Pista di atletica, impianto di illuminazione, impianto audio, sediolini nuovi e parte dei bagni. Lo stadio San Paolo è pronto a rifarsi il look in vista delle Universiadi del 2019, fissando il termine dei lavori nel 30 aprile grazie ai fondi regionali per le Universiadi: 19,6 milioni di euro. Tra luglio ed agosto partiranno le gare per individuare le ditte che dovranno poi svolgere i lavori per la sostituzione dei sediolini, ovvero la parte più complessa delle opere da compiere, lavorando giorno e notte per ridurre i tempi con ogni mini-cantiere che andrà aperto e chiuso nel giro di 30 giorni perché – si legge – non è pensabile tenere chiuso un settore per 90 giorni. La preoccupazione del Calcio Napoli nasceva proprio da questo aspetto avendo abbonati da tutelare.
I vari step dei lavori verranno decisi soltanto dopo i sorteggi dei calendari, di campionato e Champions, come spiegato a Il Mattino dal capo di gabinetto del Comune Attilio Auricchio. Nello specifico sono nove i punti che riguardano i lavori per il restyling dello stadio: la riconfigurazione dell’invaso, ovvero l’anello inferiore e superiore, con smontaggio dei sediolini esistenti e sostituzione con quelli nuovi adeguati alle normativa Uefa; il risanamento, il ripristino funzionale e l’impermeabilizzazione delle gradinate; l’incremento della dotazione di servizi igienici; dei punti di pronto soccorso, dei posti per i diversamente abili in carrozzella; predisposizione di bouvette mobili; sistemazione del piazzale.
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