, come l’addio praticamente in toto dei gruppi 2000 e 2002 che avrebbero dovuto partecipare ai campionati regionali Allievi e Giovanissimi, fecero poi pensare che sarebbe durata pochissimo questa esperienza. Siamo invece arrivati a Marzo 2017 e Andrea Innocenti è lì ancora in sella, soddisfatto oltretutto del lavoro svolto.
“Il calcio è uguale da tutte le parti – dice lui quasi stupito a TOSCANAGOL – e io lo so bene perchè vengo dalla gavetta. Per me questo è cil ventennale nel mondo del calcio ed è la prima volta che lavoro per un club dilettantistico, ma non ci sono problemi. Per me Ponsacco vale una società professionistica, è un’opportunità per lavorare e la sto facendo con entusiasmo e professionalità”.
Magari lo stesso Matteo Giusti, il responsabile del settore giovanile del Ponsacco, che lo contattò a luglio non avrebbe mai pensato che Andrea accettasse davvero l’incarico. “Non conoscevo quest’ambiente e non sono affatto pentito della scelta. Qua si può fare calcio molto bene, le famiglie portano volentieri i figli a giocare con noi, c’è qualche problema risolvibile a livello di prima squadra, ma la realtà è davvero stimolante. Ci sono squadre importanti a livello Esordienti e Scuola Calcio che lasciano ottimisti per il futuro”.
Scontato dire, nessuno a Ponsacco ce ne voglia, che la storia di Andrea Innocenti parla da sè e fa strano oggi vederlo in una realtà dilettantistica. Quindici anni a Empoli con incarichi vari, importanti in un settore giovanile di primo livello, poi due stagioni a Siena prima del doloroso fallimento, quindi alcuni mesi nel nuovo Bari di Paparesta nel 2014, quindi un anno e mezzo in Cina insieme allo staff di Marcello Lippi. Ecco nel dettaglio la storia di un dirigente preparato che nel Marzo 2016 sembrava pronto per passare al Napoli. “Avevo un accordo verbale dopo che mi era piaciuto il progetto che mi aveva prospettato Cristiano Giuntoli. In pratica avrei fatto lo scouting della Primavera, suddividendo la responsabilità del settore giovanile con Grava: lui avrebbe seguito le fasce più piccole. A Maggio però tutto saltò, la proprietà ci aveva ripensato”. (confermata la nostra esclusiva, clicca qui per leggere l’articolo)
Dopo l’esperienza in Cina, la nascita della figlia e alcuni piccoli suoi problemi fisici l’avevano indotto a prendersi qualche mese di stop. Andrea però era pronto a rientrare in pista e Napoli era una bella occasione. “Anche perchè mi avrebbe consentito anche di non muovermi molto da casa”.
Così ecco l’opportunità Ponsacco: l’accordo con Giusti, ma pochi giorni dopo la doccia fredda. “Sono arrivato tardi, eravamo alla fine di Luglio del 2016. Per motivi dei quali preferisco non parlare e sicuramente indipendenti dal mio arrivo, sono “sparite” due squadre, quelle che avrebbero dovuto partecipare ai campionati regionali Allievi e Giovanissimi. Ho fatto mente locale e, in accordo con la società, abbiamo cambiato programma. Male che si vada saremo retrocessi, ma l’importante era di non disperdere le categorie più piccoli. Abbiamo così deciso di affrontare i due campionati sotto fascia, cercando di fare il possibile”.
A distanza di mesi Innocenti è pienamente soddisfatto. “La salvezza degli Allievi è appesa ad un filo e solo legata alla matematica. Però a questo gruppo e all’allenatore Massimo Mancini non posso che fare i complimenti. Sono stati ugualmente bravissimi. Per quanto riguarda i Giovanissimi la situazione è leggermente migliore, ma obiettivamente difficile. Questi ragazzi sono cresciuti tanto e stanno dimostrando in talune circostanze di non patire la differenza di età con le altre squadre. Non conoscevo l’allenatore Roberto Bertelli e devo dire che ha lavorato benissimo”.
Quello che conta in ogni caso è che con l’arrivo di Innocenti si stia vedendo un’impronta nelle squadre del Ponsacco. “Esattamente. Il complimento che mi fa più piacere ricevere è sul feeling esistente tra società e allenatori. Una linea è tracciata”.
E il futuro? “Mah, chi lo sa. Ci sono alcune situazioni in ballo, almeno come chiacchiere, Vediamo cosa succederà”.
Fonte: toscanagol.it
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