Il 6 Ottobre il Napoli ha già uno snodo decisivo per il prosieguo della stagione, affronta in trasferta il Torino con la possibilità di approfittare in ogni caso dello scontro diretto tra Inter e Juventus. Il piano anti-Toro di Ancelotti pesca tra il riferimento della scorsa stagione, quando gli azzurri vinsero 3-1 con l’attacco “leggero” composto da Callejon, Mertens, Insigne e Verdi che stavolta sarà uno degli ex della partita dalla sponda granata. Ne sono tanti: Mazzarri e il suo intero staff, il team manager Santoro, Izzo e manca Maksimovic per infortunio sulla sponda azzurra. In porta ci sarà Meret come a Genk, in difesa le scelte sono obbligate con Di Lorenzo, fresco di convocazione in Nazionale, e Ghoulam sulle due corsie laterali e la coppia Manolas-Luperto al centro. Torna tra i convocati Tonelli, non accadeva con la maglia del Napoli dalla trasferta di Genova contro la Sampdoria, l’ultima dell’era Sarri il 13 maggio 2018, quindi, diciassette mesi fa. Dal centrocampo in su per la gara di Torino prende corpo la “riforma” di Ancelotti con il tridente “mascherato”. Il suo piano anti-Toro prevede i movimenti del “tridente dei piccoletti” non solo in fase offensiva ma anche nella pressione sulla costruzione del Toro con Zielinski che agirà a ridosso di Mertens essendo poi pronto ad abbassarsi sugli interni di centrocampo quando i granata riusciranno a superare la prima linea di pressione. In fase di non possesso Ancelotti chiederà a Callejon e Insigne d’abbassarsi per coprire il campo considerando che i due quinti (probabilmente De Silvestri e Ansaldi) rappresentano una delle principali risorse del Torino. L’assenza di Koulibaly spinge Ancelotti a puntare sulla fisicità di Allan e Fabian Ruiz in mezzo al campo, con il brasiliano a lavorare tanto in copertura e lo spagnolo capace di lavorare bene sulla capacità di far ripartire l’azione. Ecco il grafico con la probabile formazione del Napoli:
Servizio a cura di Ciro Troise
Grafico di Stefano D’Angelo
