La questione che più di tutte tiene banco adesso è quella legata al successore di Max Allegri. Difficile, se non addirittura impossibile, pensare che la Juve possa fare come 5 anni fa e presentare il nuovo allenatore dopo appena 24 ore dal divorzio con Allegri. I tempi saranno necessariamente più dilatati. In primis perché siamo a maggio e non a luglio e poi perché Agnelli e i suoi fedelissimi si ritrovano ancora a sfogliare una folta margherita di nomi. Su tutte, due sono le ipotesi più suggestive: Mourinho e Sarri, due grandi rivali della Juve e del mondo bianconero. Il portoghese è stato esonerato dallo United ma non prima di aver fatto a tutto l’Allianz Stadium di Torino in gesto della mano all’orecchio per ricordare al pubblico il Triplete conquistato con l’Inter. Con Sarri, che è ancora in sella al Chelsea e la settimana prossima si giocherà la finale di Europa League, la rivalità ha raggiunto l’apice nell’arco della scorsa stagione quando da allenatore del Napoli si rivolse con il dito medio verso i tifosi bianconeri all’ingresso dello stadio di Torino. C’è chi giura che un primo contatto con l’entourage di Sarri ci sia stato, ma nulla di più.
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