La priorità è il portiere. Anzi, i portieri. Reina e Rafael in partenza, il napoletano Sepe reclama spazio dopo aver collezionato tre presenze in due anni. Il primo obiettivo è Rui Patricio, campione d’Europa con il Portogallo. Appena la stagione è andata (o quasi) in archivio, gli agenti dei giocatori più apprezzati all’estero si sono messi in azione: i rappresentanti di Hysaj, Jorginho e Koulibaly hanno inviato ieri i primi messaggi a De Laurentiis su interessamenti di club della Premier League. Il presidente vorrebbe confermare il blocco dei più giovani, a prescindere dalle clausole rescissorie, ma ha anche intatta fiducia nei giocatori meno utilizzati da Sarri: Zielinski, Diawara e Rog. E nella batteria dei difensori è previsto il rientro di Maksimovic, ceduto in prestito a gennaio allo Spartak Mosca perché inutilizzato a Napoli. C’è da prendere in considerazione la posizione di Albiol, Callejon e Mertens, i due spagnoli e il belga che hanno scritto pagine importanti del quinquennale ciclo cominciato con Benitez. I segni di stanchezza sono stati evidenti in particolare sui due attaccanti perché fino a marzo Milik era stato indisponibile. Il Napoli non è riuscito a prendere un esterno sul mercato di gennaio: sarebbe tornato utile. È stato acquistato già in estate Inglese, attaccante che potrebbe essere inserito in un’altra operazione. È sotto l’aspetto della fisicità che il Napoli dovrà crescere e della solidità della panchina, intesa come ampliamento della rosa per tentare di migliorare risultati già ampiamente positivi. La permanenza dell’allenatore può essere un incentivo a restare per quei giocatori sensibilmente migliorati nel triennio, come Jorginho e Koulibaly.
De Laurentiis vuole guardare, per la prima volta da quando è alla guida del club, oltre l’allenatore e i giocatori. C’è un dialogo aperto con il sindaco di Melito per la costruzione di un centro sportivo (dal 2005 gli azzurri si allenano a Castel Volturno) e questa operazione immobiliare consentirebbe il potenziamento del settore giovanile, risorsa storicamente importante per il club, che vinse il primo scudetto trentun anni fa con sette giocatori cresciuti nel vivaio. Altri Insigne per rafforzare il legame con il territorio.
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