Senza pandemia saremmo nelle fasi decisive della stagione calcistica, il momento in cui si scrive l’epilogo di campionati e coppe. Il mondo del pallone stavolta, invece, è alla settimana decisiva per la ripartenza. Il suo destino non si scrive nei suoi soliti luoghi, gli stadi, la contesa non è sul terreno di gioco ma nel “fuoco incrociato” di comitato tecnico-scientifico, governo e istituzioni sportive. Oggi il Consiglio dei Ministri dovrebbe approvare il Dl Rilancio con agevolazioni sugli impianti, il fondo salva-sport ottenuto con l’1% delle scommesse sportive e soprattutto l’estensione della cassa integrazione anche per i lavoratori con contratto sportivo che percepiscono una retribuzione annua lorda inferiore ai 50000 euro. Dalla bozza è scomparsa la procedura veloce sui ricorsi, probabilmente sarà approfondita successivamente quando ci sarà la decisione definitiva sulla ripartenza.
La cassa integrazione per i contratti sportivi è una notizia importante soprattutto per la serie C, il presidente Ghirelli è stato uno dei protagonisti della proposta sin dalle battute iniziali dell’emergenza coronavirus.
Se molti calciatori di questa categoria in virtù di questo tsunami potranno essere pagati dopo due mesi d’abbandono solo grazie alla cig, significa che il sistema è malato e che, come è noto a tutti da tempo, il calcio italiano non può permettersi cento squadre professionistiche.
Il Consiglio Federale è stato rinviato, Gravina spera anche se in tempi diversi di far ripartire tutto, dalla A ai play-off della C, in cui si è innescata la battaglia relativa alla quarta promossa con l’annuncio di ricorrere alle vie legali soprattutto di Bari e Reggiana. S’intreccia con questa vicenda anche la discussione sulla riforma dei campionati, dalla B a 40 squadre con due gironi e la C non professionistica.
Oggi c’è anche il Direttivo dell’Associazione Italiana Calciatori, la speranza è che la validazione del protocollo arrivi in tempo utile per discuterne. Tommasi è al rush finale del suo mandato, sta ascoltando le preoccupazioni di una minoranza di calciatori che temono gli effetti della ripartenza, dal rischio contagio a quello degli infortuni. La battaglia elettorale è tra l’attuale vicepresidente Calcagno e Tardelli, appoggiato anche da Beppe Dossena, ne vedremo ancora delle belle. Mercoledì è un’altra giornata fondamentale, tra l’informativa del ministro Spadafora alla Camera e al Senato e soprattutto l’assemblea di Lega di A convocata d’urgenza. I “falchi” De Laurentiis e Lotito non vogliono discutere con le pay-tv, è pronta l’ingiunzione di pagamento, le “colombe” cercano il dialogo, la soluzione più gradita alla politica che, in caso d’accordo con Sky in prospettiva del prossimo triennio, potrebbe fermare il calcio riducendo il disastro economico.
Il sogno dei presidenti che non vogliono giocare, soprattutto quelli che non si espongono, è incassare i soldi dalle tv, risparmiare sugli stipendi e magari essere aiutati dallo Stato come sta accadendo in Francia. Il premier Conte e il ministro della Salute Speranza ne parleranno con Gravina e il presidente della Lega di Serie A Dal Pino, c’è da studiare anche l’interesse di Cvc, il colosso pronto ad investire sui diritti tv del calcio italiano per un decennio a partire dal 2021. Giovedì c’è la giunta straordinaria del Coni, questo percorso porta alla data fondamentale del 18 maggio, quella della ripresa degli allenamenti collettivi. La riapertura del centro sportivo di Castel Volturno rappresenta un bel segnale simbolico ma il calcio certamente non si può costruire sugli allenamenti individuali facoltativi. Sette club non hanno ancora sottoposto i giocatori al tampone, potrebbero venir fuori nuovi contagiati asintomatici e il meccanismo che mette in difficoltà la ripartenza è sempre lo stesso: Gravina vorrebbe seguire il modello tedesco (va in isolamento solo il positivo al Covid-19, non tutta la squadra di cui s’accerta la negatività con frequenti test), gli scienziati insistono sull’osservanza del Dpcm del 21 febbraio scorso che prevede la quarantena per tutti i contatti. È la settimana decisiva, del bivio tra lo stop e la ripartenza.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro