Il ds del Napoli Cristiano Giuntoli è stato intervistato da Sky Sport. Ecco le sue dichiarazioni:
”Rinnovo del contratto? Me lo hanno proposto e siamo vicini: sono contento di restare, mi trovo benissimo a Napoli e con la proprietà.
Il Mio arrivo in azzurro? Ero a vedere una partita del playoff di B, mi chiamarono e mi chiesero un incontro. Pensai che volessero un calciatore, chiesi di posticipare ma mi risposero ‘abbiamo, fretta, ti vogliamo incontrare domani mattina’. Chiesi il motivo e mi dissero che erano interessati a me. Non capivo più niente: ovviamente accettai.
Lo staff? Abbiamo cinque osservatori, ci dividiamo i compiti e incrociamo le informazioni anche sul nostro gruppo Whatsapp: è facile e comodo. Se li chiamo anche in piena notte? Quando mi viene in mente una cosa, è quello il momento giusto.
Come ho scoperto Lasagna? Gli dissi che se avrebbe firmato col Carpi sarebbe arrivato in Nazionale entro il 2018. Ebbi una soffiata: c’era un video suo e sembrava che uscisse dallo schermo quanto era veloce. Lo presi subito, era febbraio o marzo, sono stato anche fortunato.
Sarri ? Provai a prenderlo già al Carpi ma non trovammo l’accordo. Ci incontrammo, lui mi disse ‘io non vengo, ma tu arrivi in Serie A’. Quando arrivai a Napoli, il presidente aveva due-tre idee e tra queste c’era Maurizio. Sposai in pieno questa soluzione, lo conoscevo da una vita. Chelsea? Sento spesso Maurizio, ma ho la fortuna di lavorare con Ancelotti: mi sta dando grande soddisfazione e grande amore. Sarri non mi manca come allenatore, ma come uomo sì.
Il mio rapporto con Ancelotti? Insieme formiamo una grande coppia: abbiamo vinto cinque Champions in due (ride, ndr). È molto sicuro di sé: si dice che lo sia perché ha vinto, ma la realtà è il contrario. É stata una grande intuizione del presidente. Non credevo sarebbe arrivato a Napoli, non immaginavo potesse accettarla con tale entusiasmo. Sta benissimo qui e ci sta aiutando a crescere.
Cosa penso di Cavani? Fortissimo, ma non credo che certi nomi siano coerenti con la filosofia del Napoli. La forza del Napoli è stata sempre quella di avere calciatori con nuove motivazioni, di avere nuovi Cavani.
Fabian? Volevamo prenderlo già al gennaio e strappammo una promessa al procuratore. La cosa assurda e che, quando arrivò Ancelotti, me lo chiese e lo spagnolo era praticamente l’unico calciatore che avevamo già firmato. Una coincidenza incredibile.
La trattativa per Milik? Lo portai a Capri, se l’avessi fatto venire a Castel Volturno avevo paura di un contraccolpo. Gli spiegai che stavamo facendo dei lavori, che peraltro era vero”.
Cristiano Ronaldo? Ci è stato proposto, è vero. Abbiamo un ottimo rapporto con Mendes dai tempi del rinnovo di Ghoulam, ci sentiamo spesso. Lo propose sia De Laurentiis che a me, io rimasi zitto: quando approfondimmo, ci rendemmo conto che fosse un’operazione fuori portata.
La Juve? In questo momento è la squadra più forte d’Europa, mettersela dietro sarebbe un sogno. Poi penso che se ce l’ho fatta contro il Lecce quell’anno, allora posso farcela anche con i bianconeri. È qualcosa di difficilissimo, ma dobbiamo e vogliamo crederci”.
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