Hamsik: “Vietato smettere di crederci, dobbiamo farci trovare preparati se la Juve fa un passo falso”

“Il diciassette? A me ha portato sempre fortuna, speriamo che tutta Napoli possa vederla come me.” – Il capitano azzurro Marek Hamsik, che da sempre sulle spalle porta il numero diciassette, interviene oggi, diciassette marzo, ai microfoni di ‘Radio Goal’. – “Che finale di campionato sarà? Credo davvero grande, saranno nove finali per noi, la prima col Genoa. Non c’è tempo per abbassare la china, dobbiamo fare il massimo. Palermo? Una grande partita, l’unico rammarico è stato non averla chiusa prima col secondo gol ma non credo che abbiamo corso chissà quali rischi. Il gruppo? Favoloso. In uno spogliatoio se non c’è gruppo non vai da nessuna parte, noi abbiamo la fortuna di avere in rosa ragazzi splendidi, ma non mi riferisco solo ai calciatori ma anche allo staff tecnico, medico e a tutti quelli che ci circondano. Quest’anno, per me, è sicuramente quello più divertente: gioco sempre col sorriso sulle labbra e, anche se non abbiamo ancora vinto nulla, non c’è cosa più bella. Facciamo 800 passaggi a partita: sono numeri straordinari, credo che un Napoli così non si sia mai visto. Jorginho? Se è marcato lui andiamo a prendere palla io o Allan: sono meccanismi rodati; noi centrocampisti ci divertiamo tanto, gira tutto per il meglio. Dobbiamo solo sperare che la Juve faccia qualche passo falso e che noi riusciamo a portare a casa tutte e nove le finali. Possiamo arrivare a questo sogno, ma non dobbiamo commettere più errori di percorso. Quanto sono cambiato? Quando sono arrivato avevo 20 anni, un ragazzino, ora ne ho otto in più: sono maturato molto ma calcisticamente si può sempre migliorare. I tifosi sanno che ce la stiamo mettendo tutta e sono sicuro che saranno il dodicesimo in campo anche domenica, come sempre fin’ora. Il Pipita? Sta bene, una botta che ci sta in allenamento, niente di che. Se penso a queste nove partite a cosa penso? A vincere qualcosa, ma nove partite sono ancora tante e piano piano dobbiamo costruire questo percorso, a partire dal Genoa ed il San Paolo sarà una bolgia: Napoli, su la cresta!”