Giorno sedici a Dimaro, cinque nuovi acquisti (Inglese, Meret, Karnezis, Verdi, Fabian Ruiz), due cessioni a titolo definitivo (Reina e Jorginho), tantissimi tifosi partenopei ad accompagnare la propria squadra del cuore per questo inizio della stagione 2018/19 in Trentino, due amichevoli disputate, nove goal realizzati e due subiti, un infortunio importante (quello di Meret dopo un scontro di gioco con Mezzoni in allenamento), un’intervista quotidiana di De Laurentiis ( il famoso vero o falso che ha fatto così rumore) e un solo e unico tormentone: Cavani al Napoli. Questi i numeri del ritiro a Dimaro fino ad ora, ma qual è il clima che si respira in Val di Sole?
Sicuramente, si può dire che la tifoseria partenopea (sbarcata, come al solito, in massa in Trentino) è divisa in due tronconi: come i guelfi e ghibellini, come chi tifava Coppi o Bartali, come chi preferisce Beatles o Rolling Stones; qui in Trentino le due parti contrapposte sono molto più semplici: pro e contro De Laurentiis. Il patron azzurro quando si aggira tra i tifosi (cosa che accade molto spesso qui a Dimaro) scatena reazioni opposte: che vanno dai più floridi complimenti alle più pungenti offese.
Si può dire, certamente, che il sentimento più dilagante tra i tifosi del Napoli presenti a Dimaro è la speranza, di vedere Cavani, di nuovo, indossare la maglia azzurra per cercare di rispondere al colpo Cristiano Ronaldo della Juve.
De Laurentiis ad ogni dichiarazione cerca di spegnere la luce della speranza, arrivando a dire ai sostenitori azzurri: ”Il vostro Cavani sono io!” Scatenando commenti piccati ed ironici.
C’è tanta attesa a Dimaro, anzi tantissima attesa: la classica quiete prima di una tempesta, ma bisogna aspettare almeno ad agosto per scoprire se questa tempesta straripi sul ritiro del Napoli.
Il colpo Cavani è difficile anzi quasi impossibile, ma i tifosi insistono ad urlare: ”Presidente portaci Cavani”. Bisogna aspettare anche se i tifosi hanno ancora più fame di vittoria dopo lo Scudetto sfiorato da Sarri ma bisogna attendere solo quello si può fare.
I tifosi possono, devono sognare ma c’è bisogno anche di un minimo di razionalità per capire che Cavani appartiene a un mondo a cui il Napoli ancora non ne fa parte che però sta incominciando a toccare con le punta delle dita.
C’è chi dice che la speranza è l’ultima a morire, ma anche che di speranza si muore; come al solito, forse, magari, chissà la verità sta nel mezzo ma i tifosi azzurri non vogliono più verità, ma solo vincere.
Giorno sedici a Dimaro, allenamento pomeridiano del Napoli: i tifosi continuano ad aspettare e a sperare che questa tempesta si abbatta sul club azzurro e sull’intero campionato italiano…
A cura di William Scuotto
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