Nella notte del dentro o fuori, la seconda di questa stagione, il Napoli trova il baratro. Tanti saluti alla Coppa Italia, chiaramente obiettivo più alla mano per rispolverare la vecchia stanza dei trofei, chiusa dal 2014. Al di là della sconfitta per 2-0 e la dolorosa eliminazione da parte del Milan, irrita e spaventa l’atteggiamento con cui gli azzurri hanno affrontato questo quarto di finale, come se fosse roba di poco conto. Perché nel primo tempo è scesa in campo una squadra sgangherata nella testa e nelle gambe, con alcuni impresentabili e altri in condizioni inaccettabili a questo punto della stagione. È da tempo che questa coppa non è una coppetta, ed è dunque chiaro che molto più del ko di Liverpool e l’uscita di scena della Champions, questa sia la prima, autentica, delusione targata Ancelotti. Il re di coppe. La vince Piatek la sfida con la sua doppietta, il pistolero da 35 milioni appena arrivato al Milan al posto di Higuain ma la perdono gli azzurri apparsi come quei scolaretti al primo giorno di scuola che nascondono il mento nel maglione, intimiditi dall’ambiente.
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