13 Settembre, Shakhtar Donetsk-Napoli è l’ultima gara in cui Arkadiusz Milik è stato inserito nella formazione titolare. In questa stagione a causa del secondo maledetto infortunio Milik solo due volte ha affrontato le partite dall’inizio, contro il Verona alla prima di campionato e contro lo Shakhtar Donetsk in Champions League, e in entrambe le occasioni è andato a segno. Sono passati 217 giorni dopo dalla notte di Kharkiv e Milik è pronto a scendere in campo dal primo minuto. Il suo programma di recupero graduale prevede proprio per la sfida contro l’Udinese la possibilità d’aumentare il minutaggio, la chance di ottenere di più da Sarri rispetto agli ultimi venticinque minuti di cui ha usufruito nelle ultime apparizioni. Mertens ha bisogno di riposare, nelle ultime cinque gare non ha inciso nè con i gol nè con gli assist, il Napoli s’aggrappa a Milik, alla sua fame, alla freschezza mentale e alla lucidità che hanno smarrito il “tridente dei piccoletti”. Nelle ultime cinque partite, dove il Napoli ha portato a casa nove punti, sono stati necessari ventidue tiri per realizzare un gol, la media della parte precedente del campionato era di una rete ogni otto conclusioni. Gli azzurri fanno fatica a proporre con velocità e precisione la propria identità di calcio, c’è bisogno allora di esplorare le alternative tattiche. Milik consente al Napoli d’alzare il pallone, di sfruttare il gioco aereo, d’attaccare in ampiezza e d’avere flussi di gioco più equilibrati senza dipendere eccessivamente dalla catena di sinistra rischiando di diventare prevedibili. L’inserimento del centravanti polacco è uno dei tre cambi a cui sta pensando Sarri rispetto alla sfida di San Siro. Rientra dalla squalifica Mario Rui e si riappropria della fascia sinistra, Hysaj ritorna sulla destra mentre Chiriches dovrebbe sostituire Koulibaly. Il difensore rumeno non gioca dalla sfida contro il Bologna del 28 Gennaio, contro il Chievo Verona Sarri gli ha preferito Tonelli al posto dello squalificato Albiol perché non era ancora al massimo della condizione dopo la distrazione al bicipite femorale che l’ha fermato per più di un mese. Allan è parso uno dei meno brillanti nelle ultime gare, Hamsik non riesce ad esprimersi ai suoi consueti livelli, ha realizzato cinque gol e nove assist in meno rispetto ad un anno fa ma Sarri non dovrebbe realizzare cambi, le intuizioni di Zielinski lo stuzzicano ma non vuole privarsi di una delle poche armi a sua disposizione per spostare l’inerzia della partita. “Non andremo a Napoli rassegnati, ma considerando la partita seguente, uno scontro diretto che determina il campionato. Non che domani non sia importante, ma avendo anche problemi fisici e giocatori in diffida, bisogna gestire anche queste situazioni. Non possiamo presentarci con il Crotone decimati, quindi andiamo a Napoli con i ragazzi che stanno bene, e basta”, così ha parlato Oddo in conferenza stampa. Hallfreddson è squalificato, Lasagna ha accusato un risentimento muscolare e non è stato convocato, Jankto e Fofana sono diffidati e dovrebbe trovare spazio solo il centrocampista ceco che dovrebbe agire alle spalle di Perica nel 3-5-1-1. Oddo ha convocato anche due ragazzi della Primavera: il difensore Aldo Caiazza, cresciuto nei vivai di Napoli e Benevento, e l’attaccante Djourou (entrambi classe ’99) che lo scorso 23 Settembre è andato a segno nel 5-2 inflitto dall’Udinese agli azzurrini nel campionato Primavera 1. In porta toccherà a Bizzarri, la difesa a tre sarà composta da Nuytinck, Danilo e Samir, Widmer e Pezzella, in vantaggio nel ballottaggio con Ali Adnan, saranno i due esterni con Barak, Balic e Ingelsson in mediana, Jankto agirà alle spalle di Perica. Ecco il grafico con la probabile formazione del Napoli:
Servizio a cura di Ciro Troise
Grafico di Stefano D’Angelo
