Il capitano del Napoli Marek Hamsik ha rilasciato alcune dichiarazioni dalla Mostra al Mann intitolata “Napoli nel Mito”. Ecco quanto evidenziato da IamNaples.it:
“Fa un certo effetto, sono passati dieci anni. Dieci anni che rappresentano tre quarti della vita di un calciatore. Sono molto felice di aver raggiunto questo traguardo pur essendo un centrocampista, è bello segnare tutti questi gol. Sono felice di far parte della storia del Napoli e di questa mostra, nella mia testa ancora non riesco a rendermene conto ma la gente me lo ricorda, me ne ricorderò quando smetterò di giocare. Adesso la testa va alla sfida con il Bologna, domenica prossima. Scudetto? Il pensiero c’è ed è tanto, stiamo combattendo e dopo venti giornate di campionato siamo lì. Ci dobbiamo credere, arrivare fino alla fine ma ci aspettano partite facili sulla carta ma complicate sul campo. Lavoriamo a testa bassa e cercare di vincere quante più gare possibili. Il gol a cui sono più affezionato? Ce ne sono tanti, belli e molto importanti ma credo che quelli che ti portano a vincere trofei siano quelli memorabili. Penso a quello contro la Juventus, in Coppa Italia. Vogliamo sfruttare i match casalinghi e tentare di vincerli tutti, giocare al San Paolo davanti ai nostri tifosi è sempre stata la nostra forza. La mia maglia nel museo? Non ci ho mai pensato a darla al museo, credevo di diventare un professionista e giocare in una grande squadra ma ci sono riuscito, è un bonus per la mia carriera e spero di raggiungere qualcosa di ancora più importante. Con l’Atalanta ci aspettava una gara molto difficile, i precedenti non erano andati a buon fine ma con determinazione abbiamo portato a casa i tre punti da Bergamo, una vittoria fondamentale. Ogni partita d’ora in avanti lo sarà, dobbiamo pensare alla partita più vicina ritenendola la più importante. Ogni partita deve essere una finale. Scontro diretto con la Juve? Non ci sono solo loro, ci aspettano gare toste”.
