Dove eravamo rimasti? Ah sì: nove partite e sette gol nei primi 40 giorni della stagione d’esordio con il Napoli. Ora sta arrivando il momento tanto atteso di riprendere la corsa e di riannodare un filo spezzatosi la notte dell’8 ottobre a Varsavia. «Da oggi posso tornarmi ad allenare con la squadra». Non sta nella pelle, Arkadiusz Milik. A Villa Stuart il professor Mariani ha confermato quello che il polacco già aveva capito da tempo, da quando ha iniziato a correre da solo, senza paura, col pallone tra i piedi a Castel Volturno. «È guarito, può fare quello che vuole», il verdetto romano. Spezzati via gli ultimi dubbi, dopo 97 giorni Milik torna a essere un giocatore di calcio a tutti gli effetti. Sarri deciderà nelle prossime ore se dargli la gioia virtuale di essere inserito nell’elenco dei convocati con il Pescara, senza alcuna prospettiva – sia chiaro – di giocare anche un solo minuto. L’estenuante conto alla rovescia, in ogni caso, tra promesse, speranze, paure non confessate è terminato. «Quindici giorni al massimo e potrà scendere in campo», spiega al telefono il professor Mariani. «Avevamo detto che ci saremmo riusciti entro gennaio e abbiamo centrato l’obiettivo». Ma a quando il suo esordio? Probabilmente il 29 gennaio, quando gli azzurri affronteranno il Palermo.
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