E’ il 9 novembre, s’avvicina l’inverno ma il clima al San Paolo sarà molto caldo per Napoli-Genoa, non per il gemellaggio che purtroppo è terminato dopo 37 anni ma per il clima incandescente che si è respirato in questa settimana. Le due tifoserie hanno preservato un rapporto all’insegna del rispetto, come dimostra la risposta dei tifosi genoani ai cori contro Napoli intonati dagli ultras bresciani in occasione di Genoa-Brescia. Non ci sarà un bel colpo d’occhio, sono previsti circa 25000 spettatori. Il tifo organizzato della Curva B resterà fuori dallo stadio per portare avanti la propria protesta sull’applicazione spregiudicata, severa, ideologica e fuori luogo del decreto Sicurezza e del regolamento d’uso del San Paolo, la A, invece, probabilmente darà seguito alla contestazione alla squadra svolta in occasione dell’allenamento aperto agli abbonati di giovedì pomeriggio e agli striscioni esposti ieri mattina in città. In mezzo il pubblico del San Paolo scosso dall’ammutinamento della squadra dopo Napoli-Salisburgo quando i calciatori si sono rifiutati di continuare il ritiro imposto dalla società. In questo contesto una vittoria contro il Genoa non è fondamentale solo per la classifica ma anche per dare un sorriso alla squadra e all’ambiente in un momento molto delicato. Sarà una guerra di nervi per gli azzurri che nel corso degli anni hanno spesso avuto palesato dei limiti nella gestione delle gare ad alta tensione, Insigne e compagni dovranno gestire delle pressioni a cui non sono abituati perchè in pochi giorni sono passati da beniamini acclamati a “nobili decaduti”, milionari che si sono permessi di disobbedire ad un’ordine della società. Ancelotti, che ha optato per il ritiro alla sera della vigilia, ha in mente pochi cambi rispetto alla partita di Salisburgo, finora nelle partite contro le squadre di medio-bassa classifica è stato schierato Ospina ma stavolta sembra essere in vantaggio Meret fresco di convocazione in Nazionale. Di Lorenzo agirà sulla fascia destra, Mario Rui è recuperato ma non è al meglio, nella logica delle rotazioni dovrebbe toccare a Hysaj occupare la corsia sinistra, Maksimovic e Koulibaly dovrebbero disputare la seconda gara consecutiva insieme. Callejon e Insigne agiranno sulle corsie laterali, in mezzo al campo si da continuità alla coppia Zielinski-Fabian Ruiz nonostante le difficoltà in fase difensiva patite contro Roma e Salisburgo anche se Elmas insidia entrambi. In attacco Ancelotti è attratto dall’idea di dar fiducia a Lozano dopo il gol contro il Salisburgo ma in coppia con Milik, escluso contro il Salisburgo, dovrebbe toccare a Mertens. Il moto perpetuo del belga, la capacità di occupare gli spazi in maniera più imprevedibile rispetto a Lozano che, invece, è uno specialista dell’attacco alla profondità, può essere più utile. Il Genoa di Thiago Motta, centrocampista allenato da Ancelotti ai tempi del Paris Saint Germain, concede ampi spazi in fase difensiva soprattutto alle spalle degli esterni bassi e tra le linee. Con Thiago Motta in panchina il Genoa ha subito sei gol in tre partite contro Brescia, Juventus e Udinese vincendo solo la prima gara. In porta ci sarà Radu, Ghiglione e Ankersen dovrebbero essere i due esterni, Romero e Zapata i centrali, Cassata, l’ex Ajax Schone e Lerager in mediana, l’ex Pandev, Pinamonti e Gumus a formare il tridente offensivo. Non c’è Kouame, impegnato nella Coppa d’Africa Under 23. Ecco il grafico con la probabile formazione del Napoli:
Servizio a cura di Ciro Troise
Grafico di Stefano D’Angelo
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