Il Napoli è bloccato, negli ultimi dieci giorni si è messo anche il Covid-19 ad ostacolare il cammino degli azzurri. Prima un dirigente, poi il presidente De Laurentiis e sua moglie Jacqueline, infine gli avversari dello Sporting Lisbona. Il Napoli è l’unica società italiana che ha organizzato un’amichevole all’estero, dove ci sono protocolli e abitudini differenti, ed ha vissuto un’avventura che avrebbe evitato volentieri: un viaggio inutile concluso con un allenamento allo stadio Alvalade. Gli azzurri così arriveranno alla sfida contro il Parma senza il riferimento di una sfida da serie A, toccherà a Gattuso andare avanti per la sua strada facendo riferimento più alle certezze che alle strade da esplorare, che in futuro potrebbero dare anche risultati importanti ma ora bisogna tenere il profilo basso e non abbandonare la via vecchia per quella nuova.
Il calcio ha bisogno dei tifosi sugli spalti, in Francia ce ne sono cinquemila e già l’atmosfera è differente, anche in tv le gare sono molto più trascinanti. Fino alla sosta si giocherà ancora senza spettatori ma da metà ottobre, salvo disastri della curva epidemiologica che al momento non sono nei piani, gli stadi vanno riaperti, bisogna superare la paura, affrontare le incertezze come è stato fatto a Castel di Sangro per il ritiro.
Il mercato in generale procede a fuoco lento, in casa Napoli è tutto bloccato. Ci sono due cessioni che spostano gli equilibri e possono cambiare il corso della campagna trasferimenti di Giuntoli: Milik e soprattutto Koulibaly.
Giovedì Suarez sosterrà l’esame, la Juventus capirà se il suo acquisto è una missione fattibile, così il giro di punte potrebbe diventare più concreto. Dzeko attende la Juve e soprattutto l’accordo tra il Napoli e la Roma che ancora non è stato pienamente raggiunto. Il Napoli deve “accontentarsi”, difficilmente per un giocatore che il 1 febbraio può firmare altrove a parametro zero potrà portare casa più dei 18 milioni più 8 di bonus che offre la Roma.
Koulibaly è la chiave più importante del mercato del Napoli, il difensore senegalese a 29 anni vuole finalmente approdare in un top club, con l’ambizione di lottare per la vittoria della Champions League. L’offerta del Manchester City non soddisfa il Napoli, qualcosa potrebbe cambiare dopo le cessioni di Otamendi al Porto ed Eric Garcia al Barcellona. De Laurentiis ha bloccato Sokratis dell’Arsenal, il Napoli pagherebbe solo l’ingaggio in un’operazione simile a quelle realizzate da Inter e Roma per Sanchez e Mkhitaryan. C’è poi ancora il dilemma Maksimovic, il difensore serbo anche ha il contratto in scadenza a giugno 2021, un’ulteriore incertezza sulla retroguardia. Se dovesse arrivare una proposta interessante, il Napoli potrebbe anche cederlo. Il caos in difesa tiene bloccato anche Luperto, richiesto con insistenza da Genoa, Parma, Spezia e Crotone.
La priorità in entrata è un centrocampista che possa giocare sia a due che a tre, un profilo di lotta e di governo e la prima scelta è sempre Veretout della Roma ma potrebbe starci anche qualche occasione low-cost. Filtra ottimismo per il rinnovo di Hysaj che dovrebbe sottoscrivere un quinquennale a 2,5 milioni a stagione. Qualche giovane è andato via, Mezzoni alla Feralpisalò, Sgarbi e Zanoli al Legnago ma c’è un esercito di esuberi in uscita: Malcuit, Ounas, Younes, Llorente, Tutino, Palmiero, Ciciretti. Fra sei giorni il Napoli è in campo a Parma per la prima di campionato, fra tre settimane finisce il mercato e nessuno può avere ragionevoli certezze sull’organico che avrà Gattuso.
Ciro Troise
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