Il caso Reina ha aperto le danze del mercato del Napoli, imponendo sin dai primi giorni di giugno una priorità da risolvere in fretta: la questione portiere, fondamentale la sua risoluzione in tempi brevi in vista del ritiro di Dimaro e soprattutto del play-off di Champions League.
Il Napoli, dopo un’attenta osservazione dei tanti errori commessi dal portiere spagnolo durante la scorsa stagione, non intende rinnovare il suo contratto in scadenza nel 2018 all’ingaggio stabilito di circa 2,5 milioni di euro. De Laurentiis e Giuntoli sono a conoscenza dei contatti con Rafa Benitez, assistito da Manuel Garcia Quillon, lo stesso procuratore di Reina, e attendono una proposta concreta del Newcastle, alla ricerca di un portiere esperto. Nel mirino della società neopromossa in Premier League c’è anche Caballero del Manchester City, che spingerebbe Guardiola a piazzare, in caso di divorzio col Napoli, proprio Reina alle spalle del nuovo acquisto Ederson.
Giuntoli si è mosso da tempo sulla questione portiere e ha tracciato due possibili ipotesi, una valida in caso di cessione di Reina ed un’altra invece che contempli la permanenza dello spagnolo e contemporaneamente un investimento in prospettiva al termine dell’esperienza napoletana del leader dello spogliatoio azzurro.
Szczesny era il primo obiettivo per la sostituzione di Reina ma sembra destinato alla Juventus, pronta ad offrire 16 milioni all’Arsenal, 4 a stagione al calciatore, convincendolo anche a vivere una stagione all’ombra di Gianluigi Buffon. Il sorpasso bianconero c’è stato, il Napoli ha così dovuto rivedere i suoi piani e dedicarsi alla valutazione di altri profili e idee. Piace molto Leno del Bayer Leverkusen, valutato sui circa 20 milioni di euro, mentre il principale obiettivo riguardo ai giovani è Meret dell’Udinese, in prestito alla Spal nella scorsa stagione.
Il Napoli valuterà con attenzione tutte le soluzioni perché, in caso di partenza di Reina, non si vuole ripetere l’errore commesso nell’estate 2014. Il saluto a Pepe sarebbe accettato da Sarri solo se sarà sostituito da un portiere affidabile e pronto a reggere le pressioni.
L’altro intrigo che tiene banco in casa Napoli è quello relativo a Faouzi Ghoulam, non c’è ancora l’accordo con il suo fratello-agente Samir sull’ingaggio e bisogna contrastare le proposte che giungono dall’Inghilterra. Il Liverpool ha individuato nell’esterno sinistro algerino l’alternativa ad Alberto Moreno, profilo trattato dal Napoli ai tempi di Benitez.
Il blocco del mercato dell’Atletico Madrid ha almeno per il momento sottratto una pista calda per l’algerino, valutato a lungo come rinforzo da porre in competizione con Filipe Luis.
La questione Ghoulam tiene in sospeso anche Ivan Strinic, che sta valutando se restare al Napoli proprio osservando le mosse di mercato che realizzeranno Giuntoli e De Laurentiis.
Se dovesse partire Ghoulam, Sarri ha individuato in Criscito il profilo adatto a sostituirlo e, invece, in caso di cessione di Strinic, Mario Rui sarebbe la prima scelta come alternativa che, quando chiamato in causa, potrebbe presentare la piena conoscenza dei meccanismi tattici di Sarri come risorsa fondamentale da mettere a disposizione del Napoli.
La Roma dovrà ricostruire intorno al calcio proposto da Di Francesco e partirà da due cessioni eccellenti, probabilmente Rudiger e Salah, il Milan e l’Inter hanno l’entusiasmo e le risorse delle proprietà cinesi ma necessitano di tempo per inquadrare i nuovi progetti tattici. Il Napoli può sfruttare la forza della continuità, l’entusiasmo del gruppo coeso e del gioco proposto con autorevolezza in tutte le partite per porsi in scia della Juventus ed essere competitivo. Il club di De Laurentiis non può partire programmando la vittoria di un campionato, può continuare il suo percorso di crescita ed essere pronto a portare a casa la storica “battaglia” in caso di calo della Juventus, che dovrà rinnovare il suo ciclo dopo la delusione rimediata nella finale di Champions League.
Caldara, Schick, Keita, Szczesny sono i profili della Juventus del domani già individuati sul mercato ma nella fase di transizione può verificarsi qualche intoppo e il Napoli deve essere pronto ad approfittarne.
Il club di De Laurentiis non potrà mai competere con la Juventus sul profilo del fatturato, che può godere di risorse strutturali che una società autogestita sotto l’ambito finanziario non ha a sua disposizione. Il Napoli per competere sul lungo periodo deve puntare sulla produzione di talenti che esprime la Campania Felix e farlo attraverso investimenti sul settore giovanile. De Laurentiis dovrebbe lanciare la scuola calcio Ssc Napoli, sul modello di quanto fatto dal Genoa in tal senso, per attirare e crescere sin dall’infanzia i talenti locali, bruciando così la concorrenza degli altri club. Per reggere un’idea di un impatto così grande, c’è bisogno di investimenti cospicui nelle strutture. Dopo tredici anni, è giunta l’ora che De Laurentiis realizzi un impegno con risultati a lungo termine, è il passo necessario per provare a vincere la “guerra”.
Ciro Troise
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